Tema help! !!
complotti ,congiure,segreti terrificanti o pericolosi... l'umanita comune sembra vivere la sua vita ignara di cio che gruppi ristretti conoscono e spesso tramano alle sue spalle. esemplificando il discorso rifletto sulle motivazioni che possono portare gli uomini a tacere la verita, e sulle possibili conseguenze a livello personale e collettivo...
Risposte
bella traccia! Dammi tempo oggi che ti rispondo....
vuoi spunti o mi sbizzarrisco in un tema?
Aggiunto 4 ore 21 minuti più tardi:
Tutta la storia umana sembra basata sull'inganno, sul silenzio colpevole o sull'intrigo. Da Eva, che non confessò a Dio di essersi fatta tentare dal serpente, i segreti fanno parte della storia di ognuno. Ogni individuo ha qualcosa di personale che non vuole far sapere; i segreti sono la manna dei pettegoli, sono il lavoro dei paparazzi e dei giornalisti scandalistici, spesso sono l'argomento dei tg....insomma, avere segreti è normale ma al tempo stesso sembra difficile poterli mantenere.
Se questa regola vale per i singoli, purtroppo pare valere anche per le organizzazioni più ampie, le associazioni, gli stati nazionali stessi. La diplomazia segreta ha imperato fino al 1945, quando gli USA chiesero, dopo la fine della 2° Guerra Mondiale, di abolirla, convinti che ciò bastasse a rendere più chiari e sereni i rapporti fra gli stati ma, al grido di "fate quel che dico e non quel che faccio" gli Stati Uniti stessi, come molti paesi d'altronde, hanno una polizia speciale, di cui non è segreta l'esistenza ma i compiti; hanno archivi secretati per decine di anni e persino luoghi tutt'oggi ad accesso limitato come l'Oak Ridge National Laboratory (il laboratorio dove venne progettata l'atomica, in Tennessee) che è visitabile solo da statunitensi.
Di segreti di stato è piena la storia, dalla P2 all'assassinio di Aldo Moro, tanto per citare due casi italiani, e anche la storia ecclesiastica (Come non citare il famoso terzo segreto di Fatima, oggi svelato). Insomma, sembra che nessuno, singolo o gruppo, riesca ad agire completamente alla luce del sole.
Quali siano le motivazioni per cadere in questo uso diffuso della menzogna è difficile dirlo, tanto più che ognuno pensa di avere buone le ragioni per agire così: i singoli possono mentire per opportunismo, per non fare brutta figura, per nascondere un abuso o un reato, per mantenere una promessa, per celare un tradimento......le motivazioni sono infinite. Uno stato può nascondere o tacere qualcosa per tornaconto personale, per non incrinare i rapporti con gli altri stati, per mantenere la supremazia su una tecnologia o un ambito, per indirizzare le intenzioni dei cittadini e soprattutto quest'ultima motivazione mi sembra la più pericolosa.
Il mito del Grande Fratello, cioè di qualcuno al di sopra di noi che ci controlla e ci manipola, era un'idea fantascientifica di George Orwell, ma, a ben pensarci, si può sicuramente dire che si è avverata. I Tg o i giornali che decidono di dare peso a una notizia per diffamare un personaggio pubblico o di tacerla per coprirne un altro, in fondo, non manipolano il nostro modo di vedere le cose, non indirizzano la nostra sfiducia o fiducia verso uno o l'altro candidato politico? Le campagne elettorali si giocano proprio su questo ultimamente, degradare o innalzare una persona a colpi di scoop o di insabbiamenti.
Se da un lato diffamare una persona o comunque divulgare notizie personali sul suo conto mi sembra riprovevole, più pericoloso mi appare tacere questo stesso tipo di informazioni. Il silenzio, in una società dove è vero solo quello che viene riportato dai giornali, è rende inesistente le cose: se non si parla di un reato, questo non è quasi nemmeno avvenuto.
E' il sistema per cui tante guerre attuali non vengono mai alla ribalta, non vengono citate dai giornali, non vedono muoversi gli aiuti internazionali e l'opinione pubblica; è il sistema per cui, oggi, in Italia, ci pare che tutti gli stupratori, i ladri e gli assassini siano stranieri (basta non rivelare che il 70% degli stupri sono opera di fidanzati, mariti o compagni italiani, che il 72% degli omicidi è opera di un nostro connazionale).
