Aiuto versioni.....
:dontgetit:hi:lol:blushforse vi kiedo troppo..ma please cercate di aiutarmi al massimo con la traduzione di queste versioni...
1a.--- "i galli avanzano verso roma" di "FLORO" rapidus imperii Romani cursus ...e finisce con: moenibus urbis propinquabant.
2a- "religiosità di Lucio Albano" di Valerio Massimo.. inizia con: postquam roma a gallis. e finisce con sacra caerimoniae vocantur.
3a--- "onestà di fabrizio" di eutropio" inizia con: postquam Pyrrhus omnia. e finisce con: "cum exercitu discessit".
4a--- "milziade nel chersoneso tracico" di Nepote. inizia con "Miltiades Cimonis filius atheniensis" e finisce con " tendebat parvenitque Chersonesum".
5a--- "l'india" di nepote. inizia con "alexander ne otium aleret". e finisce con intolerandus aestus existit".
6a-- "celebri risposte di eroici spartani" di Valerio Massimo". inizia con: ab antiquis scriptoribus saepe". e finisce con: "urbis viris turpiter".
se potete fatele tutte...altrimenti mi bastano quelle che sapete...scusate se vi disturbo....
1a.--- "i galli avanzano verso roma" di "FLORO" rapidus imperii Romani cursus ...e finisce con: moenibus urbis propinquabant.
2a- "religiosità di Lucio Albano" di Valerio Massimo.. inizia con: postquam roma a gallis. e finisce con sacra caerimoniae vocantur.
3a--- "onestà di fabrizio" di eutropio" inizia con: postquam Pyrrhus omnia. e finisce con: "cum exercitu discessit".
4a--- "milziade nel chersoneso tracico" di Nepote. inizia con "Miltiades Cimonis filius atheniensis" e finisce con " tendebat parvenitque Chersonesum".
5a--- "l'india" di nepote. inizia con "alexander ne otium aleret". e finisce con intolerandus aestus existit".
6a-- "celebri risposte di eroici spartani" di Valerio Massimo". inizia con: ab antiquis scriptoribus saepe". e finisce con: "urbis viris turpiter".
se potete fatele tutte...altrimenti mi bastano quelle che sapete...scusate se vi disturbo....
Risposte
oltre alle versioni ke non trovavate ne metto anke altre...grazie..
"celebri risposte di eroici spartani" di Valerio Massimo : ab antiquis scriptoribus saepe nobiles Lacedaemoniorum civium sententiae memorantur. spartanus miles, dum claudus ad pugnam descendit, ab amico nimia temeritate icrepitus est. sic fortis vir respondit: "Claudus sum, sed propositum meum est pugnare, non fugere". alius Spartanus vir, cum ingens bellum cum Persis imminebat, postquam amicus dixit: "Persae sagittis solem obscurabunt", bono animo respondit: "bene narras: in umbra enim pugnabimus!". Nec omitto aliud Laconicae virtutis exemplum: postquam hospes patriae muros altos latosque Lacedaemoniorum viro ostendit, Spartanus dixit: "si mulieribus tantos muros comparavistis, recte fecestis, si autem vestrae urbis viris, turpiter".
"celebri risposte di eroici spartani" di Valerio Massimo : ab antiquis scriptoribus saepe nobiles Lacedaemoniorum civium sententiae memorantur. spartanus miles, dum claudus ad pugnam descendit, ab amico nimia temeritate icrepitus est. sic fortis vir respondit: "Claudus sum, sed propositum meum est pugnare, non fugere". alius Spartanus vir, cum ingens bellum cum Persis imminebat, postquam amicus dixit: "Persae sagittis solem obscurabunt", bono animo respondit: "bene narras: in umbra enim pugnabimus!". Nec omitto aliud Laconicae virtutis exemplum: postquam hospes patriae muros altos latosque Lacedaemoniorum viro ostendit, Spartanus dixit: "si mulieribus tantos muros comparavistis, recte fecestis, si autem vestrae urbis viris, turpiter".
Nessun problema, posta pure quando vuoi...:yes
scusami se non ho postato le altre versioni ma in questi giorni cono stato impegnato...stasera avrete tutto...grazie e scusate il disturbo...
