Qualcuno può tradurmi questa versione è urgente
Saepe Romani secum in curiam filios adulescentulos ducebant ut quid agerent senatores viderent et audirent. Olim mater suum puerum, qui cum patre in curia fuerat, interrogavit quidnam senatus egisset (avesse discusso). Quia puer non respondebat, mater eum compressius violentiusque interrogabat, donec (finchè) ille lepidum mendacium adhibuit. Patres - inquit - egerunt quot uxores, unam an duas, singulo viro habere liceret. Uba illa haec audivit trepidans accurrit ad amicas et quid a filio audivisset eis aperuit. Postridie pervenit ad senatum frequens matronarum caterva, quae cum lacrimis implorabant ne talia statuerent. Senatores quid illa mulierum intemperies significaret mirabantur (si domandavano). Tunc Papirius puer occurrit et quid ipse matri dixisset enarravit: quare eius ingenium senatus laudavit.
Risposte
Nella prima parte della versione proposta da eleo ho corretto in grassetto alcuni errori presenti nell'originale, poi ho aggiunto la seconda parte tradotta da me; nel caso in cui avessi domande, contattami pure :)
Spesso i Romani portavano con loro in curia i figli adolescenti affinché vedessero e sentissero ciò di cui discutevano i senatori. Una volta una madre chiese a suo figlio, che era stato in curia con suo padre, su che cosa mai avesse discusso il senato. Poiché il fanciullo non rispondeva, la madre lo interrogava con più insistenza e più impeto, finché quello usò una arguta bugia. «I senatori, disse, hanno discusso su quante donne, una o due, fosse lecito avere a un solo uomo. Quando quella sentì queste cose corse trepidante dalle amiche e svelò loro ciò che aveva sentito dal figlio. Il giorno dopo giunse presso il senato una numerosa folla di donne, che supplicavano con le lacrime che non stabilissero tali cose. I senatori si domandavano cosa significasse quella stravaganza delle donne. Allora accorse il fanciullo Papirio e raccontò ciò che lui stesso aveva detto alla madre: perciò il senato lodò la sua intelligenza.
:hi
Spesso i Romani portavano con loro in curia i figli adolescenti affinché vedessero e sentissero ciò di cui discutevano i senatori. Una volta una madre chiese a suo figlio, che era stato in curia con suo padre, su che cosa mai avesse discusso il senato. Poiché il fanciullo non rispondeva, la madre lo interrogava con più insistenza e più impeto, finché quello usò una arguta bugia. «I senatori, disse, hanno discusso su quante donne, una o due, fosse lecito avere a un solo uomo. Quando quella sentì queste cose corse trepidante dalle amiche e svelò loro ciò che aveva sentito dal figlio. Il giorno dopo giunse presso il senato una numerosa folla di donne, che supplicavano con le lacrime che non stabilissero tali cose. I senatori si domandavano cosa significasse quella stravaganza delle donne. Allora accorse il fanciullo Papirio e raccontò ciò che lui stesso aveva detto alla madre: perciò il senato lodò la sua intelligenza.
:hi
Il primo pezzo eccolo:
Spesso i Romani portavano con loro in curia i figli adolescenti affinché vedano e sentano cosa trattano i senatori.
Una volta una madre chiese a suo figlio, che era stato in curia con suo padre, su che cosa mai avesse discusso un senatore. Poiché il figlio non rispondeva, la madre lo interrogava con più insistenza e più impeto, finché quello usò una arguta bugia. ''Padre, disse, dibattevano su quante donne, una o due, era lecito avere a un solo uomo.
Il resto continua tu :hi
Spesso i Romani portavano con loro in curia i figli adolescenti affinché vedano e sentano cosa trattano i senatori.
Una volta una madre chiese a suo figlio, che era stato in curia con suo padre, su che cosa mai avesse discusso un senatore. Poiché il figlio non rispondeva, la madre lo interrogava con più insistenza e più impeto, finché quello usò una arguta bugia. ''Padre, disse, dibattevano su quante donne, una o due, era lecito avere a un solo uomo.
Il resto continua tu :hi