Ciao a tutti! Avevo bisogno della traduzione di questa versione di latino Dee romane:
Romani in dearum numero Iunonem, Cererem, Dianam, Venerem habebant. Iunonis altaria floribus frondisque a matronis praesertim ornabantur quoniam tutelam et custodiam vitae matrum familias habebat; in Iunonis honorem Kalendis Martiis Matronalia celebrabantur. Dea etiam Moneta cognominabatur, quod monita et bona consilia Romanis benigne dabat. Ceres, frumenti inventrix, agriculturae praesidebat et pacem custodiebat: nam pace terra laetas fruges fundit, armenta nitescunt, arbores copiosa poma et vites largas uvas alunt. Ceres Proserpinae, Plutonis uxoris, reginae Inferorum, mater erat. In tutela virginis Dianae, Apollinis sororis, venatores erant: dea, pharetra sagittisque armata, cum turba canum venaticorum in nemoribus errebat et feras cubilibus excitabat; apud fanum antiquum in agro Aricino Diana Nemorensis (Diana dei Boschi) appellabatur. Venus, dea voluptatis amorisque, Romanae gentis genetrix putabatur, quoniam Aenae, Romanorum progenitoris, mater erat.
Grazie mille a tutti in anticipo!
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I Romani nel novero delle dee avevano Giunone, Cerere, Diana, Venere. Dalle matrone specialmente venivano ornati gli altari di Giunone con fiori e fronde poiché [Giunone, sottinteso] aveva la tutela e la custodia della vita delle madri di famiglia; in onore di Giunone, alle calende di Marzo, venivano celebrate le Matronali. La dea era soprannominata anche Moneta, perché dava benevolmente moniti e buoni consigli ai Romani. Cerere, inventrice del frumento, presiedeva all'agricoltura e custodiva la pace: infatti con la pace la terra produce copiose messi, gli armenti ingrassano, gli alberi generano abbondanti frutti e le viti copiose uve. Cerere era madre di Proserpina, moglie di Plutone, regina degli Inferi. Sotto la tutela della vergine Diana, sorella di Apollo, erano i cacciatori: la dea, armata di faretra e frecce, vagava nei boschi con una muta di cani da caccia e traeva fuori dalle tane gli animali; presso un antico santuario nella zona di Aricia Diana era chiamata 'dei Boschi'. Venere, dea del piacere e dell'amore, era ritenuta la genitrice del popolo Romano, poiché era madre di Enea, progenitore dei Romani.
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