Potreste tradurla ? In caso contrario grazie comunque !

Antonio393
Potete tradurla? Tradito sibi puero docendi peritus ingenium eius in primis naturamque perspiciat. Ingenii signum in parvis praecipuum memoria est. Eius duplex virtus,facile percipere et fideliter continere. Proximum imitatio;nam id quoque est docilis naturae,sic tamen,ut ea quae discit effingat,non habitum forte et ingressum et si quid in peius notabile est. Non dabit mihi spem bonae indolis qui hoc imitandi studio petet ut rideatur. Nam probus quoque in primis erit ille vere ingeniosus;alioqui non peius duxerim tardi esse ingegni quam mali. Probus autem ab illo segni et iacente plurim aberit. Hic meus quae tradentur non difficulter accipiet,quaedam etiam interrogabit,sequetur tamen magis quam praeccurret. illud ingeniorum velut praecox genus non temere umquam pervenit ad frugem.

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raffaella.rihanna
1. L’esperto dell’insegnare (docendi: genitivo del gerundio), affidatogli il bambino (tradito sibi puero: ablativo assoluto), osserverà (perspicet: futuro con valore esortativo) innanzitutto il suo ingegno e l’indole (naturam). Segno d’ingegno nei piccoli è soprattutto la memoria. Il loro duplice pregio (virtus) [è] capire con facilità e ricordare fedelmente. E subito dopo (Proximum: sottinteso signum) c’è l’imitazione; infatti anche questo è proprio di una natura docile (docilis naturae, in quanto disponibile ad imparare), purchè tuttavia riproduca quello che impara, non l’aspetto esteriore (habitum) e il modo di camminare (ingressum = l’incedere) e qualcosa di peggio (peius: complemento di maggioranza di malus) che si faccia notare (notabile est).
2. Non mi darà speranza di buona indole colui che per questa passione di imitare finirà per ottenere di farsi deridere. Infatti sarà innanzitutto serio colui che è dotato di ingegno; diversamente (alioqui) non potrei considerare (duxerim – congiuntivo perfetto) cosa peggiore essere dotati di ingegno lento (tardi) piuttosto che cattivo. Pertanto lo scolaro onesto starà lontano da quello pigro (segni) e svogliato (iacente – inerte, inoperoso).
3. Questo mio giovane (Hic meus: sottinteso puer) imparerà (accipiet - futuro di accipio) non difficilmente le cose che saranno insegnate, anzi, alcune le chiederà, tuttavia seguirà piuttosto che precedere (magis quam praecurret - comparativa). Quell’ingegno precoce (praecox - maturo prima del tempo) non arriva quasi mai (non…unquam) al frutto (nel senso di: dà una buona riuscita) per caso.
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