TEMA: PIRANDELLO E SVEVO!
ciao a tutti, io devo fare un tema ma sto impazzendo... la traccia e' la seguente
1.PIRANDELLO E SVEVO ESPRIMONO LE ANGOSCE DELL UOMO,RESE ANCORA PIU' DRAMMATICHE DALLA COSIDETTA "ETA' DELLA CRISI".PARLANE RIFERENDOTI ALLE OPERE "LA PATENTE" E "LA MADRE".
qualcuno mi sa aiutare? grazie
1.PIRANDELLO E SVEVO ESPRIMONO LE ANGOSCE DELL UOMO,RESE ANCORA PIU' DRAMMATICHE DALLA COSIDETTA "ETA' DELLA CRISI".PARLANE RIFERENDOTI ALLE OPERE "LA PATENTE" E "LA MADRE".
qualcuno mi sa aiutare? grazie
Risposte
va bene ... per ora ti ringraziooo!!!
Pirandello e Svevo
Sono molto vicini, sono "compagni di strada", esprimono un uguale giudizio negativo sulla società del loro tempo e sulla crisi dell'uomo, ma mentre Pirandello ha una posizione relativistica, perviene a una conclusione tragica e desolata, studia di più il rapporto uomo-società e i meccanismi del grottesco, Svevo batte la strada del problematicismo, scruta con analisi implacabile la psicologia dell'uomo e conclude con un sorriso ironico. Conosce inoltre la psicanalisi e è più moderno come tecniche letterarie (monologo interiore). Inoltre, se in Pirandello le uniche vie d'uscita sono il delirio, il suicidio e la pazzia, il Svevo il personaggio "inetto" è più aperto alla tolleranza verso gli altri e verso se stesso mediante il processo di autocoscienza e l'ironia. Sul piano sociale, poi, sfruttando il gioco imprevedibile degli eventi, può giungere al successo.
I temi dell'opera "La patente"
Emergono alcune tematiche care a Pirandello come gli intrecci relazionali fra gli individui, resi alterati, inquinati dai pregiudizi e dai preconcetti e soprattutto dalle proiezioni che vengono applicate sui soggetti bersaglio in base alle apparenze, alle esteriorità, ai giudizi superficiali e di convenienza. L'uomo per sopravvivere è costretto a crearsi delle apparenze, sia su se stesso sia sugli altri, in parte per deresponsabilizzarsi, per tranquillizzarsi e per esorcizzare i misteri della vita, della morte e dell'uomo. L' etichetta, la maschera, il ruolo plasmati dagli altri sono talmente penetranti da risultare incancellabili e talvolta pure inalterabili. Una delle tragedie dell'uomo è proprio quella di doversi aggrappare, per sopravvivere, proprio a queste maschere fino al punto da immedesimarsi completamente in esse, da restarne assorbito fino alla scarnificazione della propria personalità. Ed ecco che il protagonista della Patente si ricuce su misura gli abiti dello iettatore, e non contento ancora delle nuove sembianze, rivendica il diritto di rifondare, come un nuovo Noè, le basi dei tessuti sociali, troppo orribili per essere conservate. L'insoddisfazione del protagonista si può accumunare a tutti gli uomini, viventi un'epoca di svolte, di incertezze, e pur privi di un doveroso e profondo senso della vita.
Per quanto riguarda Svevo non ho trovato niente, ma se lo trovo te lo posto ciao:hi
Sono molto vicini, sono "compagni di strada", esprimono un uguale giudizio negativo sulla società del loro tempo e sulla crisi dell'uomo, ma mentre Pirandello ha una posizione relativistica, perviene a una conclusione tragica e desolata, studia di più il rapporto uomo-società e i meccanismi del grottesco, Svevo batte la strada del problematicismo, scruta con analisi implacabile la psicologia dell'uomo e conclude con un sorriso ironico. Conosce inoltre la psicanalisi e è più moderno come tecniche letterarie (monologo interiore). Inoltre, se in Pirandello le uniche vie d'uscita sono il delirio, il suicidio e la pazzia, il Svevo il personaggio "inetto" è più aperto alla tolleranza verso gli altri e verso se stesso mediante il processo di autocoscienza e l'ironia. Sul piano sociale, poi, sfruttando il gioco imprevedibile degli eventi, può giungere al successo.
I temi dell'opera "La patente"
Emergono alcune tematiche care a Pirandello come gli intrecci relazionali fra gli individui, resi alterati, inquinati dai pregiudizi e dai preconcetti e soprattutto dalle proiezioni che vengono applicate sui soggetti bersaglio in base alle apparenze, alle esteriorità, ai giudizi superficiali e di convenienza. L'uomo per sopravvivere è costretto a crearsi delle apparenze, sia su se stesso sia sugli altri, in parte per deresponsabilizzarsi, per tranquillizzarsi e per esorcizzare i misteri della vita, della morte e dell'uomo. L' etichetta, la maschera, il ruolo plasmati dagli altri sono talmente penetranti da risultare incancellabili e talvolta pure inalterabili. Una delle tragedie dell'uomo è proprio quella di doversi aggrappare, per sopravvivere, proprio a queste maschere fino al punto da immedesimarsi completamente in esse, da restarne assorbito fino alla scarnificazione della propria personalità. Ed ecco che il protagonista della Patente si ricuce su misura gli abiti dello iettatore, e non contento ancora delle nuove sembianze, rivendica il diritto di rifondare, come un nuovo Noè, le basi dei tessuti sociali, troppo orribili per essere conservate. L'insoddisfazione del protagonista si può accumunare a tutti gli uomini, viventi un'epoca di svolte, di incertezze, e pur privi di un doveroso e profondo senso della vita.
Per quanto riguarda Svevo non ho trovato niente, ma se lo trovo te lo posto ciao:hi