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Sono arrivata a metà ma non mi viene
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Cesare dichiara guerra ad Ambiorige, capo degli Eburoni
I
Cesare, partito per muovere guerra ad Ambiorige attraverso la selva delle Ardenne, manda avanti Lucio Minucio Basilo con tutta la cavalleria: lo esorta a vietare che si facciano fuochi nell'accampamento affinché da lontano non diventi un indizio del suo arrivo; dice di seguirlo subito.
Basilo fa ciò che gli è stato ordinato. Conclusa la marcia velocemente e contro l'aspettativa di tutti, sorprende molti che non lo aspettavano nei campi. Con la loro indicazione si dirige contro lo stesso Ambiorige, nel luogo in cui si diceva che fosse con pochi soldati. La sua casa era circondata da un bosco, come spesso le abitazioni dei Galli, che, per evitare il caldo, in genere cercano luoghi vicini a fiumi o selve. Così, i suoi compagni e servi, in una stretta zona d'accesso, ressero per un po' al nostro assalto. Mentre essi combattevano, uno dei suoi lo fece salire a cavallo, le selve lo protessero mentre fuggiva.
Aggiunto 52 secondi più tardi:
II
Ambiorige, mandati messaggeri per i campi ordinò che ciascuno badasse a se stesso. E una parte di essi si rifugiò nella selva Ardenna, parte nelle paludi vicine. Quelli che furono vicini all’Oceano, questi si nascosero nelle isole che le maree sono solite formare. I Segni ed i Condrusi, tra la popolazione e componente germanica, che abitano tra gli Eburoni ed i Treviri, mandarono ambasciatori a Cesare per pregarlo che non li considerasse nel novero dei nemici e non pensasse che la causa accomunasse tutti i Germani che abitavano al di qua del Reno; non avevano progettato nulla su un'eventuale guerra, non avevano mandato rinforzi ad Ambiorige. Cesare, esaminata la questione dei prigionieri assicurò che non avrebbe invaso i loro territori. Quindi, dopo aver diviso l'esercito in tre parti, radunò le salmerie di tutte le legioni ad Aduatuca.
:hi
I
Cesare, partito per muovere guerra ad Ambiorige attraverso la selva delle Ardenne, manda avanti Lucio Minucio Basilo con tutta la cavalleria: lo esorta a vietare che si facciano fuochi nell'accampamento affinché da lontano non diventi un indizio del suo arrivo; dice di seguirlo subito.
Basilo fa ciò che gli è stato ordinato. Conclusa la marcia velocemente e contro l'aspettativa di tutti, sorprende molti che non lo aspettavano nei campi. Con la loro indicazione si dirige contro lo stesso Ambiorige, nel luogo in cui si diceva che fosse con pochi soldati. La sua casa era circondata da un bosco, come spesso le abitazioni dei Galli, che, per evitare il caldo, in genere cercano luoghi vicini a fiumi o selve. Così, i suoi compagni e servi, in una stretta zona d'accesso, ressero per un po' al nostro assalto. Mentre essi combattevano, uno dei suoi lo fece salire a cavallo, le selve lo protessero mentre fuggiva.
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II
Ambiorige, mandati messaggeri per i campi ordinò che ciascuno badasse a se stesso. E una parte di essi si rifugiò nella selva Ardenna, parte nelle paludi vicine. Quelli che furono vicini all’Oceano, questi si nascosero nelle isole che le maree sono solite formare. I Segni ed i Condrusi, tra la popolazione e componente germanica, che abitano tra gli Eburoni ed i Treviri, mandarono ambasciatori a Cesare per pregarlo che non li considerasse nel novero dei nemici e non pensasse che la causa accomunasse tutti i Germani che abitavano al di qua del Reno; non avevano progettato nulla su un'eventuale guerra, non avevano mandato rinforzi ad Ambiorige. Cesare, esaminata la questione dei prigionieri assicurò che non avrebbe invaso i loro territori. Quindi, dopo aver diviso l'esercito in tre parti, radunò le salmerie di tutte le legioni ad Aduatuca.
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