Aspettiamo i testi latini, allora...
sono x le vacanze....poi metterò anke le altre versioni....e non andate off.topic:lol
ah si si è vero, stavamo pensando a cosa gli servissero quelle versioni e siamo finiti a parlare dei nostri assegni :lol:lol beh aspettiamo che briano92 posti anche le altre versioni di cui ha bisogno.
Io non ne ho proprio...in teoria non ce le ha ancora date, ma praticamente non sono obbligato a farle perchè il prossimo anno cambiamo prof!
Comunque stiamo andando off-topic...
Comunque stiamo andando off-topic...
:lol, oltre alle vers ho un eserciziario di 220p.:cry
Mi sa che x me è il prezzo da pagare per aver finito la scuola presto.
:cry
:lol io 37 da 15 righe ognuna!:cry
Se lo sono e sono solo quelle beh... no comment, io ne ho 50 da fare:blush
O magari sono versioni per le vacanze...
Già infatti mica ti assegnano 6 versioni tipo x domani o dopodomani? spero proprio di no!! mi auguro che tu stia solo preparando ad un compito...
Una curiosità: per quando ti servono?
ti ringrazio tanto...ora non ho tempo ma dopo metterò anche le versioni che hai detto che non riesci a trovare...grazie 1000:hi:thx:move
Eccoti la traduzione della versione che ti serviva ;):
Miltiades, cimonis filius, Atheniensis, et antiquitate generis et gloria maiorum et sua modestia florebat. Tum accidit ut Athenienses Chersonesum colonos vellent mittere. Quoniam magnus numerus erat, nonnulli Delphos missi sunt ut consulerent Apollinem. Namque cum Thraecibus, regionum incolis, dimicare debebant. Atheniensibus Pythia praecepit ut Miltiadem imperatorem sumerent. Oraculi responso Miltiades, postquam cum delecta manu classe accesserat Lemnum. cum incolas insulae sub potestatem redigere vallet Atheniensium, neque bene evenisset, cursum direxit quo tendebat parvenitque Chersonesum.
L'ateniese Milziade, figlio di Cimone, spiccava sia per l'antichità della stirpe, sia per la gloria degli antenati, sia per la sua saggezza. A quel tempo accadde che gli Ateniesi volevano mandare i coloni a Chersoneso. Poichè il [loro] numero era grande, alcuni furono mandati a Delfi per consultare l'oracolo di Apollo. E infatti dovevano combattere con i Traci, abitanti di quelle regioni. La Pizia comandò agli Ateniesi di scegliere Milziade come imperatore. In seguito alla risposta dell'oracolo, Milziade, dopo esser giunto a Lemno con una flotta di soldati scelti, poichè voleva ridurre gli abitanti dell'isola sotto il dominio degli Ateniesi, ma non aveva avuto successo, indirizzò la rotta verso la sua meta e arrivò nel Chersoneso.
Però la prossima volta che chiedi aiuto ti conviene scrivere subito tutto il testo latino: frequenti, infatti, sono casi in cui le versioni che assegnano a scuola sono un po' differenti dai testi d'autore che si trovano sul web. Inoltre non sempre è possibile trovare la versione che interessa, perchè molte volte nemmeno c'è on-line.
Miltiades, cimonis filius, Atheniensis, et antiquitate generis et gloria maiorum et sua modestia florebat. Tum accidit ut Athenienses Chersonesum colonos vellent mittere. Quoniam magnus numerus erat, nonnulli Delphos missi sunt ut consulerent Apollinem. Namque cum Thraecibus, regionum incolis, dimicare debebant. Atheniensibus Pythia praecepit ut Miltiadem imperatorem sumerent. Oraculi responso Miltiades, postquam cum delecta manu classe accesserat Lemnum. cum incolas insulae sub potestatem redigere vallet Atheniensium, neque bene evenisset, cursum direxit quo tendebat parvenitque Chersonesum.
