Genitivo o dativo

sdsalvo2
Buongiorno,
date le due frasi

1. Fabularum lectura animae praebet angustiarum medicinam
2. Ancillae epulas, convivarum delicias, parant

ho effettuato la loro raduzione nel seguente modo:

1. La lettura delle favole offre all'anima una medicina per le angustie
2. Le ancelle preparano il banchetto, delizia per i convitati.

Mi chiedevo come mai si fosse usato il genitivo (angustiarum, covivarum) in corrispondenza di complementi che, in italiano, suonano complementi di vantaggio. Esiste una regola sull'uso del genitivo in questo senso? Si sarebbe potuto usare il dativo (di vantaggio)? Cosa è più corretto usare?
Grazie mille dell'attenzione

Risposte
sdsalvo2
Buonasera,

grazie mille per la risposta, che risolve un grosso dubbio.
In effetti, sto studiando latino e greco da autodidatta, per completare la mia formazione prettamente matematica e scientifica.

Magari, disturberò in seguito con altri dubbi.
Grazie ancora.

Lollo_F
ciao! per fare il complemento di vantaggio in latino ci va il dativo, in questi tuoi casi non e' sbagliato tradurre, prendendo come esempio la prima frase, 'la lettura delle favole offre all'anima la medicina delle angustie' perche' se tu esamini questa frase gia' tradotta e ci fai l'analisi logica dici: 'che cosa?' 'la medicina' 'di che cosa' 'delle angustie'. tuttavia e' una traduzione piu' libera e piu' bella la tua perche' ci si puo' anche porre la domanda 'per che cosa?' 'per le angustie', ovvero per sconfiggere le angustie, a svantaggio delle angustie. non so che classe tu frequenti ma puoi sempre tradurre con il complemento di svantaggio e mettere fra parentesi (lett. delle angustie).
facci sapere se riscontri ulteriori dubbi :)

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