Tema su ungaretti e l'ermetismo

cicciareddu
è urgentissimo tema ma fate anche il saggio breve se potete su ungaretti e l'ermetismo le opere di che si tratta ecc

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Francy1982
Vai qui:
http://www.atuttascuola.it/temi/tema_su_ungaretti.htm

Sanny93
guarda qui : https://www.skuola.net/appunti-italiano/giuseppe-ungaretti/ungaretti-giuseppe-vita-opere-ermetismo.html questo è un tema O.o

cicciareddu
deve essere un tema

Sanny93
ti posso dare questo :
ermetismo e ungaretti
In Italia tra gli anni '20 e '30, cioè nel periodo tra le due guerre mondiali, si afferma una corrente poetica: l'Ermetismo. Questo termine, che non si riferisce a un vero e proprio movimento letterario quanto piuttosto a un comune atteggiamento assunto da un gruppo di poeti, viene coniato dal critico Francesco Flora per sottolineare la difficoltà di comprensione di questo tipo di poesia. E' probabile comunque che il termine “ermetico” sia derivato dal nome del dio greco Ermes, considerato il mito dei misteri in quanto accompagnava le anime dei morti nell'aldilà. Rispetto alla produzione poetica precedente l'ermetismo presenta diverse novità. L'esiguità, da un punto di vista quantitativo della produzione, (tutte le poesie sono piccole). Il rifiuto della poesia a voce spiegata e (parole brevi e spezzate), del ricco linguaggio letterario. Per arrivare ad una poesia nuova gli ermetici puntano sulla grazialità della parola e sul gioco analogico. L'esigenza d'essenzialità porta al rifiuto del linguaggio poetico tradizionale e alla ricerca dell'espressione che, liberata da ogni intenzione oratoria, sciolta da legami logico-sintattici, riesca a toccare il fondo della realtà che si vuole esprimere. Si tratta cioè di restituire alla parola, logora (consumata) e abusata, verginità (come se nascesse) e novità, di caricarla di quel valore e di quel significato che aveva quando, usata nella notte dei tempi per la prima volta essa poteva ancora stabilire un rapporto fra l'uomo e le cose ed aveva quasi un valore magico ed evocativo, dava forma e realtà alle cose. Per fare questo ricorre all'analogia che non è stata certo inventata dai poeti ermetici ma da loro è stata elevata a procedimento stilistico esemplare. L'analogia la si può considerare un paragone, una similitudine in cui è stato abolito il “come” che introduce il rapporto tra le cose paragonate. - Nei poeti più rappresentativi dell'ermetismo c'è una visione lontana da ottimistiche , per questo il rifiuto dei moduli espressivi della tradizione acquista il significato di una scelta etica prima che stilistica; il poeta constata che non ha più certezze o miti da proporre col canto a gola spiegata, ma può solo salvare qualche relitto di un naufragio. I poeti ermetici, in modi concentrati ed essenziali, esprimono il senso di vuoto, la solitudine morale dell'uomo contemporaneo, il suo “male di vivere” in un'epoca travagliata da tragiche esperienze sociali e politiche come quelle della prima guerra mondiale e del ventennio fascista. Giuseppe Ungaretti fu il massimo esponente di questa corrente; nacque ad Alessandria d'Egitto nel 1888 (la sua famiglia si trovava lì perché il padre lavorava alla costruzione del canale di Suez) e lì trascorse la sua giovinezza. Dopo il liceo si trasferì a Paragi, dove venne a contatto con notevoli personalità artistiche e letterarie che raccoglievano esperienze culturali dell'Europa anteguerra.

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