L'ateniese Milziade, figlio di Cimone, spiccava sia per l'antichità della stirpe, sia per la gloria degli antenati, sia per la sua saggezza. A quel tempo accadde che gli Ateniesi volevano mandare i coloni a Chersoneso. Poichè il [loro] numero era grande, alcuni furono mandati a Delfi per consultare l'oracolo di Apollo. E infatti dovevano combattere con i Traci, abitanti di quelle regioni. La Pizia comandò agli Ateniesi di scegliere Milziade come imperatore. In seguito alla risposta dell'oracolo, Milziade, dopo esser giunto a Lemno con una flotta di soldati scelti, poichè voleva ridurre gli abitanti dell'isola sotto il dominio degli Ateniesi, ma non aveva avuto successo, indirizzò la rotta verso la sua meta e arrivò nel Chersoneso.
Però la prossima volta che chiedi aiuto ti conviene scrivere subito tutto il testo latino: frequenti, infatti, sono casi in cui le versioni che assegnano a scuola sono un po' differenti dai testi d'autore che si trovano sul web. Inoltre non sempre è possibile trovare la versione che interessa, perchè molte volte nemmeno c'è on-line.
ciao, mi dispiace x il disturbo ma la 1a versione purtroppo non è giusta..
la versione è: "Miltiades, cimonis filius, Atheniensis, et antiquitate generis et gloria maiorum et sua modestia florebat. Tum accidit ut Athenienses Chersonesum colonos vellent mittere. Quoniam magnus numerus erat, nonnulli Delphos missi sunt ut consulerent Apollinem. Namque cum Thraecibus, regionum incolis, dimicare debebant. Atheniensibus Pythia praecepit ut Miltiadem imperatorem sumerent. Oraculi responso Miltiades, postquam cum delecta manu classe accesserat Lemnum. cum incolas insulae sub potestatem redigere vallet Atheniensium, neque bene evenisset, cursum direxit quo tendebat parvenitque Chersonesum."
la versione è: "Miltiades, cimonis filius, Atheniensis, et antiquitate generis et gloria maiorum et sua modestia florebat. Tum accidit ut Athenienses Chersonesum colonos vellent mittere. Quoniam magnus numerus erat, nonnulli Delphos missi sunt ut consulerent Apollinem. Namque cum Thraecibus, regionum incolis, dimicare debebant. Atheniensibus Pythia praecepit ut Miltiadem imperatorem sumerent. Oraculi responso Miltiades, postquam cum delecta manu classe accesserat Lemnum. cum incolas insulae sub potestatem redigere vallet Atheniensium, neque bene evenisset, cursum direxit quo tendebat parvenitque Chersonesum."
Ciao briano :hi
Di queste due versioni ho trovato sia il testo che la traduzione, che metto di seguito, ma delle altre 3 non riesco a trovare nemmeno il testo latino.
Se puoi mettilo tu, così magari proviamo a tradurlo!
Nepote - Milziade nel chersoneso tracico
Miltiades, Cimonis filius, Atheniensis, cum et antiquitate generis et gloria maiorum et sua modestia unus omnium maxime floreret eaque esset aetate, ut non iam solum de eo bene sperare, sed etiam confidere cives possent sui talem eum futurum, qualem cognitum iudicarunt, accidit, ut Athenienses Chersonesum colonos vellent mittere. Cuius generis cum magnus numerus esset et multi eius demigrationis peterent societatem, ex his delecti Delphos deliberatum missi sunt, qui consulerent Apollinem, quo potissimum duce uterentur. Namque tum Thraeces eas regiones tenebant, cum quibus armis erat dimicandum. His consulentibus nominatim Pythia praecepit, ut Miltiadem imperatorem sibi sumerent: id si fecissent, incepta prospera futura. Hoc oraculi responso Miltiades cum delecta manu classe Chersonesum profectus cum accessisset Lemnum et incolas eius insulae sub potestatem redigere vellet Atheniensium, idque Lemnii sua sponte facerent, postulasset, illi irridentes responderunt tum id se facturos, cum ille domo navibus proficiscens vento aquilone venisset Lemnum. Hic enim ventus ab septentrionibus oriens adversum tenet Athenis proficiscentibus. Miltiades morandi tempus non habens cursum direxit, e quo tendebat, pervenitque Chersonesum.
