Tema di italiano: Attentato a brindisi!!!
Potreste farmi un tema sull' attentato a Brindisi è per domani.
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19 Maggio 2012, Brindisi. Tanti ragazzi si svegliano per recarsi a Scuola. Probabilmente con un po’ di gioia, il giorno successivo è festa. E’ un sabato particolare, inizia a cadenzare gli ultimi giorni verso una tanto attesa voglia di libertà: l’estate.
Per i ragazzi dell’Istituto Morvillo – Falcone, è invece una giornata che non dimenticheranno facilmente. Arrivano gli alunni da Mesagne tra una chiacchiera e l’altra. Un boato, li stordisce.
Qualcuno viene ammutolito per sempre. Una bomba li precipita in qualcosa di cui si renderanno conto, forse, solo più tardi. Li hanno colpiti, spaventati, distrutti. Sono costretti a svegliarsi di tutta fretta e a realizzare che quello che stanno vivendo ha poco a che fare con un incubo. Hanno raggiunto una maturità che per molti non arriverà mai. Hanno compreso il valore altissimo della vita nell’istante stesso in cui alcuni loro compagni cadono a terra. Qualcuno non si rialzerà più.
Ed ecco che improvvisamente quel piccolo istituto di appena seicento ragazzi, diventa scuola per tutto il mondo, una corsa frenetica di notizie su internet. Sono appena le dieci del mattino e già qualcuno saluta un “piccolo angelo”. Rancore, rabbia e timore per l’accaduto invade chiunque viene portato a conoscenza della tragedia. Qualcosa si è risvegliato insieme a questi ragazzi, senza alcun preavviso la Vita inizia a richiamare se stessa.
Tra le righe di mille comunicati stampa di agenzie ed enti pubblici, da blog e giornali, dai profili face book si innalza silenzioso e forse nascosto grido: vogliamo vivere!
La vita in questo 19 maggio 2012, che negli scorsi giorni per via delle manovre finanziarie che hanno ridotto tanti imprenditori alla rinuncia della stessa, inizia a chiamare a raccolta tutti coloro che in fondo sanno che per quanto difficile, angusta, alle volte impossibile da decifrare, sanno che è il bene più prezioso e raro che abbiamo.
Chi abbia compiuto un tale gesto non lo sappiamo, qualcuno attribuisce l’accaduto alla criminalità organizzata. Di sicuro a quegli studenti oggi non importa questo, da oggi devono fare i conti con una realtà che non si sarebbero mai aspettati di vivere. Oggi hanno paura di quello che è accaduto, hanno paura per quello che si è riusciti a compiere senza che alcuno sia riuscito a fare nulla. Le soluzioni sembrano le più ovvie, capire chi è stato, combattere l’illegalità, proteggere le scuole. E sarcasticamente e con un pizzico di polemica potremmo asserire: era davvero necessario tutto questo, prima di “pensare” alla necessità di queste azioni?
Non lo so, e forse non voglio neppure saperlo… e mentre si piange la perdita della dignità della vita, l’Italia inneggia alla violenza, dando consigli su dove sia più “utile” collocare le bombe. Coloro che hanno voluto seminare, raccoglieranno i loro frutti: violenza, odio e rancore. E noi tacitamente permetteremo loro anche di toglierci quel pizzico di dignità che ci è rimasta.
Spero ti sia d'aiuto
Ciao
Laura
Aggiunto 55 secondi più tardi:
Penso che ciò che è successo a quella ragazza,poteva succedere anche a me.
Eh al solo pensarci mi viene in mente,ma dove siamo capitati? Perché esistono queste atrocità nel nostro mondo?
Una ragazza di soli 16 anni,morta per una bomba messa in un cassonetto chissà da chi,poteva capitare a chiunque,poteva capire a me.
E più ci penso più mi viene in mente il suo viso dolce fatto vedere molte volte in televisione,aveva ancora una vita davanti,una vita intera,era così bella aveva tanta voglia di vivere e questo lo si vede dal suo splendido sorriso.
Chissà,chissà chi ha messo quella bomba,sicuramente non era una persona,ma nemmeno una animale perché gli animali non commettono simili atrocità proprio come ha detto Brignano.
In fin dei conti penso che i genitori di quella ragazza devono essere veramente sconvolti,chissà se riusciranno a riprendersi da questa sconvolgente notizia,dico solo a quelli che hanno messo quella bomba lì dentro,perché,perché l'avete fatto,non vi siete chiesti non fate quello che non volete che fosse fatto a voi. Ma cosa siete? Pensando a questo evento la rabbia sale dentro il mio corpo,ci sarebbe molto da dire su gli chi ha messo quella bomba lì dentro,ma non vale la pena sprecare parole per quel tipo di ''persone'' se si possono chiamare così.
