Tema molto semplice: che cos'è la libertà? Per prima media

danybarbero
Mi serve un tema molto semplice su: cos'è la libertà? Per prima media . Grazie!

Miglior risposta
melody_gio
# cam.cam.05 :
spero non sia troppo complicato, purtroppo vado in 4a media, ma spero di averti aiutata almeno un pochino :hi
te ne ho svolti 3, così puoi prendere un pezzo da ognuno e crearlo più semplice

primo tema
Ho scelto di trattare questo tema sulla libertà perché questo argomento è di mio grande interesse. Libertà è affermare i propri diritti, le proprie opinioni, la libertà di muoversi, la libertà di vivere e di amare,la libertà di credere nel proprio Dio.
Libertà vuol dire non farsi condizionare dalle mode comuni e non “seguire il branco” perché in questo modo si è “schiavi” del modo comune di vivere senza possibilità di scelta.

Nel nostro secolo, è vero, la libertà è stata tanto reclamata, osannata e altrettanto oppressa, negata, ma quello che è stato veramente terribile è rappresentato dai campi di concentramento, che hanno voluto distruggere l'umanità. Quello della libertà è stato un cammino accidentato, faticoso e per questa libertà sono morti milioni di uomini, dunque è nostro compito difenderla.
Ma bisogna ricordare che la libertà ha dei limiti stabiliti dalla legge. La libertà di una persona è valida fino al momento in cui non va a “intaccare” la libertà di un altro, e da qui la celebre frase: “La mia libertà finisce dove inizia la tua” frase che secondo me non potrebbe essere più significativa.
Ecco un esempio di libertà in Italia: tutti hanno la libertà di studiare perché è diritto di tutti e la cultura rappresenta un modo di essere liberiLa liberta è stata messa per iscritto solo nel 1676 con il "writ of habeas corpus" che sanciva principalmente l’impossibilita di arresto senza una valida motivazione, ma la liberta fu conquistata dall'essere umano nel Rinascimento. Quanto a prima, l'uomo era solo un piccolo ingranaggio di una immensa macchina e non era "padrone" della propria vita. Esistono due concezioni di libertà, quella del liberalismo, la principale caratteristica di questa consiste nel limitare il più possibile l’intervento dello Stato nell’attività dei cittadini e delle associazioni. L’altra è quella della democrazia, la caratteristica essenziale consiste nell’attiva partecipazione dei cittadini alle decisioni che li riguardano.
La libertà nel corso della storia,
è stata ostacolata a dismisura, a volte completamente
annientata, come nel nazismo Hitleriano, il fascismo in italia e lo stalinismo.
Concludo dicendo che la libertà è una delle maggiori conquiste dell'uomo che deve difenderla sia da chi vuole opprimerla. La libertà comunque ha bisogno di regole e vi è la necessità che queste regole vengano condivise e rispettate da tutti. Se si osservassero queste regole con attenzione permetteremo ad una società libera di non degenerare e di non regredire fino ad arrivare all'anarchia cioè al caos completo.

secondo tema
«Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.
Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.»
Questo recita il primo articolo della Dichiarazione universale dei diritti umani, un documento sui diritti individuali promosso dall’ONU nel 1948.

