Sintesi di "L'incontro tra Ettore e Andromaca"
Potete farmi il riassunto di questo brano dell' Iliade :)
Risposte
Marty, ricordati di citare la fonte, grazie.
Ho trovato questo spero che vada bene:
Ettore rientra dal campo di battaglia e incontra Andromaca. Si gettano l’uno nelle braccia dell’altra e Andromaca supplica Ettore di non ritornare a combattere perchè ormai per lei è tutta la sua famiglia. Ettore le risponde che quando morirà il suo rimpianto non sarà suo padre Priamo, sua madre Ecuba o suo fratello Paride, ma il fatto che lei sarà resa schiava di una donna Achea per la quale dovrà tessere la tela. Ettore prende in braccio il figlio Astianatte, e implora gli dei di farlo diventare un guerriero più valoroso di egli stesso. Restituisce il bambino nelle braccia di Andromaca e torna sul campo di battaglia.
Andromaca ha già alle sue spalle la rovinosa guerra di Tebe che l'ha privata della sua famiglia natale. Da qui il racconto del passato e l'invocazione di Andromaca ad Ettore: “… Or mi resti tu solo, Ettore caro, tu padre mio, tu madre, tu fratello, tu florido marito. Abbi deh! dunque di me pietade, e qui rimanti meco a questa torre, né voler che sia vedova la consorte, orfano il figlio". Andromaca in un mondo divorato dalla guerra e dagli odi non ha più che Ettore ed ella vorrebbe scomparire da ***** insieme al marito e al figlio per godere di quella vita di pace e di affetti familiari a cui ogni essere umano ha diritto.
Ettore invece pensa al suo dovere di guerriero a cui non è possibile sottrarsi. Nella sua mente turbinano la fede incrollabile negli ideali eroici, il senso dell'onore, il desiderio di gloria. Tuttavia egli sente nel profondo che a nulla varranno questi ideali e che alla fine egli cadrà sul campo e sua moglie finirà schiava del nemico. Prima di tornare in battaglia anche il grande guerriero si abbandona al tenero abbraccio del figlio Astianatte. E' particolarmente poetico il momento in cui il bambino spaventato dall'elmo fulgente dell'eroe si ritrae e il padre immediatamente se lo toglie e lo rassicura. E' uno dei rari momenti in cui la rigidità e i doveri del guerriero scompaiono ed Ettore è solo un padre che abbraccia il suo figliolo.
la morte e la rinuncia agli affetti sono nell'Iliade il prezzo della ricerca dell’onore e della gloria. Mentre però l’uomo è tutto proteso nel perseguimento di questi ideali, la donna riconosce la centralità degli affetti familiari, è l’unica che con sensibilità profonda avverte il senso della famiglia e dell'amore e li riconosce come valori fondanti dell'esistenza. Essa è la vera portatrice degli affetti e delle passioni e quindi della speranza di pace per il futuro.
:hi
Ettore rientra dal campo di battaglia e incontra Andromaca. Si gettano l’uno nelle braccia dell’altra e Andromaca supplica Ettore di non ritornare a combattere perchè ormai per lei è tutta la sua famiglia. Ettore le risponde che quando morirà il suo rimpianto non sarà suo padre Priamo, sua madre Ecuba o suo fratello Paride, ma il fatto che lei sarà resa schiava di una donna Achea per la quale dovrà tessere la tela. Ettore prende in braccio il figlio Astianatte, e implora gli dei di farlo diventare un guerriero più valoroso di egli stesso. Restituisce il bambino nelle braccia di Andromaca e torna sul campo di battaglia.
Andromaca ha già alle sue spalle la rovinosa guerra di Tebe che l'ha privata della sua famiglia natale. Da qui il racconto del passato e l'invocazione di Andromaca ad Ettore: “… Or mi resti tu solo, Ettore caro, tu padre mio, tu madre, tu fratello, tu florido marito. Abbi deh! dunque di me pietade, e qui rimanti meco a questa torre, né voler che sia vedova la consorte, orfano il figlio". Andromaca in un mondo divorato dalla guerra e dagli odi non ha più che Ettore ed ella vorrebbe scomparire da ***** insieme al marito e al figlio per godere di quella vita di pace e di affetti familiari a cui ogni essere umano ha diritto.
Ettore invece pensa al suo dovere di guerriero a cui non è possibile sottrarsi. Nella sua mente turbinano la fede incrollabile negli ideali eroici, il senso dell'onore, il desiderio di gloria. Tuttavia egli sente nel profondo che a nulla varranno questi ideali e che alla fine egli cadrà sul campo e sua moglie finirà schiava del nemico. Prima di tornare in battaglia anche il grande guerriero si abbandona al tenero abbraccio del figlio Astianatte. E' particolarmente poetico il momento in cui il bambino spaventato dall'elmo fulgente dell'eroe si ritrae e il padre immediatamente se lo toglie e lo rassicura. E' uno dei rari momenti in cui la rigidità e i doveri del guerriero scompaiono ed Ettore è solo un padre che abbraccia il suo figliolo.
la morte e la rinuncia agli affetti sono nell'Iliade il prezzo della ricerca dell’onore e della gloria. Mentre però l’uomo è tutto proteso nel perseguimento di questi ideali, la donna riconosce la centralità degli affetti familiari, è l’unica che con sensibilità profonda avverte il senso della famiglia e dell'amore e li riconosce come valori fondanti dell'esistenza. Essa è la vera portatrice degli affetti e delle passioni e quindi della speranza di pace per il futuro.
:hi