Di fronte a questo modo sporco di decidere cosa dire e tacere non c'è un rimedio immediato, se non quello di tenere gli occhi e le orecchie aperte, aver voglia di controllare di persona, cercare fonti di informazione alternative e non credere a tutto ciò che i media ci propongono come oro colato; ma questo costa un po' di fatica e forse, chi decide, conta proprio sulla nostra pigrizia!
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Aggiunto 4 ore 21 minuti più tardi:
Tutta la storia umana sembra basata sull'inganno, sul silenzio colpevole o sull'intrigo. Da Eva, che non confessò a Dio di essersi fatta tentare dal serpente, i segreti fanno parte della storia di ognuno. Ogni individuo ha qualcosa di personale che non vuole far sapere; i segreti sono la manna dei pettegoli, sono il lavoro dei paparazzi e dei giornalisti scandalistici, spesso sono l'argomento dei tg....insomma, avere segreti è normale ma al tempo stesso sembra difficile poterli mantenere.
Se questa regola vale per i singoli, purtroppo pare valere anche per le organizzazioni più ampie, le associazioni, gli stati nazionali stessi. La diplomazia segreta ha imperato fino al 1945, quando gli USA chiesero, dopo la fine della 2° Guerra Mondiale, di abolirla, convinti che ciò bastasse a rendere più chiari e sereni i rapporti fra gli stati ma, al grido di "fate quel che dico e non quel che faccio" gli Stati Uniti stessi, come molti paesi d'altronde, hanno una polizia speciale, di cui non è segreta l'esistenza ma i compiti; hanno archivi secretati per decine di anni e persino luoghi tutt'oggi ad accesso limitato come l'Oak Ridge National Laboratory (il laboratorio dove venne progettata l'atomica, in Tennessee) che è visitabile solo da statunitensi.
Di segreti di stato è piena la storia, dalla P2 all'assassinio di Aldo Moro, tanto per citare due casi italiani, e anche la storia ecclesiastica (Come non citare il famoso terzo segreto di Fatima, oggi svelato). Insomma, sembra che nessuno, singolo o gruppo, riesca ad agire completamente alla luce del sole.
Quali siano le motivazioni per cadere in questo uso diffuso della menzogna è difficile dirlo, tanto più che ognuno pensa di avere buone le ragioni per agire così: i singoli possono mentire per opportunismo, per non fare brutta figura, per nascondere un abuso o un reato, per mantenere una promessa, per celare un tradimento......le motivazioni sono infinite. Uno stato può nascondere o tacere qualcosa per tornaconto personale, per non incrinare i rapporti con gli altri stati, per mantenere la supremazia su una tecnologia o un ambito, per indirizzare le intenzioni dei cittadini e soprattutto quest'ultima motivazione mi sembra la più pericolosa.
Il mito del Grande Fratello, cioè di qualcuno al di sopra di noi che ci controlla e ci manipola, era un'idea fantascientifica di George Orwell, ma, a ben pensarci, si può sicuramente dire che si è avverata. I Tg o i giornali che decidono di dare peso a una notizia per diffamare un personaggio pubblico o di tacerla per coprirne un altro, in fondo, non manipolano il nostro modo di vedere le cose, non indirizzano la nostra sfiducia o fiducia verso uno o l'altro candidato politico? Le campagne elettorali si giocano proprio su questo ultimamente, degradare o innalzare una persona a colpi di scoop o di insabbiamenti.
Se da un lato diffamare una persona o comunque divulgare notizie personali sul suo conto mi sembra riprovevole, più pericoloso mi appare tacere questo stesso tipo di informazioni. Il silenzio, in una società dove è vero solo quello che viene riportato dai giornali, è rende inesistente le cose: se non si parla di un reato, questo non è quasi nemmeno avvenuto.
E' il sistema per cui tante guerre attuali non vengono mai alla ribalta, non vengono citate dai giornali, non vedono muoversi gli aiuti internazionali e l'opinione pubblica; è il sistema per cui, oggi, in Italia, ci pare che tutti gli stupratori, i ladri e gli assassini siano stranieri (basta non rivelare che il 70% degli stupri sono opera di fidanzati, mariti o compagni italiani, che il 72% degli omicidi è opera di un nostro connazionale).
Di fronte a questo modo sporco di decidere cosa dire e tacere non c'è un rimedio immediato, se non quello di tenere gli occhi e le orecchie aperte, aver voglia di controllare di persona, cercare fonti di informazione alternative e non credere a tutto ciò che i media ci propongono come oro colato; ma questo costa un po' di fatica e forse, chi decide, conta proprio sulla nostra pigrizia!