URGENTEEE! HELPPPP
Qual'è la funzione del IV libro dell'Eneide?
Come viene descritto l'amore di didone in questo libro?
Come viene descritto l'amore di didone in questo libro?
Miglior risposta
Il IV libro dell’Eneide svolge una funzione di pausa nella narrazione. Infatti non si parla né di guerra né di viaggio, i due temi principali del poema, ma si racconta la nascita e la morte di un amore. È una spiegazione dettagliata della causa dell’odio tra i Cartaginesi e i Romani.
Il libro è anomalo: non si ispira infatti a modelli epici ma parla d’amore, i cui precedenti sono solo il personaggio di Medea nelle Argonautiche e quello di Nausicaa nell’Odissea. Si ispira quindi massicciamente ai tragediografi, in particolare a Euripide. Infatti l’incontro tra Didone e Anna è raccontato come se si trattasse di una tragedia, con un lungo dialogo. Inoltre Virgilio si ispira a “De rerum natura” di Lucrezio, autore romano che nel II secolo a.C. aveva portato a Roma la filosofia epicurea attraverso la poesia. Dalla filosofia epicurea Virgilio infatti trae la concezione dell’amore: è meglio lasciar perdere la passione perché porta, oltre alla felicità, anche l’infelicità. Virgilio si ispira anche ai poeti lirici romani: i poetae novi che tra il II e il I secolo a.C. avevano cominciato a trattare tematiche amorose. Tra di essi, che parlavano della complessità dell’amore, c’era Catullo.
Nel I libro Didone era stata presentata come regine pulcherrima (bellissima).
Nel IV libro è invece descritta come furens (che impazzisce), misera e infelix (infelice) da quando è innamorata. Enea si innamora di Didone ma, dopo essere stato richiamato dagli dei, antepone la volontà del Fato per il futuro Stato e se ne va senza dirle nulla.
fonte http://www.somis.altervista.org/somis.altervista/scuola/epica/2005-10-14_IVlibro-eneide.htm
ciao :hi
Il libro è anomalo: non si ispira infatti a modelli epici ma parla d’amore, i cui precedenti sono solo il personaggio di Medea nelle Argonautiche e quello di Nausicaa nell’Odissea. Si ispira quindi massicciamente ai tragediografi, in particolare a Euripide. Infatti l’incontro tra Didone e Anna è raccontato come se si trattasse di una tragedia, con un lungo dialogo. Inoltre Virgilio si ispira a “De rerum natura” di Lucrezio, autore romano che nel II secolo a.C. aveva portato a Roma la filosofia epicurea attraverso la poesia. Dalla filosofia epicurea Virgilio infatti trae la concezione dell’amore: è meglio lasciar perdere la passione perché porta, oltre alla felicità, anche l’infelicità. Virgilio si ispira anche ai poeti lirici romani: i poetae novi che tra il II e il I secolo a.C. avevano cominciato a trattare tematiche amorose. Tra di essi, che parlavano della complessità dell’amore, c’era Catullo.
Nel I libro Didone era stata presentata come regine pulcherrima (bellissima).
Nel IV libro è invece descritta come furens (che impazzisce), misera e infelix (infelice) da quando è innamorata. Enea si innamora di Didone ma, dopo essere stato richiamato dagli dei, antepone la volontà del Fato per il futuro Stato e se ne va senza dirle nulla.
fonte http://www.somis.altervista.org/somis.altervista/scuola/epica/2005-10-14_IVlibro-eneide.htm
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