Tema i giovani lavoratori dicono che la vita dello studente è bella e lieta . tu che ne pensi?
tema i giovani lavoratori dicono che la vita dello studente è bella e lieta , tu che ne pensi?
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Allora devi impostare la tua bozza,solamente allora possiamo rivederla insieme e provare ad aiutarti.
Però ti aiuto fornendoti una mia piccola bozza.
La vita è un sentiero, ricco di percorsi più o meno tortuosi, che ognuno di noi deve affrontare. Diversi sono i problemi che vi affliggono ma bisogna sempre superare il tutto a testa alta, senza mai arrendersi. Quando si è piccoli si vive spensierati, i problemi sono minimi, anzi nulli, infatti a quell'età vengono definiti problemi il litigare per un cartone animato, la perdita di un giocattolo.. Poi inizi a crescere e diventare adolescente e lì i problemi iniziano a prender forma, si inizia ad avere a che fare con i problemi di cuore, con l'amicizia, coi genitori e in primis fra tutti con la scuola. Quest'ultima viene vista da tutti gli studenti come un vero e proprio incubo. Svegliarsi la mattina presto, studiare pagine e pagine di materie che faresti a meno di studiare, fare compiti in classe e interrogazioni varie, non avere più molto tempo libero a disposizione (ecc..) questi si che sono chiamati problemoni nella fase adolescenziale. Molti affermano addirittura "preferisco andare a lavorare che studiare" , ma tali parole vengono dette senza provare realmente cosa vuol dire esser "comandati/sfruttati" da qualcuno, non sanno cosa vuol dire sottostare agli orari lavorativi e se ritardi di anche soli 10minuti rischi la perdita del posto di lavoro, non sanno cosa vuol dire arrivare a fine mese e non avere abbastanza soldi per vivere o per l'affitto. La vita di noi studenti, in realtà, è bellissima ed hanno ragione i giovani lavoratori ad affermare ciò. Lo studente condivide la sua avventura scolastica con i suoi compagni di classe, quindi ha l'appoggio degli amici, a differenza di chi lavora che si ritrova solo, che non può perder tempo a chiacchierare con i colleghi perchè deve lavorare.
Spero ti sia utile come spunto dal quale trarre il tuo tema.
Ciao Laura!
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La vita è un sentiero, ricco di percorsi più o meno tortuosi, che ognuno di noi deve affrontare. Diversi sono i problemi che vi affliggono ma bisogna sempre superare il tutto a testa alta, senza mai arrendersi. Quando si è piccoli si vive spensierati, i problemi sono minimi, anzi nulli, infatti a quell'età vengono definiti problemi il litigare per un cartone animato, la perdita di un giocattolo.. Poi inizi a crescere e diventare adolescente e lì i problemi iniziano a prender forma, si inizia ad avere a che fare con i problemi di cuore, con l'amicizia, coi genitori e in primis fra tutti con la scuola. Quest'ultima viene vista da tutti gli studenti come un vero e proprio incubo. Svegliarsi la mattina presto, studiare pagine e pagine di materie che faresti a meno di studiare, fare compiti in classe e interrogazioni varie, non avere più molto tempo libero a disposizione (ecc..) questi si che sono chiamati problemoni nella fase adolescenziale. Molti affermano addirittura "preferisco andare a lavorare che studiare" , ma tali parole vengono dette senza provare realmente cosa vuol dire esser "comandati/sfruttati" da qualcuno, non sanno cosa vuol dire sottostare agli orari lavorativi e se ritardi di anche soli 10minuti rischi la perdita del posto di lavoro, non sanno cosa vuol dire arrivare a fine mese e non avere abbastanza soldi per vivere o per l'affitto. La vita di noi studenti, in realtà, è bellissima ed hanno ragione i giovani lavoratori ad affermare ciò. Lo studente condivide la sua avventura scolastica con i suoi compagni di classe, quindi ha l'appoggio degli amici, a differenza di chi lavora che si ritrova solo, che non può perder tempo a chiacchierare con i colleghi perchè deve lavorare.
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