Analisi versione latino
Video, patres conscripti, in me omnium vestrum ora atque oculos esse conversos, video vos non solum de vestro ac rei publicae, verum etiam, si id depulsum sit, de meo periculo esse sollicitos. Est mihi iucunda in malis et grata in dolore vestra erga me voluntas, sed eam, per deos inmortales, deponite atque obliti salutis meae de vobis ac de vestris liberis cogitate. Mihi si haec condicio consulatus data est, ut omnis acerbitates, omnis dolores cruciatusque perferrem, feram non solum fortiter, verum etiam lubenter, dum modo meis laboribus vobis populoque Romano dignitas salusque pariatur.Ego sum ille consul, patres conscripti, cui non forum, in quo omnis aequitas continetur, non campus consularibus auspiciis consecratus, non curia, summum auxilium omnium gentium, non domus, commune perfugium, non lectus ad quietem datus, non denique haec sedes honoris [sella curulis] umquam vacua mortis periculo atque insidiis fuit.
mi servirebbe l'analisi del periodo, individuare le figure retoriche e i paradigmi grazie 1000
Aggiunto 21 minuti più tardi:
x favore qualcuno mi risp?????????????????????????????please non ci riesco ad analizzarla :(
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Risposte
Video, patres conscripti, in me omnium vestrum ora atque oculos esse conversos-infinitiva con valore oggettivo; video vos non solum de vestro ac rei publicae, verum etiam de meo periculo sollicitos( esse è sott'inteso). Est mihi iucunda in malis vestra erga me voluntas, sed eam, pro di immortales deponite-imperativo atque de vobis ac de vestris liberiscogitateimperativo presente . Mihi si haec condicio consulatus data est, ut omnes acerbitates, omnes dolores cruciatusque perferrem-finale(ut+congiuntivo), feram non solum fortiter, verum etiam libenter, dum meis laboribus vobis populoque Romano dignitas salusque pariatur. Ego multa pertuli, multa meo dolore in vestro timore sanavi. Nunc, si hunc exitum consulatus mei di immortales esse(infinitiva con valore oggettivo esse+exitum voluerunt, ut populum Romanum ex caede miserrima, hanc pulcherrimam patriam ex foedissima flamma, totam Italiam ex bello et vastitate eriperem, quaecumque mihi proponetur fortuna, subeatur-finale(ut+congiuntivo presente). Quare, patres conscripti, prospicite-imperativo presente patriae, conservate imperativo presente vos, populi Romani nomen salutemque defendite-imperativo presente.
comunque ti lascio anche la traduzione così magari ti è più facile svolgere "l'esercizio"...(vedi anche la parte di latino che ti ho messo io,perchè lì c'è già qualcosina)
Vedo, o senatori, che il volto e gli occhi di tutti voi sono rivolti a me; vedo che voi siete in ansia non solo per il pericolo vostro e dello Stato, ma anche per il mio. Gradisco la vostra benevolenza verso di me nelle disgrazie ma, per gli dei immortali, abbandonatela e pensate a voi e ai vostri figli. Se mi è stata data questa carica di console, affinchè sopportassi tutte le sventure, tutte le pene e i tormenti, li sopporterò non solo coraggiosamente ma anche volentieri purché dalle mie fatiche si procuri stima e benessere a voi e al popoloromano. Io ho sopportato molte cose, ho compensato molte cose col mio dolore mentre eravate nelle vostre paure. Ora, se gli dei immortali hanno voluto che vi fosse questa fine del mio consolato, affinchè io liberassi il popolo romano da un molto triste massacro, questa bellissima patria da un vergognosissimo incendio, tutta l'Italia dalla guerra e dalla devastazione, sarà affrontata qualunque cosa mi proporrà la sorte. Perciò, o senatori, provvedete alla patria, conservatevi difendete la salvezza e il nome del popolo romano.
:)
comunque ti lascio anche la traduzione così magari ti è più facile svolgere "l'esercizio"...(vedi anche la parte di latino che ti ho messo io,perchè lì c'è già qualcosina)
Vedo, o senatori, che il volto e gli occhi di tutti voi sono rivolti a me; vedo che voi siete in ansia non solo per il pericolo vostro e dello Stato, ma anche per il mio. Gradisco la vostra benevolenza verso di me nelle disgrazie ma, per gli dei immortali, abbandonatela e pensate a voi e ai vostri figli. Se mi è stata data questa carica di console, affinchè sopportassi tutte le sventure, tutte le pene e i tormenti, li sopporterò non solo coraggiosamente ma anche volentieri purché dalle mie fatiche si procuri stima e benessere a voi e al popoloromano. Io ho sopportato molte cose, ho compensato molte cose col mio dolore mentre eravate nelle vostre paure. Ora, se gli dei immortali hanno voluto che vi fosse questa fine del mio consolato, affinchè io liberassi il popolo romano da un molto triste massacro, questa bellissima patria da un vergognosissimo incendio, tutta l'Italia dalla guerra e dalla devastazione, sarà affrontata qualunque cosa mi proporrà la sorte. Perciò, o senatori, provvedete alla patria, conservatevi difendete la salvezza e il nome del popolo romano.
:)