Scheda Riassuntiva Libro:La ragazza di Bube.
Devo completare la seguente scheda su La ragazza di Bube.
1 dove si svolge la vicenda? 2 quali aspetti della mentalità e di costume caratterizzano l'ambiente? ci sono molte descrizioni? 3 in quale periodo storico è ambientato la vicenda? 4 quanto tempo dura? 5 la narrazione segue l'ordine temporali dei fatti o vi introduce manipolazioni? 6 ci sono sommari o ellissi? 7 chi è il protagonista? 8 quali sono gli altri personaggi e quale ruolo svolgono nel racconto (antagonista, aiutante del protagonista ecc.)? 9 quali personaggi sono visti a tutto tondo e quali a piatto? 10 in quali modi vengono presentate le caratteristiche psicologiche e sociali dei personaggi? 11 da quale situazione di equilibrio parte il racconto? 12 quale avvenimento altera l'equilibrio iniziale? 13 qual è l'equilibrio finale? 14 a chi appartiene la vce che narra? 15 come può essere definito il punto di vista narrativo? 16 l'autore anifestai suoi atteggiamenti e i suoi giudizi verso ciò che narra? in quali modi? 17 la vicenda è verosimile o inverosimile? 18 a quali scopi ha mirato l'autore (richiamare l'attenzione su questioni di interesse umano generale, intrattenere o divertire il pubblico, persuadere a un'idea, a un principio morale, far conosceresituazioni sociali)? 19 quale effetto ha prodotto su di te il testo?
Aggiunto 17 minuti più tardi:
Aiutoooooo!Vi prego sono disperataaaa!
Aggiunto 11 minuti più tardi:
Vi prego,se non sapete questo sulla ragazza di bube almeno rispondete alle domande su un altro libro.Mattia pascal,l'esclusa,il giardino dei finzi contini,il cavaliere inesistente e il visconte dimezzato....Aiutooooooooooooooooooooo
1 dove si svolge la vicenda? 2 quali aspetti della mentalità e di costume caratterizzano l'ambiente? ci sono molte descrizioni? 3 in quale periodo storico è ambientato la vicenda? 4 quanto tempo dura? 5 la narrazione segue l'ordine temporali dei fatti o vi introduce manipolazioni? 6 ci sono sommari o ellissi? 7 chi è il protagonista? 8 quali sono gli altri personaggi e quale ruolo svolgono nel racconto (antagonista, aiutante del protagonista ecc.)? 9 quali personaggi sono visti a tutto tondo e quali a piatto? 10 in quali modi vengono presentate le caratteristiche psicologiche e sociali dei personaggi? 11 da quale situazione di equilibrio parte il racconto? 12 quale avvenimento altera l'equilibrio iniziale? 13 qual è l'equilibrio finale? 14 a chi appartiene la vce che narra? 15 come può essere definito il punto di vista narrativo? 16 l'autore anifestai suoi atteggiamenti e i suoi giudizi verso ciò che narra? in quali modi? 17 la vicenda è verosimile o inverosimile? 18 a quali scopi ha mirato l'autore (richiamare l'attenzione su questioni di interesse umano generale, intrattenere o divertire il pubblico, persuadere a un'idea, a un principio morale, far conosceresituazioni sociali)? 19 quale effetto ha prodotto su di te il testo?
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Aiutoooooo!Vi prego sono disperataaaa!
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Risposte
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http://www.italialibri.net/opere/ragazzadibube.html qui alcune risposte......
http://it.wikipedia.org/wiki/La_ragazza_di_Bube_%28romanzo%29 su wiki altre.....
http://www.my-libraryblog.com/2007/03/24/la-ragazza-di-bube-carlo-cassola/ altri spunti...
se leggi bene ciò che ti abbiamo dato puoi rispondere a più di metà delle domande (vedi voca "narratore" indicata da Maga)
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se leggi bene ciò che ti abbiamo dato puoi rispondere a più di metà delle domande (vedi voca "narratore" indicata da Maga)
PUOI TROVARE TUTTE LE RISPOSTE IN QUESTO RIASSUNTO!!!
La ragazza di Bube
di Carlo Cassola
RIASSUNTO DELL’OPERA
Mara, è una sedicenne che vive a Monteguidi, nella Val d’Elsa, col padre, la madre e un fratellino. Ha un fratellastro di nome Sante che fa il partigiano. Questi viene ucciso in uno scontro e, per annunciare la sua morte, arriva a casa di Mara un compagno di lotta, Bube che vuole parlare con il padre di Sante, un fervente militante comunista. L’uomo non c’è e l’incontro casuale tra Mara e Bube dà inizio alla loro storia d’amore. Da principio per Mara è un “gioco”, si vanta dell’incontro e della stoffa di un paracadute che lui le ha regalato, per Bube è il bisogno di un rapporto umano diverso da quelli avuti fino ad ora. I due ragazzi si incontrano di nuovo, si scrivono, perché lui vive a Volterra, ma quando deve trasferirsi a San Donato va a parlare con il padre di Mara e la ragazza si ritrova fidanzata con lui quasi senza accorgersene.
Nel frattempo accade un fatto grave: un prete non vuole far entrare in chiesa Bube e i suoi amici partigiani. Ne nasce una discussione e arriva un maresciallo fascista che inizia a sparare all’impazzata uccidendo uno di loro. I ragazzi per vendetta lo ammazzano e Bube, detto nel gergo partigiano “Il Vendicatore”, rincorre il figlio del maresciallo e lo uccide.
