Spiritosaggini a scuola
devo fare 1 tema raccontato in modo spigliato e divertente su un ragazzo che fa
delle spiritosaggini a scuola!!!!!!!si può raccontare in terza persona. URGENTISSIMO!
delle spiritosaggini a scuola!!!!!!!si può raccontare in terza persona. URGENTISSIMO!
Miglior risposta
Quanto deve essere lungo? va bhe provo a darti una mano come posso:
Luca era un ragazzo carino, a scuola andava piuttosto bene, sarebbe stato un perfetto studente nella media ma un giorno cominciò a capire il suo vero talento: non quello di giocare a calcio ne a pallavolo, non quello di essere bravo a studiare ne di essere un artista ma il suo talento era spaciale; era tra i ragazzi più spigliati e spiritosi della scuola!
Per i suoi amici era divertente ammirarlo quando, durante le lezioni faceva battute sulla lezione del giorno dei prof, quando, a volte, tirava giù i pantaloni ai compagni per far ridere gli altri o addirittura, una volta ruboò la borsa alla cattivissima prof. di matematica e cominciò ad andare in giro per la classe a mò di sfilata!
Tante erano state le risate dei suoi compagni tante quanto erano state le volte in cui i professori, arcistufi di essere sbeffeggiati in classe, l'avevano mandato dal preside.
L'infanzia di Luca oltre alla sua indole da cabarettista era passata tranquilla, tra corsi di teatro e sospensioni era riuscito a finire gli studi. Oggi, Luca è cresciuto, in altezza e come mentalità, ora cerca di ricordare tutti gli avvenimenti che l'avevano portato al temutissimo 5 in condotta: si ricorda di quando aveva buttato giù dalla finestra del terzo piano la cartella di un suo amico, aveva presente il giorno in cui aveva riempito di neve le borse delle sua compagne mentre andavano a teatro, rammentava quando la professorassa di Italiano gli aveva messo la nota perchè le faceva le boccacce durante la lezione; ogni volta che ragionava sulle sue memorie, gliene venivano in mente milioni ma raccontarle tutte ora, sarebbe troppo lungo...
Spero ti sarà utile...
Luca era un ragazzo carino, a scuola andava piuttosto bene, sarebbe stato un perfetto studente nella media ma un giorno cominciò a capire il suo vero talento: non quello di giocare a calcio ne a pallavolo, non quello di essere bravo a studiare ne di essere un artista ma il suo talento era spaciale; era tra i ragazzi più spigliati e spiritosi della scuola!
Per i suoi amici era divertente ammirarlo quando, durante le lezioni faceva battute sulla lezione del giorno dei prof, quando, a volte, tirava giù i pantaloni ai compagni per far ridere gli altri o addirittura, una volta ruboò la borsa alla cattivissima prof. di matematica e cominciò ad andare in giro per la classe a mò di sfilata!
Tante erano state le risate dei suoi compagni tante quanto erano state le volte in cui i professori, arcistufi di essere sbeffeggiati in classe, l'avevano mandato dal preside.
L'infanzia di Luca oltre alla sua indole da cabarettista era passata tranquilla, tra corsi di teatro e sospensioni era riuscito a finire gli studi. Oggi, Luca è cresciuto, in altezza e come mentalità, ora cerca di ricordare tutti gli avvenimenti che l'avevano portato al temutissimo 5 in condotta: si ricorda di quando aveva buttato giù dalla finestra del terzo piano la cartella di un suo amico, aveva presente il giorno in cui aveva riempito di neve le borse delle sua compagne mentre andavano a teatro, rammentava quando la professorassa di Italiano gli aveva messo la nota perchè le faceva le boccacce durante la lezione; ogni volta che ragionava sulle sue memorie, gliene venivano in mente milioni ma raccontarle tutte ora, sarebbe troppo lungo...
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