Metà versione x domani

xPannaMontatax
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Androclo e il leone.

Androclus servus erat et dominus eius Africam proconsulari imperio obtinuerat. Postquam eo pervenerant, servus iniquis eius et cotidianis verberibus ad fugam coactus est et, latebras petens, in torridam solitudinem concessit. Tum sole medio rabido et flagranti in ampla planitie specum remotum latebrosumque invenit ibique se condidit. Non multo post meridiem ad eundem specum leo venit, debili uno et cruento pede, gemitus edens et murmura dolorem cruciatumque vulneris commiserantia. Androclus statim exterritus est minaci eius facie, sed fera, mitis et mansues, ad eum accessit et pedem in gremium posuit, quasi (= come) auxilium petens.

Risposte
italocca
eccola

Androclo era uno schiavo e il suo padrone aveva ottenuto l'Africa con un potere proconsolare. Dopo che erano giunti là(in africa), lo schiavo fu costretto alla fuga dalle sue quotidiane e ingiuste frustate e, cercando dei rifugi, si ritirò in un caldo luogo deserto.
Allora mentre il sole centrale (era) forte e ardente trovò in una grande pianura una lontana e nascosta caverna e si nascose lì.
Non molto dopo mezzogiorno un leone venne presso la stessa caverna, debole con un solo piede insanguinato, producendo un gemito.
Androclo fu subito spaventato dal suo volto minaccioso, ma l'animale, calmo e mansueto, si avvicinò a lui e mise la zampa sul grembo, come per chiedere aiuto

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