Il triclinio- versione latina

Pikkuletta
romani conclave, in quo (in cui) cenabant, triclinium appellabant. in triclinio non erant sellae vel cathedrae; nam romani, ut cenarent, mensam non circumsidebant, sed in lectis accumbebant cubito sinistro innixi, ut dextera manu cibos aperent. ut hospites praeclari locum praecipuum dignitate haberent, tres (tre) lecti circa mensam erant: in medio vir honore dignius accumbebat. in abaco vasa argentea et aurea fulgebant, in lectis e pretioso ligno stragula purpurea erant. multi servi, ut mensam administrarent, in triclinio erant: puer pocula ministrabat, scissor pulmenta parabat ut hospites manibus cibum sumerent, musici citharis canebant ut dominos delectarent.


Raga x favore me la fate?? sto a casa dei miei nonni senza vocabolario, nn ci sto a capi nnt :cry

Risposte
antonello77
I romani chiamavano triclinio la stanza in cui pranzavano. Dopo la prima colazione e il pranzo di mezzogiorno si stendevano in tre letti, appoggiati col gomito sinistro intorno alla tavola per prendere i cibi con la destra libera. Affinché gli uomini illustri avessero un posto stabilito, c’erano tre letti: il medio, a cui attribuivano il massimo onore, quello più elevato e il più basso. Negli appartamenti più ricchi tutte le cose erano magnifiche. Nella credenza splendevano vasi d’argento e d’oro, i letti e la tavola da pranzo erano di legno molto pregiato; le volte a cassettoni e dorate risuonavano con cetre e c’erano splendide statue di giovani che tenevano (tenenti) nelle mani destre lampade ardenti affinché fornissero abbastanza luce ai banchetti notturni.

valebella
I Romani chiamavano triclinio la stanza nella quale mangiavano. Nel triclinio non c'erano sedie o poltrone; infatti i Romani, per cenare, non sedevano attorno ad un tavolo, ma si sdraiavano su letti, appoggiati al gomito sinistro, in modo da poter prendere i cibi con la destra.
Affinché gli ospiti più importanti avessero un posto adatto alla loro dignità tre letti erano situati intorno alla tavola e la persona più eminente si sdraiava nel posto centrale. Su di una credenza risplendevano vasi d'oro e d'argento, nei letti di legno prezioso c'erano coperte di porpora. Molti schiavi addetti alla mensa si trovavano nel triclinio: uno schiavetto riempiva le tazze, uno scalco preparava le porzioni affinché gli ospiti potessero prendere il cibo con le mani, dei musicisti cantavano accompagnati da cetre e dilettavano i padroni.

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