Tema sulla costituzione ...
Salve a tutti, devo svolgere questa traccia che non so come fare mi potete aiutare? graziee : Io, cittadino italiano. La nostra costituzione è per noi dono di libertà,diritti e doveri.
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Fonte: http://www.interruzioni.com/temacostituzione.htm
La Costituzione riconosce i diritti umani più importanti: libertà di pensiero, di religione, di associazione, di stampa, di movimento, libere elezioni con voto segreto. Tutela le minoranze linguistiche, riconosce il diritto al lavoro, stabilisce l'uguaglianza dei cittadini e si impegna a rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana, promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico, sancisce la parità uomo-donna, riconosce il diritto di sciopero.
Stabilisce il primato della politica sull'economia e della solidarietà sul profitto economico individuale.
In sintesi, la Costituzione stabilisce le regole del gioco democratico, all'interno del quale i cittadini esercitano la loro libertà.
Nonostante sia stata promulgata più di sessant'anni fa, sono pochi i cittadini che conoscono, anche solo per sommi capi, il testo costituzionale. Soprattutto le giovani generazioni, quelle che dovrebbero raccogliere il testimone e garantire la compiuta realizzazione della Repubblica, la piena modernizzazione dell'Italia e il suo maturo allineamento alle democrazie più evolute del pianeta, sembrano disinteressarsene, in questo condizionate dalla cultura dominante, ripiegando sul privato e su una visione della vita limitata dall'apatia, dall'indifferenza e dal culto dell'interesse immediato.
Eppure interessarsi di politica significa occuparsi della polis, ossia dei problemi della città e della comunità e quindi, anche secondo l'ottica dell'interesse personale, significa curare al meglio i propri stessi affari, contribuendo a migliorare la qualità della vita quotidiana, anche della propria. Soltanto conciliando le proprie personali esigenze con l'interesse generale è possibile infatti il raggiungimento da parte di tutti di quella sicurezza e di quel benessere materiale e spirituale che soltanto le comunità ordinate e solidali possono garantire.
Oggi soprattutto la Costituzione è fatta oggetto di attacco da parte di forze che la vogliono piegare agli interessi delle aziende e del mercato. In nome della globalizzazione e della competizione economica si vogliono erodere i diritti dei lavoratori. Il profilarsi di pericoli pur minacciosi, come il terrorismo internazionale, induce molti a chiedere, in nome della sicurezza, il restringimento delle libertà individuali; la guerra, ripudiata dalla nostra Costituzione, viene ancora usata forse con troppa leggerezza come strumento di soluzione dei conflitti internazionali.
Sono tutte questioni che richiedono la vigilanza dei cittadini e il confronto serio e attento col dettato costituzionale.
Certo, anche la Costituzione non è un documento immodificabile, un totem da adorare e da non sottoporre ad esame critico. Senza entrare nel merito di delicate questioni giuridiche, che non vanno affrontate senza la dovuta preparazione, una revisione che sappia rendere più efficiente e veloce il funzionamento dello Stato, in linea con le esigenze dei cittadini e anche delle aziende, può essere, secondo il parere di molti esperti accreditati, accettata. Si tratta soprattutto di modificare la seconda parte della Costituzione, mediante un accordo politico il più ampio possibile. Si tratta delle cosiddette Riforme Istituzionali.
Detto ciò, va ribadita l'attualità della Costituzione, la sua ancora incompleta attuazione, il suo intatto valore etico, la sua validità nell'orientare i nostri comportamenti rispetto alla comunità nazionale, la famiglia, la scuola, il rispetto per l'ambiente, la libertà, l'uguaglianza, la valorizzazione della scienza e delle arti.
La Costituzione suggerisce un concetto di politica, ispirato ai valori dell'onestà e della competenza, che sia servizio verso il cittadino e non esercizio oppressivo del potere. Ideali più che mai attuali. I giovani rappresentano la più grande speranza per la realizzazione di tali ideali.
La Costituzione riconosce i diritti umani più importanti: libertà di pensiero, di religione, di associazione, di stampa, di movimento, libere elezioni con voto segreto. Tutela le minoranze linguistiche, riconosce il diritto al lavoro, stabilisce l'uguaglianza dei cittadini e si impegna a rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana, promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico, sancisce la parità uomo-donna, riconosce il diritto di sciopero.
Stabilisce il primato della politica sull'economia e della solidarietà sul profitto economico individuale.
In sintesi, la Costituzione stabilisce le regole del gioco democratico, all'interno del quale i cittadini esercitano la loro libertà.
Nonostante sia stata promulgata più di sessant'anni fa, sono pochi i cittadini che conoscono, anche solo per sommi capi, il testo costituzionale. Soprattutto le giovani generazioni, quelle che dovrebbero raccogliere il testimone e garantire la compiuta realizzazione della Repubblica, la piena modernizzazione dell'Italia e il suo maturo allineamento alle democrazie più evolute del pianeta, sembrano disinteressarsene, in questo condizionate dalla cultura dominante, ripiegando sul privato e su una visione della vita limitata dall'apatia, dall'indifferenza e dal culto dell'interesse immediato.
Eppure interessarsi di politica significa occuparsi della polis, ossia dei problemi della città e della comunità e quindi, anche secondo l'ottica dell'interesse personale, significa curare al meglio i propri stessi affari, contribuendo a migliorare la qualità della vita quotidiana, anche della propria. Soltanto conciliando le proprie personali esigenze con l'interesse generale è possibile infatti il raggiungimento da parte di tutti di quella sicurezza e di quel benessere materiale e spirituale che soltanto le comunità ordinate e solidali possono garantire.
Oggi soprattutto la Costituzione è fatta oggetto di attacco da parte di forze che la vogliono piegare agli interessi delle aziende e del mercato. In nome della globalizzazione e della competizione economica si vogliono erodere i diritti dei lavoratori. Il profilarsi di pericoli pur minacciosi, come il terrorismo internazionale, induce molti a chiedere, in nome della sicurezza, il restringimento delle libertà individuali; la guerra, ripudiata dalla nostra Costituzione, viene ancora usata forse con troppa leggerezza come strumento di soluzione dei conflitti internazionali.
Sono tutte questioni che richiedono la vigilanza dei cittadini e il confronto serio e attento col dettato costituzionale.
Certo, anche la Costituzione non è un documento immodificabile, un totem da adorare e da non sottoporre ad esame critico. Senza entrare nel merito di delicate questioni giuridiche, che non vanno affrontate senza la dovuta preparazione, una revisione che sappia rendere più efficiente e veloce il funzionamento dello Stato, in linea con le esigenze dei cittadini e anche delle aziende, può essere, secondo il parere di molti esperti accreditati, accettata. Si tratta soprattutto di modificare la seconda parte della Costituzione, mediante un accordo politico il più ampio possibile. Si tratta delle cosiddette Riforme Istituzionali.
Detto ciò, va ribadita l'attualità della Costituzione, la sua ancora incompleta attuazione, il suo intatto valore etico, la sua validità nell'orientare i nostri comportamenti rispetto alla comunità nazionale, la famiglia, la scuola, il rispetto per l'ambiente, la libertà, l'uguaglianza, la valorizzazione della scienza e delle arti.
La Costituzione suggerisce un concetto di politica, ispirato ai valori dell'onestà e della competenza, che sia servizio verso il cittadino e non esercizio oppressivo del potere. Ideali più che mai attuali. I giovani rappresentano la più grande speranza per la realizzazione di tali ideali.
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