Urgente ! (104744)

Michela99
Ciao ! Devo fare un tema sul commercio triangolare e la tratta dei negri ( di storia ) minimo due pagine ! Potete aiutarmi per favore ?!
Grazie mille

Risposte
ivan lazzari
Il predominio inglese dei mari portò al suo massimo sviluppo il commercio triangolare. Le navi viaggiavano sempre a pieno carico: raggiungevano l' Africa con manufatti e merci destinate ai principi africani e ai mercanti arabi, che in cambio "vendevano" gli schiavi neri.

Dopo una lunga traversata nelle acque degli oceani, gli africani venivano posti in vendita nelle AMERICHE, per essere utilizzati soprattutto nelle grandi piantagioni di cotone, di tabacco e di canna da zucchero. I proprietari delle piantagioni acquistavano gli schiavi pagando in natura le compagnie commerciali, acquistando esclusivamente materie prime. In questo modo le aziende manifatturiere europee potevano lavorare e rivendere ai coloni i prodotti finiti.




Scambio di merci che avviene fra tre diverse aree economiche e che non può essere effettuato se non quando tutte e tre le aree vi prendono parte. Esempio caratteristico fu nel Settecento il rapporto fra l'America, l'Africa e l'Europa: l'Europa forniva ai capi africani tessuti e armi, prodotti finiti, l'Africa schiavi all'America e quest'ultima metalli preziosi, materie prime e prodotti coloniali (zucchero, tabacco) all'Europa.



Si parla di 27 mila viaggi, effettuati tra Africa e America, e di 9 milioni e mezzo di africani sopravissuti a una traversata che durava da 1 a 3 mesi e si svolgeva in condizioni spesso disumane.

La tratta atlantica è stata essenziale per lo sviluppo delle economie coloniali americane dal sedicesimo al diciannovesimo secolo. È risultata fondamentale per lo sviluppo del mondo moderno che conosciamo. Spesso battezzata "commercio triangolare" ha collegato le economie di quattro continenti e dei Caraibi in un'economia del mondo atlantico.
Il commercio triangolare

Le attività commerciali si svolgevano in 4 tappe: i vascelli lasciavano i porti d'Europa occidentale colmi di prodotti per la tratta destinati all'Africa (Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Inghilterra e Francia hanno dominato questo tipo di commercio) e all'arrivo in Africa si scambiavano i prodotti con gli schiavi: armi, tessuti, perle e altri prodotti manifatturieri; la seconda tappa era il passaggio dell'Atlantico mentre nella terza venivano portati in Europa i prodotti lavorati dagli schiavi, che quindi servivano come motore per lo sviluppo.

I vantaggi (per America ed Europa)
Le compagnie commerciali di stato come la Compagnia reale africana creata in Inghilterra hanno investito ed ottenuto molto. Alcune città europee come Nantes, Liverpool, Bristol e Manchester hanno costruito la loro società e le loro economie sui profitti ottenuti dalla tratta.

Lo zucchero è stato il principale prodotto commercializzato in quest'epoca (seguito poi dal cotone, dal caffè dal tabacco e dal riso): sarebbe stato troppo caro se la pianta fosse stata coltivata da schiavi. Anche il commercio diretto tra le città europee e le loro colonie americane dipendeva dalla schiavitù.



La schiavitù


Ne in America settentrionale , ne in America meridionale fu possibile sfruttare la mano d'opera locale durante il periodo del colonialismo europeo. Da una parte gli indiani d'America disponevano di una certa organizzazione militare per difendersi, dall'altra gli indios sudamericani non avevano i requisiti fisici necessari per svolgere i lavori piu pesanti, ne avevano resistito alle epidemie.

I neri d'Africa, piu resistenti, costituivano da questo punto di vista un'alternativa. Venivano reclutati sul posto, il piu delle volte acquistati da mercanti arabi (questo popolo praticava a sua volta lo schiavismo). Il contesto piu ampio in cui si introduceva la tratta dei negri era quello del cosiddetto commercio triangolare che, intorno al Seicento , ruotava tra i vari continenti affacciati sull' oceano Atlantico su grandi e moderne navi. Una volta comprati o catturati, gli schiavi neri attraversavano l'oceano verso il continente americano per svolgere poi i lavori forzati (vedi immagine a destra). Frequentemente, gli schiavi erano addetti alle piantagioni di cotone e davano cosi agli europei la possibilita di esportare il cotone grezzo in Europa; li, il materiale veniva lavorato e trasformato in stoffe e indumenti. Dall'Europa alcuni prodotti tessili venivano poi esportati, per esser barattati con nuovi schiavi. Scopo dell'immensa rotazione era anche quello di creare ricchezza pagando i mercanti di schiavi africani con merce di poco valore, ma tecnologicamente abbastanza interessante (forbici, bigiotteria, stoffe ecc.).

Commercio triangolare : zucchero e rum (Africa, Sudamerica, Nordamerica, Africa)
Questo sistema conosceva una triste e ricca gamma di variazioni (vedi l'immagine a sinistra): ad esempio, dall'Africa gli schiavi raggiungevano i paesi dell'America Latina e lavoravano per l'agricoltura, la quale forniva zucchero da esportare in Nordamerica. Dal Nordamerica, i beni prodotti con queste risorse (ad esempio i liquori come il rum) attraversavano l'Atlantico, venendo trasportati nel nuovo mondo: essi erano destinati ai mercanti di schiavi in Africa o alla vendita in Europa , e cosi si chiudeva il ciclo. Quest'ultimo aveva una durata annuale. Ogni percorso veniva coperto da navi diverse.

