Testo- Giornata tipica a scuola (modo oggettivo e soggettivo)
Ciao ragazzi,mi potreste gentilmente aiutare con un testo descrittivo su una tipica giornata a scuola in modo oggettivo, e soggettivo ( 25 righe )? è urgentissimo.
Grazie mille in anticipo :)
Grazie mille in anticipo :)
Miglior risposta
Allora prima di tutto ricordo che :
La descrizione può essere fatta in modo personale (soggettivo) o in modo impersonale (oggettivo).
Nella descrizione soggettiva l’autore propone il referente della descrizione (cioè l’oggetto descritto) dal suo personale punto di vista; ne dà una rappresentazione filtrata attraverso il suo particolare modo di vedere e di sentire la realtà che lo circonda, nell’intento di suscitare analoghe emozioni nel destinatario. Lo scopo principale di un testo di questo tipo è evidentemente persuasivo o emotivo.
Nella descrizione oggettiva l’autore non esprime emozioni o giudizi personali, presenta il referente in modo impersonale e oggettivo. Lo scopo preminente di questo tipo di descrizione è quello informativo.
Fonte: http://www.desambrois.it/web/campus/materiali_didattici-ita_contunita03-c.htm
Ecco qui una bozza:
Descrizione Oggettiva
Una giornata tipica scolastica inizia la mattina presto con il risveglio, con la scelta dei vestiti, ed una volta preparata si fa colazione. Di corsa, perché sempre in ritardo, si esce e si aspetta il pullman che mi porta al bar della scuola alle 8 meno 5. Al bar ci sono i miei amici,si parla un po’ e si confrontano i compiti o si ripete insieme quando qualcuno di noi ha l’interrogazione. Si entra a scuola alle 8 e alle 8.05 bisogna stare già in classe, perché alle 8.10 suona la campanella che segna l’inizio delle lezioni. Si fa la prima ora, poi intervallo poi la seconda ora poi suona la campanella perché è ricreazione. Si esce nel prato della scuola, si fuma in compagnia o si parla un po’ con i ragazzi/e delle altre classi e neanche risuona la campanella per indicare la fine della ricreazione. Si ritorna in classe, si rinizia con le lezioni e alle 13.30 si esce e si torna a casa.
Descrizione Soggettiva
Una giornata tipica scolastica è una giornata un po’ ripetitiva, perché ogni giorno sono costretta a fare le solite cose, e al solo pensarci mi mette tristezza. Io che sono una ragazza che vuole ogni giorno scoprire e fare cose nuove, sono costretta ad essere monotona. Infatti, mi sveglio la mattina presto e dopo essermi alzata dal letto, mi reco al bagno e lavo il viso, i denti ecc.. poi corro in camera e inizio a scegliere i vestiti da mettermi. Inizio a buttare vestiti qua e là per la camera, perché sono molto indecisa e combino un caos assurdo,ma seppur molto indecisa riesco a scegliere gli abiti da indossare. Poi con molta fretta mi reco in cucina e faccio una colazione, se cosi si può chiamare, perché in realtà stuzzico qualche biscotto, bevo un sorso di latte, e mi accorgo ogni volta di esser in ritardo cosi mi scaravento fuori e aspetto impaziente il pullman. Quest’ultimo ci mette sempre un’eternità ad arrivare, infatti spesso mi arrabbio perché d’inverno quando ci mette tanto ad arrivare sono costretta a subirmi il freddo e il gelo. Una volta preso il pullman mi porta diritta a scuola, o meglio al bar della scuola dove mi aspettano impazienti i miei amici. Tra una chicchera e l’altra, tra un ripasso o un copiare di compiti passano 5 minuti e siamo costretti ad incamminarci in classe, perché alle 8.05 dobbiamo stare già tutti dentro le rispettive aule, visto che alle 8.10 suona la campanella che segna l’inizio delle lezioni. Si fanno le prime ore, ore dove vedi tutti i compagni dormire, o poco attenti e si risvegliano tutti d’un tratto quando suona la campanella che segna l’inizio di quella che è la nostra salvezza: la ricreazione. Appena suona la campanella ci alziamo tutti e andiamo di fretta e furia a comprarci la pizza, oppure a fumare o a parlare con i ragazzi delle altre classi. Neanche il tempo di finire di mangiare che già suona la campanella che sta ad indicare la fine della ricreazione, e tra uno sbuffo e l’altro rientriamo in classe e ci subiamo le ultime ore di lezione e alle 13.30 per la gioia di tutti si esce e si torna distrutti a casa.