Perciò, anche tra i diritti assoluti della Costituzione Italiana, ovvero i diritti che sono fatti valere per qualsiasi persona, vengono elencati i classici diritti di libertà. Ed è questo, infatti, il valore che ritengo fondamentale per poter vivere nella nostra società.
Esistono diversi tipi di libertà, ognuno essenzialmente presente nel nostro paese; esistono, però, diversi paesi non democratici in cui molte di queste libertà vengono violate.
Il primo diritto di libertà, il più importante a parer mio, è la libertà di parola, di opinione e di stampa, ed è presente in tutte le moderne costituzioni. In un paese democratico, compreso il nostro, ogni individuo ha il diritto di non essere molestato o attaccato a causa delle proprie opinioni e ha diritto alla libertà di espressione, ovvero la possibilità di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee, tutto nel rispetto dei diritti e della reputazione altrui. In base a ciò, per me qualsiasi persona deve poter esprimere quello che pensa, deve poter parlare liberamente e confrontarsi con altri pareri per comprendere e allargare la propria visione del mondo e di ciò che la circonda. Senza sfociare nel disprezzo delle idee altrui, hanno tutti la libertà di poter parlare e pensare apertamente. Questo diritto, quindi, limita delle particolari forme negative di espressione, quali il razzismo, sia nazionale sia religioso, e la violenza.
Purtroppo, questo non avviene in tutti i paesi: recentemente, in Turchia, il governo di Erdogan sta limitando moltissimo la libertà di espressione. Accademici stranieri vengono espulsi, docenti vengono arrestati, quotidiani critici verso il regime vengono chiusi e la censura dei social network è sempre più diffusa. Poiché questo paese è un importante alleato per assorbire i rifugiati che scappano dalla guerra in Siria, esso ha un peso considerevole per l’Unione Europea. Quindi, finché i politici europei daranno priorità alle proprie esigenze elettorali piuttosto che al diritto all’opposizione politica in Turchia, le limitazioni alla libertà di espressione potranno solo aumentare. Anche in Russia, per esempio, il dominio dei media statali è tale da limitare le voci libere in uno spazio isolato nel panorama mediatico.
Secondo diritto, per me, assolutamente essenziale è la libertà di movimento. Grazie ad essa, come scritto nell’articolo sedici della Costituzione, possiamo circolare liberamente, soggiornare e stabilire una momentanea o fissa residenza nella nostra città, in altre città e anche in altri Stati. Siamo liberi di andare ovunque vogliamo, senza nessuna restrizione. Inoltre abbiamo il diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il nostro, e di poter poi ritornare nel nostro paese, e nessuno può essere illegalmente privato del diritto di entrare nel proprio paese.
E, anche in questo caso, non in tutti i paesi funziona così: in Siria, nella parte orientale di Aleppo, la situazione è totalmente opposta. L’area, dichiarata come territorio sotto assedio, è costantemente circondata da forze militari e l'accesso agli aiuti umanitari è assente. Soprattutto, però, c’è una chiara restrizione della libertà di circolazione dei civili. Non possono muoversi liberamente per la città, fare rifornimenti di beni primari come il cibo e non possono lasciare la città, costretti a rimanere nelle loro case durante i bombardamenti.
Un altro diritto fondamentale per la nostra società è il diritto alla parità dei sessi. Negli standard occidentali, le donne vengono rispettate e, più o meno, trattate alla pari degli uomini: possono votare, possono decidere di abortire, possono scegliere di divorziare e, in alcuni casi, aspirare a gradi superiori in ambito lavorativo. E, soprattutto, hanno le stesse libertà degli uomini, quali la libertà di abbigliamento e di movimento. Anche in questo caso, non in tutti i paesi funziona così.
Come dice un proverbio saudita: Una ragazza non possiede altro che il suo velo e la sua tomba.
Questa frase contiene il significato della donna in Arabia Saudita: non può fare nulla e subisce forti discriminazioni. Le donne sono, sostanzialmente, sottoposte alla tutela dell’uomo. Questo è l’unico paese, per esempio, in cui ad esse è imposto il divieto assoluto di guida di mezzi di trasporto, compresa la bicicletta: nel 2011, infatti, il Tribunale di Jeddah condannò una donna a dieci frustate per aver sfidato questo divieto. Esse non possono assolutamente circolare non accompagnate da un uomo o senza autorizzazione e non possono praticare attività sportive, così nelle scuole e nelle università solo i maschi frequentano lezioni di ginnastica. Inoltre non è permesso loro di fare tutti i tipi di lavoro, e quelle poche che ne hanno uno devono essere controllate da un uomo; infine, nei negozi, ristoranti e bar, persino da Mc Donald’s o Starbucks, le donne devono rimanere separate dagli uomini, con muri eretti apposta a dividere i due sessi.
Agli omosessuali, poi, viene riservato un trattamento peggiore. Nei paesi occidentali si passa dalla possibilità di sposarsi, come in America, Francia o Inghilterra, o, comunque, di attuare altri tipi di unioni civili, come in Italia o in Australia, alla tolleranza senza nessun riconoscimento civile, come nei paesi asiatici o alcuni paesi dell’Europa dell’Est. In Medio Oriente, invece, la situazione è molto critica: mentre in alcuni paesi, come l’Algeria o la Libia, puoi incorrere in una penale in caso di omosessualità, in Arabia Saudita, Sudan o India puoi passare dall’ergastolo fino, addirittura, la pena di morte.
Di fronte a questi atteggiamenti, a queste chiusure mentali, non si può fare a meno di provare orrore e raccapriccio, semplicemente a causa di un orientamento sessuale diverso. Possono delle donne non avere libertà di scelta per essere nate femmine e, quindi, deboli? Possono delle persone non essere libere di rifornirsi di cibo per paura di morire? La libertà di qualsiasi cosa, sempre nel rispetto del prossimo, è il valore centrale per una società in cui ognuno possa sentirsi accettato, in cui ognuno abbia gli stessi diritti degli altri e in cui tutti possano vivere la propria vita senza l’oppressione altrui.
Infatti, come disse il filosofo e poeta libanese Khalil Gibran, la vita senza libertà, è come un corpo senza lo spirito.

