Aiuto!!! Versione di latinooooo per la didattica a distanza
La foto in allegato, se veramente qualcuno può aiutarmi. SONO PER LUENDI
Miglior risposta
Astiage, Arpago e Ciro
Essendo il regno dei Medi venuto in possesso di Astiage, costui (= riferito ad Astiage) un giorno vide in sogno una vite nata dalla figlia Mandane, l'unica che aveva, dal cui tralcio l'intera Asia veniva ombreggiata. Si dice che gli indovini da lui consultati risposero che il nipote avrebbe occupato il regno dell'Asia. Per questo, quando il bambino nacque, ad Arpago, uno degli amici del re, fu ordinato di ucciderlo. Ma egli, mosso da misericordia, affidò il bambino ad un pastore del re, il quale, impressionato dalla grandezza e dalla bellezza di quello (= riferito al bambino), lo allevò come (fosse) suo, dopo avergli dato il nome di Ciro. Ma il re, avendo riconosciuto dopo alcuni anni il nipote Ciro, infierì assai crudelmente contro Arpago. Ma Arpago dissimulò il dolore, aspettando il momento opportuno per vendicare l'offesa: quando Ciro divenne adulto, Arpago lo esortò a preparare un esercito e ad invadere il regno di Astiage; avvenne ciò che Arpago aveva voluto: Astiage infatti, attaccata battaglia, fu catturato e ucciso.
Aggiunto 20 minuti più tardi:
Un cane vendica il padrone
Pirro, re dell'Epiro, un giorno durante il viaggio si imbatté in un cane che custodiva il corpo del padrone ucciso. Avendo chiesto agli abitanti del posto e avendo sentito che quello (= riferito al cane) faceva la guardia già da tre giorni senza cibo e non si allontanava dal cadavere, sebbene fosse ormai privo di vita, ordinò che il morto fosse seppellito, mentre il cane fosse portato via e curato assai diligentemente. Dopo pochi giorni tiene un'assemblea per passare in rassegna l'esercito: uno per volta i soldati passano dinanzi al re che siede, vicino al quale c'è il cane che sta sdraiato tranquillo. Ma non appena costui (= riferito al cane) vide gli uccisori del suo padrone che passavano, si slanciò furioso e abbaiò contro di loro, rivolgendosi a Pirro subito dopo, così che non solo il re, ma tutti quelli che erano presenti, sospettassero di quelli. Perciò, catturati ed esaminati, confessarono l'omicidio e scontarono la pena. Così il cane in qualche modo vendicò il suo padrone.
:hi
Essendo il regno dei Medi venuto in possesso di Astiage, costui (= riferito ad Astiage) un giorno vide in sogno una vite nata dalla figlia Mandane, l'unica che aveva, dal cui tralcio l'intera Asia veniva ombreggiata. Si dice che gli indovini da lui consultati risposero che il nipote avrebbe occupato il regno dell'Asia. Per questo, quando il bambino nacque, ad Arpago, uno degli amici del re, fu ordinato di ucciderlo. Ma egli, mosso da misericordia, affidò il bambino ad un pastore del re, il quale, impressionato dalla grandezza e dalla bellezza di quello (= riferito al bambino), lo allevò come (fosse) suo, dopo avergli dato il nome di Ciro. Ma il re, avendo riconosciuto dopo alcuni anni il nipote Ciro, infierì assai crudelmente contro Arpago. Ma Arpago dissimulò il dolore, aspettando il momento opportuno per vendicare l'offesa: quando Ciro divenne adulto, Arpago lo esortò a preparare un esercito e ad invadere il regno di Astiage; avvenne ciò che Arpago aveva voluto: Astiage infatti, attaccata battaglia, fu catturato e ucciso.
Aggiunto 20 minuti più tardi:
Un cane vendica il padrone
Pirro, re dell'Epiro, un giorno durante il viaggio si imbatté in un cane che custodiva il corpo del padrone ucciso. Avendo chiesto agli abitanti del posto e avendo sentito che quello (= riferito al cane) faceva la guardia già da tre giorni senza cibo e non si allontanava dal cadavere, sebbene fosse ormai privo di vita, ordinò che il morto fosse seppellito, mentre il cane fosse portato via e curato assai diligentemente. Dopo pochi giorni tiene un'assemblea per passare in rassegna l'esercito: uno per volta i soldati passano dinanzi al re che siede, vicino al quale c'è il cane che sta sdraiato tranquillo. Ma non appena costui (= riferito al cane) vide gli uccisori del suo padrone che passavano, si slanciò furioso e abbaiò contro di loro, rivolgendosi a Pirro subito dopo, così che non solo il re, ma tutti quelli che erano presenti, sospettassero di quelli. Perciò, catturati ed esaminati, confessarono l'omicidio e scontarono la pena. Così il cane in qualche modo vendicò il suo padrone.
:hi
Miglior risposta