Per i ragazzi dell’Istituto Morvillo – Falcone, è invece una giornata che non dimenticheranno facilmente. Arrivano gli alunni da Mesagne tra una chiacchiera e l’altra. Un boato, li stordisce.
Qualcuno viene ammutolito per sempre. Una bomba li precipita in qualcosa di cui si renderanno conto, forse, solo più tardi. Li hanno colpiti, spaventati, distrutti. Sono costretti a svegliarsi di tutta fretta e a realizzare che quello che stanno vivendo ha poco a che fare con un incubo. Hanno raggiunto una maturità che per molti non arriverà mai. Hanno compreso il valore altissimo della vita nell’istante stesso in cui alcuni loro compagni cadono a terra. Qualcuno non si rialzerà più.
Ed ecco che improvvisamente quel piccolo istituto di appena seicento ragazzi, diventa scuola per tutto il mondo, una corsa frenetica di notizie su internet. Sono appena le dieci del mattino e già qualcuno saluta un “piccolo angelo”. Rancore, rabbia e timore per l’accaduto invade chiunque viene portato a conoscenza della tragedia. Qualcosa si è risvegliato insieme a questi ragazzi, senza alcun preavviso la Vita inizia a richiamare se stessa.
Tra le righe di mille comunicati stampa di agenzie ed enti pubblici, da blog e giornali, dai profili face book si innalza silenzioso e forse nascosto grido: vogliamo vivere!
La vita in questo 19 maggio 2012, che negli scorsi giorni per via delle manovre finanziarie che hanno ridotto tanti imprenditori alla rinuncia della stessa, inizia a chiamare a raccolta tutti coloro che in fondo sanno che per quanto difficile, angusta, alle volte impossibile da decifrare, sanno che è il bene più prezioso e raro che abbiamo.
Chi abbia compiuto un tale gesto non lo sappiamo, qualcuno attribuisce l’accaduto alla criminalità organizzata. Di sicuro a quegli studenti oggi non importa questo, da oggi devono fare i conti con una realtà che non si sarebbero mai aspettati di vivere. Oggi hanno paura di quello che è accaduto, hanno paura per quello che si è riusciti a compiere senza che alcuno sia riuscito a fare nulla. Le soluzioni sembrano le più ovvie, capire chi è stato, combattere l’illegalità, proteggere le scuole. E sarcasticamente e con un pizzico di polemica potremmo asserire: era davvero necessario tutto questo, prima di “pensare” alla necessità di queste azioni?
Non lo so, e forse non voglio neppure saperlo… e mentre si piange la perdita della dignità della vita, l’Italia inneggia alla violenza, dando consigli su dove sia più “utile” collocare le bombe. Coloro che hanno voluto seminare, raccoglieranno i loro frutti: violenza, odio e rancore. E noi tacitamente permetteremo loro anche di toglierci quel pizzico di dignità che ci è rimasta.
Spero ti sia d'aiuto
Ciao
Laura
Aggiunto 55 secondi più tardi:
Penso che ciò che è successo a quella ragazza,poteva succedere anche a me.
Eh al solo pensarci mi viene in mente,ma dove siamo capitati? Perché esistono queste atrocità nel nostro mondo?
Una ragazza di soli 16 anni,morta per una bomba messa in un cassonetto chissà da chi,poteva capitare a chiunque,poteva capire a me.
E più ci penso più mi viene in mente il suo viso dolce fatto vedere molte volte in televisione,aveva ancora una vita davanti,una vita intera,era così bella aveva tanta voglia di vivere e questo lo si vede dal suo splendido sorriso.
Chissà,chissà chi ha messo quella bomba,sicuramente non era una persona,ma nemmeno una animale perché gli animali non commettono simili atrocità proprio come ha detto Brignano.
In fin dei conti penso che i genitori di quella ragazza devono essere veramente sconvolti,chissà se riusciranno a riprendersi da questa sconvolgente notizia,dico solo a quelli che hanno messo quella bomba lì dentro,perché,perché l'avete fatto,non vi siete chiesti non fate quello che non volete che fosse fatto a voi. Ma cosa siete? Pensando a questo evento la rabbia sale dentro il mio corpo,ci sarebbe molto da dire su gli chi ha messo quella bomba lì dentro,ma non vale la pena sprecare parole per quel tipo di ''persone'' se si possono chiamare così.
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