terzo tema
La libertà è il bene più prezioso che l’uomo possa avere: essa è data dalla possibilità di poter disporre di se stesso senza controlli, coercizioni o costrizioni.

La dignità possiamo definirla come il rispetto e la coscienza di sé in quanto persona umana. I due concetti in questione potrebbero sembrare correlati, ma non è così, perché un individuo può avere dignità, pur senza essere libero, e viceversa.

Nello Stato moderno la libertà ha la giusta considerazione che merita e, per quanto riguarda l’Italia, la Costituzione repubblicana la tutela e la garantisce sotto varie forme. Innanzi tutto viene garantito il diritto alla libertà della persona fisica, in base al quale non è ammessa alcuna forma di detenzione, ispezione o perquisizione e non è permessa qualsiasi altra forma di restrizione della libertà personale, se non dietro atto motivato dell’autorità giudiziaria e solo nei casi e nei modi previsti dalla legge. Sono poi garantite la libertà di domicilio, come pure la libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione. Nello stesso tempo, viene assicurata la libertà di circolazione dentro il territorio dello Stato e fuori di esso, osservando, s’intende, gli obblighi di legge.
Viene ancora protetta ogni forma di libertà di espressione del pensiero e di comunicazione con gli altri cittadini. Ciò può realizzarsi sia con la parola sia con lo scritto e con ogni altra forma di espressione e viene stabilito che la stampa è libera e non può essere sottoposta ad autorizzazioni o censura.
Bisogna ancora ricordare il diritto alla libertà di riunione e di associazione, in base al quale i cittadini hanno il diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi.
Ma, oltre alla libertà fisica e a quella di stabilire rapporti con i propri simili, viene garantita anche la libertà di religione, che consente sia di manifestare la propria fede sia di esprimerla con il culto.
L’uomo purtroppo non ha sempre goduto di questo diritto fondamentale. Bisogna ricordare che presso tutti i popoli dell’antichità vi era una netta distinzione tra schiavi e liberi. I primi erano trattati non come esseri umani e con una loro dignità, ma quasi come bestie: esisteva un loro mercato e chi li comprava poteva disporre di loro come meglio voleva essendo padrone della loro vita.
Ci sono voluti secoli di lotte, guerre e rivoluzioni, perché ogni uomo vedesse riconosciuta, in quasi tutti gli Stati, la propria libertà.
Ma la vera libertà, non dobbiamo nascondercelo, è quella dal bisogno. L’uomo è veramente libero e può esprimere tutta la sua dignità di essere umano quando può dirsi affrancato da ogni forma d’indigenza. Purtroppo questa condizione non è stata raggiunta da tutti: ancora troppi esseri umani sono schiavi della loro povertà, che non riescono a superare. A parte le popolazioni del cosiddetto Terzo Mondo, anche nei Paesi industrializzati e più ricchi si notano tante piaghe sociali e non pochi uomini vi vivono schiavi del bisogno, mancando dei beni più necessari. Questo, però, non vuol dire che essi abbiano rinunciato alla loro dignità. Troppe persone vivono il dramma della miseria con estrema compostezza, senza chiedere aiuto a nessuno e cercando in tutti i modi di nascondere il loro stato d’indigenza.
Vi sono parecchi pensionati che possono contare su un reddito di poche centinaia di euro, ma non per questo abdicano alla loro dignità e cercano di tirare avanti senza chiedere niente a nessuno. Sono, in effetti, quelli che più meritano il nostro rispetto ed il nostro aiuto.
Ma, se tanti casi del genere si possono contare e notare in un Paese come il nostro, che è tra quelli più industrializzati del mondo, quali sono le condizioni di vita dei popoli che abitano il cosiddetto Terzo Mondo, costituito dall'Africa dall'Asia e dall'America Latina? Vivono nella miseria più squallida, certo in condizioni peggiori e più precarie delle popolazioni delle nostre regioni povere, ma quanti di quegli uomini hanno, pur vivendo nell'indigenza materiale, consapevolezza di sé, dei propri sentimenti, quanti riescono insomma a salvaguardare la loro dignità di esseri umani, la loro statura morale, conservando integro il rispetto di se stessi?
