Tema sul significato delle offerte votive nel poema epico e sul loro valore simbolico

claudia74--
Mi servirebbe un aiuto pe questo tema
grazie

Risposte
alemannomaria
Ciao Claudia,
ecco qualche informazione. Prova tu a sviluppare un elaborato.
I Romani ereditarono il culto dei sacrifici in primo luogo dai greci, anche se presero in prestito alcuni rituali anche dai popoli italici e dagli Etruschi.
Questi sacrifici erano delle vere e proprie offerte votive agli Dei , offerte cioè che erano finalizzate a rendere grazie agli Dei per qualcosa di buono che era accaduto come una vittoria bellica o un fruttuoso raccolto, oppure per propiziarsi gli Dei stessi chiedendo loro di concedere una grazia.
Tra i sacrifici ricordiamo i Donaria: si tratta di oggetti che venivano bruciati sugli altari in onore degli Dei e l’immagine che ne derivava era proprio di oggetti consumati quasi dalle divinità. Frequenti erano i sacrifici degli animali. Non possiamo non citare il sacrificio di Nestore, nella sua casa a Fili, in occasione dell’ospitalità che stava offrendo a Telemaco (Omero, ODISSEA, libro III)
Nel primo libro dell’Iliade, inoltre, viene descritto il sacrificio di un animale e si evince come il rituale prevedeva che la vittima fosse adornata con delle ghirlande e che la sua testa, prima di essere uccisa, fosse rivolta verso gli Dei.

Annie__
Ciao Claudia,
prova a scrivere qualcosina sul tematica che ti hanno assegnato. Successivamente rispostalo qui per un'eventuale correzione.

Ti auguro buono studio :hi

Anna

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.