Esempi di empieta punita

bibbina..
mi serve la versione: "esempi di empieta punita"
da valerio massimo
inizio: pericles mirae facundiae vir, videtur liberis athensium cervicibus iugum servitutis imposuisse
mi fareste un favore enorme.. grazie

Risposte
bibbina..
grzie mi potresti se puoi trovare anche :"esempi di empieta punita" da valerio massimo
xo
creditum est varronem consulem apud cannas cum carthaginiensibus tam infeliciter dimicasse ob iram iuonis quod cum ludos circenses aedilis faceret in iovis optimi maximi tensa esimia facie puerum histrionem ed exuvias tenda posuisset.
mi salveresti la vita!!!!!
grazie

Mario
Liberis Athenarum cervicibus iugum servitutis inposuit: egit enim illam urbem et versavit arbitrio suo, cumque adversus voluntatem populi loqueretur, iucunda nihilo minus et popularis eius vox erat. Itaque veteris comoediae maledica lingua, quamvis potentiam viri perstringere cupiebat, tamen in labris hominis melle dulciorem leporem fatebatur habitare inque animis eorum, qui illum audierant, quasi aculeos quosdam relinqui praedicabat. Fertur quidam, cum admodum senex primae contioni Periclis adulescentuli interesset idemque iuvenis Pisistratum decrepitum iam contionantem audisset, non temperasse sibi quo minus exclamaret caveri illum civem oportere, quod Pisistrati orationi simillima eius esset oratio. Nec hominem aut aestimatio eloqui aut morum augurium fefellit. Quid enim inter Pisistratum et Periclen interfuit, nisi quod ille armatus, hic sine armis tyrannidem gessit?

(Pericle) impose il giogo della servitù sul collo della libera Atene: infatti girò e rigirò quella città a suo arbitrio, e, pur parlando contro la volontà del popolo, nondimeno, le sue parole erano piacevoli e gradite al popolo. E così la mala lingua della Commedia Antica, sebbene desiderasse criticare la potenza di (quell’)uomo, tuttavia ammetteva che sulle sue labbra posava una grazia più dolce del miele e diceva che nei cuori di coloro che lo avevano ascoltato, restavano come degli aculei. Si tramanda che un tale, avendo presenziato, quando era molto vecchio, al primo discorso di Pericle giovinetto e avendo egli stesso da giovane ascoltato Pisistrato, già molto avanti negli anni, che parlava in assemblea, non si trattenne dall’esclamare che bisognava guardarsi da quel cittadino perché il suo modo di parlare assomigliava moltissimo al modo di parlare di Pisistrato. E (quell’)uomo non s’ingannò né nella valutazione dell’eloquio, né nella previsione del (suo) carattere. Che differenza ci fu infatti fra Pericle e Pisistrato eccetto che il primo resse la tirannide con le armi e il secondo senza?

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