In alcuni Paesi del Terzo Mondo si verifica, purtroppo, che le popolazioni, indigenti dal punto di vista materiale, siano anche sottomesse a poteri politici autoritari e spesso limitativi delle libertà più elementari.
La libertà umana, potremmo dire, è un dono di natura che distingue, insieme con il pensiero, con la ragione, con i sentimenti, l’uomo dalle bestie. Non ci vuole molto, spinti dalle esigenze vitali e dalle necessità della vita, a stendere la mano davanti ai gradini di una chiesa, Ma quanti si astengono dal farlo e vivono dignitosamente nella loro miseria? In questo sta la grandezza dell’essere umano: nel bisogno di libertà e, insieme, nella dignità del suo vivere.
Abbiamo detto che, in tanti Paesi, gli uomini hanno visto riconosciuto il loro diritto di libertà. In linea generale questo è vero, però le eccezioni sono ancora troppe. Sono ancora tanti quei popoli che vedono calpestati i loro diritti. Le stesse guerre non costituiscono altrettante violazioni della libertà, addirittura della libertà di vivere?
Oggi, in un mondo che ha perduto, quasi tutti i valori, che non conosce più sentimenti, dove domina la violenza più brutale, come possiamo vedere quotidianamente sfogliando le pagine di un giornale o guardando le immagini del nostro televisore, ancora troppi sono privati della libertà. E’ tutelata la libertà di stampa e di espressione del pensiero con ogni mezzo di diffusione, ma a questo proposito dobbiamo chiederci quante persone senza scrupoli e senza una deontologia professionale violano, in suo nome, la personale “riservatezza” cui tutti hanno diritto.
Senza dire che molti, dimenticando ogni codice morale, e si avvalgono della libertà di stampa per eccitare e risvegliare quegli istinti più bassi che sussistono nell'uomo mettendo sotto l’occhio smaliziato dello spettatore o del lettore racconti di fatti e notizie che spingono all'emulazione.
Spesso assistiamo a fenomeni di questo genere. Dopo aver conosciuto, attraverso i mezzi di comunicazione di massa, avvenimenti raccapriccianti, tanti giovani non solo restano turbati, ma sono portati a compiere gli stessi atti. Questo è uno degli esempi che ci dimostrano come la libertà debba essere usata con raziocinio, in modo da rendere noi e gli altri migliori e non in modo da indurci a compiere gesti inconsulti. In caso contrario, la libertà sarebbe rifiuto e negazione di ogni valore, un classico esempio di libertà esercitata senza dignità. L’uomo, come già detto, si distingue dalle bestie perché è dotato di autodeterminazione, ma accompagnata dal rispetto di sé e degli altri. Saper discernere il bene dal male: questa è la vera libertà che dà dignità all'uomo, quella che non nuoce agli altri.
Qualunque attività umana, dalla più umile alla più impegnativa, da quella di operatore ecologico a quella del professionista, da quella del ciabattino a quella, per esempio, dello stilista di moda e dell’artista, deve essere svolta con dignità, cioè rispettando certi valori, che oggi stanno diventando, purtroppo sempre più rari. L’individuo ha bisogno di provare certe sensazioni, come quella di aver compiuto dovere nei confronti della società, di aver assolto ai suoi compiti, altrimenti la sua vita si trasforma in un succedersi di giorni che, invece di esaltarlo, gli trasmettono un senso d’insoddisfazione, d’inutilità, di vuoto dentro l’anima.

spero di esserti stata d'aiuto, scrivimi se hai bisogno.
eventualmente scrivimi e provo a mettere assieme un po' di cose per rendertelo più semplice :giggle
Camilla


Ciao cam cam,

La fonte la devi sempre citare, in questo caso una è questa https://www.skuola.net/temi-saggi-svolti/temi/tema-argomentativo-liberta.html

Presta maggiore attenzione!

Grazie,
Giorgia.
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