L'Ateniese Milziade, figlio di Cimone, spiccava fra tutti sia per l'antichità della stirpe, sia per la gloria degli antenati, sia per la propria saggezza ed aveva un'età tale che i suoi concittadini potevano non più solo concepire buone speranze su di lui, ma anche confidare che sarebbe stato quale ebbero poi modo, alla prova, di riscontrare, quando gli Ateniesi decisero di inviare dei coloni nel Chersoneso. Ce n'era un grande numero e molti chiedevano di partecipare alla spedizione, tra loro ne furono scelti alcuni e inviati a Delfi per consultare l'oracolo di Apollo su chi dovessero preferire come comandante. Quelle regioni infatti le occupavano allora i Traci e con loro bisognava combattere. La Pizia in risposta a chi la interrogava, ordinò espressamente che si prendessero come capo Milziade: se lo avessero fatto, l'impresa avrebbe avuto buon esito. In seguito al responso dell'oracolo, Milziade con truppe scelte parti con la flotta per il Chersoneso e, approdato a Lemno voleva ridurre gli abitanti dell'isola sotto il dominio degli Ateniesi e chiese ai Lemnii di arrendersi spontaneamente; quelli, schernendolo, risposero che lo avrebbero fatto quando lui, salpato con la flotta da casa sua, avesse raggiunto Lemno con il vento di tramontana. Questo vento infatti sorgendo da settentrione tiene la direzione contraria per chi parte da Atene. Milziade, non avendo tempo di trattenersi, indirizzò la rotta verso la sua meta e arrivò nel Chersoneso.
Nepote - L'india
Alexander, ne otium aleret, in Indiam movit, semper bello quam post victoriam clarior. India tota ferme spectat orientem. Ex amnibus, indus gelidior est quam ceteri (gli altri,nom); aquas vehit a colore maris haud multum abhorrentes. ganges a meridiana regione decurrit, et magnorum montium iuga recto alveo stringit. Uterque Rubro mari accipitur. Indus, ubi mollius solum reperit, stagnat insulasque format. Alia flumina, quia per ultimas Indiae terras currunt, minus clara sunt;ceterum nn solum crocodilos, ut Nilus, sed etiam delphinos ingnotasque beluas alunt.
In illa plaga mundus temporum vices mutat: sic, cum alia (le altre terre, nom) fervore solis exaestuant, Indiam nives obruunt, rursusque, ubi cetera (le altre regioni, nom) rigent, in India intolerandus aestus existit.
Alessandro, per non alimentare l’ozio, si mosse verso l’India, sempre più famoso per la guerra che dopo la vittoria. Quasi tutta l’India è rivolta a oriente. Tra i fiumi l’Indo è più gelido di tutti gli altri; trasporta le acque non molto dissimili dal colore del mare. Il Gange scorre dalla regione meridionale e taglia le cime di grandi montagne con un alveo diritto. Ciascuno dei due (fiumi) è ricevuto dal mar Rosso. L’Indo, dove trova un suolo più molle, ristagna e forma isole. Altri fiumi, poiché scorrono attraverso le estreme terre dell’India, sono meno famosi; del resto nutrono non solo coccodrilli, come il Nilo, ma anche delfini e bestie sconosciute. In quella zona il cielo muta l’alternarsi delle stagioni: così quando le altre terre avvampano (sono infuocate) per il calore del sole, le nevi ricoprono l’India e al contrario, dove le altre regioni sono gelate, in India sorge un caldo insopportabile.
Di queste due versioni ho trovato sia il testo che la traduzione, che metto di seguito, ma delle altre 3 non riesco a trovare nemmeno il testo latino.
Se puoi mettilo tu, così magari proviamo a tradurlo!
