Due piccole versioncine di cicerone

giorgio
ciao a tutti!avrei bisogno di due piccole versioni di Cicerone.....allora la prima è

titolo: i veri beni non sonpo quelli immobiliari

testo: multo magis est secundum naturam excelsitas animi et magnitudo itemque comitas, iustitia, liberalitas quam voluptas, quam vita, quam divitiae; quae quidem contemnere et pro nihilo ducere magni animi et excelsi est.

la seconda invece è

titolo: un buon investimento

prima riga:Q.Roscius accepit agrum cum iacerent pretia praediorum; qui ager neque villam habuit neque.....

ultima riga: immortalium benignitate omnium fortunae sunt certae.

grazie in anticipo...

Risposte
giorgio
grazie ad entrambi..

Pillaus
Etenim multo magis est secundum naturam excelsitas animi et magnitudo itemque comitas, iustitia, liberalitas quam voluptas, quam vita, quam divitiae; quae quidem contemnere et pro nihilo ducere comparantem cum utilitate communi magni animi et excelsi est. [Detrahere autem de altero sui commodi causa magis est contra naturam quam mors, quam dolor, quam cetera generis eiusdem.] Itemque magis est secundum naturam, pro omnibus gentibus, si fieri possit, conservandis aut iuvandis, maximos labores molestiasque suscipere imitantem Herculem illum, quem hominum fama beneficiorum memor in concilio caelestium conlocavit quam vivere in solitudine non modo sine ullis molestiis sed etiam in maximis voluptatibus, abundantem omnibus copiis, ut excellas etiam pulchritudine et viribus. Quocirca optimo quisque et splendidissimo ingenio longe illam vitam huic anteponit. Ex quo efficitur, hominem naturae oboedientem homini nocere non posse.

Infatti sono molto di più secondo natura l'elevatezza d'animo e la grandezza, ed ugualmente l'affabilità, la giustizia, la generosità, che non il piacere, la vita e le ricchezze: è proprio di un animo grande ed elevato disprezzare questi beni e ritenerli cose di nessun valore a confronto dell'utile comune. [Sottrarre, invece, ad un altro a causa del proprio vantaggio è più contro natura della stessa morte, del dolore e delle altre calamità simili.] Allo stesso modo è più secondo natura, per conservare ed aiutare - se possibile - tutte le genti, sobbarcarsi le più grandi fatiche e disagi, ed imitare il famoso Ercole, che la fama degli uomini, memore dei benefici ricevuti, collocò nel consesso degli dei; è molto meglio, dunque, tutto questo che vivere in solitudine non solo senza alcun affanno, ma anche tra i più raffinati piaceri, ricchi di ogni sorta di beni, sì da eccellere anche in bellezza ed in forza. Perciò ogni persona fornita di un'indole assai nobile e superiore, preferisce di gran lunga quella vita a questa; da ciò si deduce che l'uomo che obbedisca alla natura non può nuocere ad un altro uomo.

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