La fonte principale di manodopera era la cosiddetta Costa degli Schiavi , che si estende, a Sud del Sahara . Dal punto di vista sociale, c'e da dire che la detenzione ed il commercio degli schiavi fiorivano anche perche in Africa erano attivita legali, e a partire dalla Costa degli schiavi si sviluppava un ricco commercio che esportava manodopera in diverse direzioni. Una parte degli schiavi era infatti destinata al mercato interno africano: soprattutto, era in voga l'esportazione di schiavi destinata ai porti mediterranei dell'Africa del Nord. Il trasporto passava legalmente per il deserto del Sahara formando la cosiddetta tratta orientale. Nonostante il commercio fosse in buona parte legale, la Chiesa Cattolica condannava l'intero commercio costruito dagli europei (che facevano uso della cosiddetta tratta occidentale, cioe quella atlantica) attraverso l'emissione di bolle papali come la "Sublimis Deus" di Papa Paolo III del 2 giugno 1537 relativa non solo ai nativi americani ma a tutti i popoli, quella di Papa Urbano VIII emessa nel 1639 che riaffermava la precedente bolla di Paolo III, quella di Papa Benedetto XIV la "Immensa Pastorum principis" del 22 dic. 1741. Si posero in questo modo delle primitive basi a quella che sarebbe diventata una lunga contestazione. In particolare il forte impegno dei Gesuiti contro la schiavitu ne provoco nel 1767 l'espulsione da tutto il Nuovo Mondo anche per aver dato vita ad autonome comunita di nativi molto avanzate.

Il commercio degli schiavi, controllato da Inghilterra , Francia , Spagna e Portogallo , contribui in maniera determinante alla mescolanza di etnie e lingue sul continente americano come si puo osservare ai giorni nostri.


In America, il sistema dello schiavismo basato sul commercio triangolare pote sopravvivere all'epoca d'oro del colonialismo. Nella tabella sottostante, si noti come il fenomeno dopo il Seicento duro ancora per secoli. L'anno indica l'epoca in cui lo schiavismo fu abolito. Alcuni paesi (Cuba, Canada), non avevano, all'epoca, raggiunto la piena sovranita. [8]









Il commercio triangolare

I mercanti portoghesi introdussero i primi schiavi africani in Europa intorno al 1450, come elementi decorativi delle corti. Usare i prigionieri come schiavi domestici era una pratica diffusa fra le tribù della costa dell'Africa Occidentale e i mercanti locali vendevano gli schiavi in cambio di beni di produzione europea: tessuti, vetro e armi. Nel Cinquecento la colonizzazione del Sud America ampliò le prospettive di questo modesto commercio bilaterale, creando un nuovo polo con il traffico di schiavi africani attraverso l'Atlantico.
In un primo tempo le colonie inglesi e francesi delle Indie Occidentali si affidarono a lavoratori europei, ma il caldo torrido e le malattie tropicali sterminarono tre su quattro dei coloni bianchi nel giro di due anni. Quando il boom dello zucchero, a metà Settecento, provocò il bisogno urgente di manodopera numerosa e a poco prezzo, più adattabile al clima e al duro lavoro nelle piantagioni, si determinò il "commercio triangolare". Le navi dall'Europa andavano in Africa dove vendevano manufatti in cambio di schiavi africani. Questi venivano poi imbarcati nell'orrendo viaggio detto "Passaggio Intermedio" e mandati nel Nuovo Mondo, dove il carico vivente era scambiato con materiali grezzi quale lo zucchero, il tabacco, il cotone e il rum destinati all'Europa.
spero di esserti stato utile! :)

chialex
Di nulla ;)

Michela99
GRazie mille :D

chialex
Se vuoi posso darti uno spunto.. Puoi iniziare dicendo che Tra il 500 e il 600 si sviluppò un lucroso commercio di schiavi, detto triangolare poiché aveva come poli l'Europa, l'Africa e l'America. La scelta degli schiavi africani è dettata dal fatto che essi erano forti e abituati a lavorare sotto il sole cocente per ore. Dai porti dell'Europa partivano navi cariche di ferramenta, prodotti tessili e armi da fuoco che sbarcavano sulle coste africane; qui la merce europea veniva scambiata con schiavi. Questi ultimi venivano caricati sulle navi e trasportati verso L'America in condizioni disumane tali che provocavano spesso malattie o anche la morte della maggior parte degli africani. In America gli schiavi venivano venduti nelle grandi piantagioni; con i soldi ricavati dalla loro vendita, le navi ripartivamo verso l'Europa cariche di prodotti locali come zucchero, cotone, tabacco, caffé, rum, pellicce e legname. Questa situazione era molto fruttuosa per le compagnie commerciali europee poiché le navi erano sempre cariche e creavano così profitto ad ogni passaggio. La durata media di questo circuito era di circa 18 mesi. ;)

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