Ciao Laura!
La descrizione può essere fatta in modo personale (soggettivo) o in modo impersonale (oggettivo).
Nella descrizione soggettiva l’autore propone il referente della descrizione (cioè l’oggetto descritto) dal suo personale punto di vista; ne dà una rappresentazione filtrata attraverso il suo particolare modo di vedere e di sentire la realtà che lo circonda, nell’intento di suscitare analoghe emozioni nel destinatario. Lo scopo principale di un testo di questo tipo è evidentemente persuasivo o emotivo.
Nella descrizione oggettiva l’autore non esprime emozioni o giudizi personali, presenta il referente in modo impersonale e oggettivo. Lo scopo preminente di questo tipo di descrizione è quello informativo.
Fonte: http://www.desambrois.it/web/campus/materiali_didattici-ita_contunita03-c.htm
Ecco qui una bozza:
Descrizione Oggettiva
Una giornata tipica scolastica inizia la mattina presto con il risveglio, con la scelta dei vestiti, ed una volta preparata si fa colazione. Di corsa, perché sempre in ritardo, si esce e si aspetta il pullman che mi porta al bar della scuola alle 8 meno 5. Al bar ci sono i miei amici,si parla un po’ e si confrontano i compiti o si ripete insieme quando qualcuno di noi ha l’interrogazione. Si entra a scuola alle 8 e alle 8.05 bisogna stare già in classe, perché alle 8.10 suona la campanella che segna l’inizio delle lezioni. Si fa la prima ora, poi intervallo poi la seconda ora poi suona la campanella perché è ricreazione. Si esce nel prato della scuola, si fuma in compagnia o si parla un po’ con i ragazzi/e delle altre classi e neanche risuona la campanella per indicare la fine della ricreazione. Si ritorna in classe, si rinizia con le lezioni e alle 13.30 si esce e si torna a casa.
Descrizione Soggettiva
Una giornata tipica scolastica è una giornata un po’ ripetitiva, perché ogni giorno sono costretta a fare le solite cose, e al solo pensarci mi mette tristezza. Io che sono una ragazza che vuole ogni giorno scoprire e fare cose nuove, sono costretta ad essere monotona. Infatti, mi sveglio la mattina presto e dopo essermi alzata dal letto, mi reco al bagno e lavo il viso, i denti ecc.. poi corro in camera e inizio a scegliere i vestiti da mettermi. Inizio a buttare vestiti qua e là per la camera, perché sono molto indecisa e combino un caos assurdo,ma seppur molto indecisa riesco a scegliere gli abiti da indossare. Poi con molta fretta mi reco in cucina e faccio una colazione, se cosi si può chiamare, perché in realtà stuzzico qualche biscotto, bevo un sorso di latte, e mi accorgo ogni volta di esser in ritardo cosi mi scaravento fuori e aspetto impaziente il pullman. Quest’ultimo ci mette sempre un’eternità ad arrivare, infatti spesso mi arrabbio perché d’inverno quando ci mette tanto ad arrivare sono costretta a subirmi il freddo e il gelo. Una volta preso il pullman mi porta diritta a scuola, o meglio al bar della scuola dove mi aspettano impazienti i miei amici. Tra una chicchera e l’altra, tra un ripasso o un copiare di compiti passano 5 minuti e siamo costretti ad incamminarci in classe, perché alle 8.05 dobbiamo stare già tutti dentro le rispettive aule, visto che alle 8.10 suona la campanella che segna l’inizio delle lezioni. Si fanno le prime ore, ore dove vedi tutti i compagni dormire, o poco attenti e si risvegliano tutti d’un tratto quando suona la campanella che segna l’inizio di quella che è la nostra salvezza: la ricreazione. Appena suona la campanella ci alziamo tutti e andiamo di fretta e furia a comprarci la pizza, oppure a fumare o a parlare con i ragazzi delle altre classi. Neanche il tempo di finire di mangiare che già suona la campanella che sta ad indicare la fine della ricreazione, e tra uno sbuffo e l’altro rientriamo in classe e ci subiamo le ultime ore di lezione e alle 13.30 per la gioia di tutti si esce e si torna distrutti a casa.
Ciao Laura!
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