Tema per domani (36677)
mi servirebbe il tema col soggetto UN SABATO INDIMENTICABILE
Risposte
Potresti prendere spunto da qui:
- https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&ei=rHZnVeapOseWygT7q4PYBQ&url=http://filesiac.altervista.org/pdf/giornatamare.pdf&ved=0CCoQFjAD&usg=AFQjCNH9CMI0g-jEzmKFd94EZA2swPUgNg&sig2=6Z4zxTbJ3wYwmBIUV7Vfkw
Però ti conviene aprire una richiesta nuova tutta tua, non scrivere sotto un'altra vecchia. Per tale motivo chiudo questa.
Ciao Laura!
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Però ti conviene aprire una richiesta nuova tutta tua, non scrivere sotto un'altra vecchia. Per tale motivo chiudo questa.
Ciao Laura!
descrivi una gita con i tuoi amici magari al mare o in piscina
descrivi un compleanno, una festa, un sabato sera in discoteca, un pizzata con degli amici, o semplicemente una serata cm tnt altre sul divano a vdr un bel film...
Un sabato che difficilmente dimenticherò è stata quando, quest'anno, siamo andati in montagna, sul Rocciamelone! Non ero mai andato così in alto! Devo dire che mio padre è un vero appassionato di montagna e, tutte le volte che riesce ad inserirsi in un turno vacanza diretto a qualche località alpina, è una vera festa. Mi ha sempre portato con lui, sin da quando avevo pochi anni. Insieme, siamo saliti sul Civrari che avevo appena sei anni: con l'ascensore, naturalmente, perché, fino a dodici anni, non mi lasciavano andare in funivia. Sulla vetta poi, sempre per la mia giovane età, non mi avevano permesso di uscire dalla cupola panoramica antiradiazioni, il ricordo di quella prima esperienza di montagna è ancora vivo in me. Negli anni seguenti siamo stati inseparabili compagni d'avventura. Ho festeggiato i miei otto anni sull'Orsiera: che bella, la salita in trenino! Quel giorno, avevamo pranzato su in vetta, nel rifugio: peccato che la terrazza panoramica fosse piena di gente, e quella volta mi sia dovuto accontentare delle riprese olovideo, che proiettavano al terzo piano. Ricordo anche una bella gita alla Tre Cime di Lavaredo; peccato che, quell'anno, la centrale fosse tutta un pontegio: la stavano restaurando con iniezioni di cemento. Ma, di tutte, la più bella è stata la gita al Rocciamelone: già la mattina, in casa nostra, si respirava una magica atmosfera d'attesa, ed io non stavo più nella pelle, mentre mia madre mi dava le ultime raccomandazioni. Mi raccomando, mi diceva, controlla bene il filtro della maschera, non consumare troppo ossigeno! E tu, continuava, rivolta a mio padre, "fai attenzione che non si esponga alle radiazioni". Si sa le mamme si proccupano sempre! Fuori, era una splendida giornata: il sole s'intravedeva fra le nebbie rossastre, e l'inquinamento era sceso a valori talmente bassi che quasi si poteva respirare senza ossigeno! Con l'auto siamo rapidamente usciti dalla città, lasciandoci, alle spalle le torri d'acciaio e di cemento e siamo giunti in campagna. Adoro andare in campagna! Ogni volta, guardando fuori del finestrino blindato della nostra auto, mi viene una gran voglia di correre fra le pozze oleose, salire su una discarica e lasciar correre lo sguardo fra le nebbie colorate: c'è un gran senso di pace, in questi luoghi. Naturalmente, l'autostrada per l'alta valle è piena: a mio padre non piace correre, e poi abbiamo tempo; così ci sistemiamo in quinta corsia, col servopilota inserito e ci lasciamo condurre dal flusso del traffico. Come sempre, per ingannare il tempo, parliamo. Mi piace parlare con mio padre, condividere le sue passioni. Lui non è sedentario come tanti altri genitori: a casa nostra, fra i due piani, non vi è l'ascensore, e lui è orgoglioso di fare, almeno due volte al giorno, le scale. L'esercizio fisico, dice sempre, è importante, è così abbiamo anche disinserito i comandi vocali di tutti i rubinetti, interruttori e porte di casa, per fare più moto. La montagna poi, è la sua passione di sempre: è continuamente su Internet a cercare di prenotare le tessere che danno diritto al turno di salita su qualche montagna ed oggi è raggiante: col numero che aveva, avremmo potuto salire al Rocciamelone solo fra sei anni, ma lui è riuscito a trovare due persone che rinunciavano, e così ha preso i loro biglietti. E si, papà è proprio un duro! Un "blip" del servopilota c'informa che siamo prossimi allo svincolo per Susa. Il traffico per fortuna è diminuito, con due soli speronamenti ci portiamo all'uscita e possiamo arrivare al terminal del controllo tessere. Dopo un'ora di coda passiamo sotto i cannoncini antisommossa dei due MK a guardia del casello, uno scanner legge le nostre tessere poi, mentre una voce metallica ci augura buna permanenza, i cancelli si aprono: oltre la barriera elettrificata anti intrusione ecco l'Alta Valsusa! Papà guida veloce ora, guardiamo appena i pittoreschi paesini che scorrono ai lati dell'auto: sono tutti oleogrammi, in quanto le case sono state spianate, cinquant'anni fa, per far passare la nuova autostrada a sei corsie ed il passante ferroviario: è stato il sovrintendente alle belle arti a volere quest'opera virtuale, davvero importante per tramandare ai posteri le tradizionali costruzioni valsusine. A Susa, lasciata l'auto al tredicesimo piano del nuovo parcheggio comunale, ci siamo mescolati alla variopinta folla di turisti, tutti in attesa del biglietto per la funivia del Rocciamelone. Mio padre, per non perdere tempo, aveva già pronti tutti i documenti, certificati medici, vaccinazioni, assicurazioni in caso di contaminazione, asfissia o mal di montagna: tutto a posto, si sale! La funivia sale veloce, lasciandosi dietro le barriere elettrificate antipedone. Trovo inconcepibile che qualche incosciente si possa avventurare a piedi in questi luoghi, ma mio padre, che la sa lunga, mi racconta spesso di come ai tempi di suo nonno ci fosse gente che andava a piedi sulle montagne! Che storie. Non ho potuto vedere nulla, salendo, perché i finestrini erano oscurati, così abbiamo dovuto aspettare che, giunti a destinazione, il vagoncino fosse collegato alla camera pressurizzata del rifugio, prima di poter godere del panorama. Minuti eterni, poi, quando si sono aperte le porte, e duecento persone si sono catapultate fuori, mio padre mi ha trattenuto dicendomi che, quando si va in montagna, non bisogna mai avere fretta. E si, mio padre è un vero montanaro! Scendiamo per ultimi dal vagone.
mah... vabbe...
descrivi una serata divertente al luna park cn amici oppure in pizzeria...
descrivi una serata divertente al luna park cn amici oppure in pizzeria...
La traccia e UN SABATO INDIMENTICABILE :pp :pp :pp :pp :pp :pp :pp :pp :pp
la traccia l'hai...?!?
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