Nepote - Milziade nel chersoneso tracico
Miltiades, Cimonis filius, Atheniensis, cum et antiquitate generis et gloria maiorum et sua modestia unus omnium maxime floreret eaque esset aetate, ut non iam solum de eo bene sperare, sed etiam confidere cives possent sui talem eum futurum, qualem cognitum iudicarunt, accidit, ut Athenienses Chersonesum colonos vellent mittere. Cuius generis cum magnus numerus esset et multi eius demigrationis peterent societatem, ex his delecti Delphos deliberatum missi sunt, qui consulerent Apollinem, quo potissimum duce uterentur. Namque tum Thraeces eas regiones tenebant, cum quibus armis erat dimicandum. His consulentibus nominatim Pythia praecepit, ut Miltiadem imperatorem sibi sumerent: id si fecissent, incepta prospera futura. Hoc oraculi responso Miltiades cum delecta manu classe Chersonesum profectus cum accessisset Lemnum et incolas eius insulae sub potestatem redigere vellet Atheniensium, idque Lemnii sua sponte facerent, postulasset, illi irridentes responderunt tum id se facturos, cum ille domo navibus proficiscens vento aquilone venisset Lemnum. Hic enim ventus ab septentrionibus oriens adversum tenet Athenis proficiscentibus. Miltiades morandi tempus non habens cursum direxit, e quo tendebat, pervenitque Chersonesum.
L'Ateniese Milziade, figlio di Cimone, spiccava fra tutti sia per l'antichità della stirpe, sia per la gloria degli antenati, sia per la propria saggezza ed aveva un'età tale che i suoi concittadini potevano non più solo concepire buone speranze su di lui, ma anche confidare che sarebbe stato quale ebbero poi modo, alla prova, di riscontrare, quando gli Ateniesi decisero di inviare dei coloni nel Chersoneso. Ce n'era un grande numero e molti chiedevano di partecipare alla spedizione, tra loro ne furono scelti alcuni e inviati a Delfi per consultare l'oracolo di Apollo su chi dovessero preferire come comandante. Quelle regioni infatti le occupavano allora i Traci e con loro bisognava combattere. La Pizia in risposta a chi la interrogava, ordinò espressamente che si prendessero come capo Milziade: se lo avessero fatto, l'impresa avrebbe avuto buon esito. In seguito al responso dell'oracolo, Milziade con truppe scelte parti con la flotta per il Chersoneso e, approdato a Lemno voleva ridurre gli abitanti dell'isola sotto il dominio degli Ateniesi e chiese ai Lemnii di arrendersi spontaneamente; quelli, schernendolo, risposero che lo avrebbero fatto quando lui, salpato con la flotta da casa sua, avesse raggiunto Lemno con il vento di tramontana. Questo vento infatti sorgendo da settentrione tiene la direzione contraria per chi parte da Atene. Milziade, non avendo tempo di trattenersi, indirizzò la rotta verso la sua meta e arrivò nel Chersoneso.
Nepote - L'india
Alexander, ne otium aleret, in Indiam movit, semper bello quam post victoriam clarior. India tota ferme spectat orientem. Ex amnibus, indus gelidior est quam ceteri (gli altri,nom); aquas vehit a colore maris haud multum abhorrentes. ganges a meridiana regione decurrit, et magnorum montium iuga recto alveo stringit. Uterque Rubro mari accipitur. Indus, ubi mollius solum reperit, stagnat insulasque format. Alia flumina, quia per ultimas Indiae terras currunt, minus clara sunt;ceterum nn solum crocodilos, ut Nilus, sed etiam delphinos ingnotasque beluas alunt.
In illa plaga mundus temporum vices mutat: sic, cum alia (le altre terre, nom) fervore solis exaestuant, Indiam nives obruunt, rursusque, ubi cetera (le altre regioni, nom) rigent, in India intolerandus aestus existit.
Alessandro, per non alimentare l’ozio, si mosse verso l’India, sempre più famoso per la guerra che dopo la vittoria. Quasi tutta l’India è rivolta a oriente. Tra i fiumi l’Indo è più gelido di tutti gli altri; trasporta le acque non molto dissimili dal colore del mare. Il Gange scorre dalla regione meridionale e taglia le cime di grandi montagne con un alveo diritto. Ciascuno dei due (fiumi) è ricevuto dal mar Rosso. L’Indo, dove trova un suolo più molle, ristagna e forma isole. Altri fiumi, poiché scorrono attraverso le estreme terre dell’India, sono meno famosi; del resto nutrono non solo coccodrilli, come il Nilo, ma anche delfini e bestie sconosciute. In quella zona il cielo muta l’alternarsi delle stagioni: così quando le altre terre avvampano (sono infuocate) per il calore del sole, le nevi ricoprono l’India e al contrario, dove le altre regioni sono gelate, in India sorge un caldo insopportabile.
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