Il giovane non può più stare a San Donato e deve tornare a Volterra: questa volta Mara va con lui per conoscere la sua famiglia. Un altro incidente accade nell’autobus su cui viaggiano: tra i passeggeri c’è padre Cioffi, un prete fascista e Bube, incitato da molte donne, per non perdere il suo soprannome di “Vendicatore”, lo picchia. Arrivata a casa del ragazzo, Mara resta sconcertata dall’aspetto trascurato della madre e della sorella, e dalla miseria in cui vivono. Qui giunge un certo Lidori che dice a Bube di nascondersi per ordine del partito dato che è ricercato per il fattaccio di San Donato. I due giovani vanno a vivere in un capanno dove Mara diventa donna, ma la loro intimità finisce presto perché Bube deve fuggire all’estero. La ragazza torna a
Monteguidi, poi si reca a Poggibonsi dove va a servizio di una famiglia. Durante un’uscita domenicale conosce Stefano, i due si innamorano, ma lei non si lascia andare a questo sentimento perché ha promesso di rimanere fedele a Bube e di aspettare il suo ritorno. Questi, espulso dalla Francia, viene arrestato alla frontiera, allora Mara dà l’addio a Stefano, torna a Monteguidi e segue tutte le fasi del processo a Bube che viene condannato a quattordici anni di reclusione. Mara è rassegnata e cambiata e nell’ultimo episodio la ritroviamo ottimista: sette anni sono passati, ne mancano altri sette, può cominciare a far progetti per quando il suo Bube uscirà di prigione.
TEMI FONDAMENTALI
Uno dei temi fondamentali del racconto è la fedeltà, in ogni significato della parola. Mara è fedele alla parola data a Bube fino alla rinuncia di un altro amore, suo padre ha una cieca fiducia nel partito comunista e rimane sempre fedele ai suoi ideali, così come Bube è fedele al suo ruolo di partigiano. La storia ha anche come tema le storture della Resistenza quando degenerò in atti di violenza e sopraffazione e l’atteggiamento incerto del partito di sinistra quando non difende Bube e lo abbandona al suo destino.
ANALISI DEL TITOLO
Il titolo del romanzo si riferisce alla protagonista. Mara, fedele alla promessa fatta al suo ragazzo, assume un ruolo definitivo per la sua esistenza e quella preposizione “di” ha il valore di “appartenenza”: ella sceglie di appartenere a lui, quindi è “la ragazza di Bube”.
PERSONAGGI PRINCIPALI
MARA
E’ la protagonista del romanzo. All’inizio della storia ha sedici anni e vive in un piccolo paese di campagna della Toscana. E’ una giovinetta piuttosto superficiale, ha un rapporto assillante con lo specchio per “spiare ansiosa” lo sviluppo del suo corpo. Si ritiene “carina”, nonostante abbia “i capelli ritti sulla testa a mazzetti”. Quando conosce Bube inizia per lei un cambiamento e, durante le vicende della vita che inizia ad affrontare, avviene la sua maturazione. Mara dimostra di aver raggiunto la sua maturità quando compie la scelta della sua vita: rinuncia all’amore di Stefano che le assicura un futuro senza problemi e ritorna da Bube, fedele alla promessa fattagli e perdonandogli gli errori commessi. Ora è diventata una donna capace di abbandonare il mondo dei sogni e di affrontare coraggiosamente la vita.
BUBE ( Arturo Cappellini)
E’ un ragazzo di diciannove anni, dal fisico “magrolino, bruno, con i capelli lisci ed i baffetti”. In presenza di Mara è impacciato sia nel gestire che nel parlare, ma è istintivo e ardito quando si tratta di far la lotta contro i fascisti. Cresciuto in un’ umile famiglia, orfano di padre, si lascia conquistare dall’ideologia che combatte il fascismo e diventa partigiano. Nella lotta è battagliero e risoluto e questo gli vale la qualifica di “Vendicatore”. La fedeltà a tali ideali lo porta ad essere aggressivo anche a guerra finita e due gravi episodi lo coinvolgono. Bube viene abbandonato al suo destino e si sente tradito dal suo partito che non lo difende. Nella “sconfitta” è confortato dall’amore fedele di Mara.
STEFANO
E’ l’antagonista del romanzo. E’ un giovane che vive a Poggibonsi dove lavora come operaio in una vetreria. La sua sensibilità, il suo spirito poetico conquistano Mara che si innamora di lui e con lui si fidanza, colmando così un breve periodo di solitudine. Stefano va al concreto e parla di matrimonio e di figli e sbaglia perché questo argomento fa comprendere a Mara che il suo destino è con Bube. Lo “spirito borghese” di lui emerge quando Mara, dopo pochi mesi che lo ha lasciato e dopo giuramenti di eterno amore, lo ritrova sposato con un’altra.
LUOGHI
La storia si svolge nel cuore della Toscana, nella stupenda campagna della Val d’Elsa, in piccoli centri come Monteguidi e Colle e in alcuni più grandi come Volterra e Poggibonsi. Il primo luogo chiuso che Cassola presenta è la casa di Mara, non descritta con particolarità, ma si riesce a capire che si tratta di un’abitazione contadina, povera, ma dignitosa, con una grande cucina dotata di un camino e di una finestra priva di imposte, da questo locale si accede a due camere da letto pulite e ordinate. La casa di Bube viene invece descritta con particolarità: è formata da solo due stanze, cucina e camera, mentre il gabinetto si trova per le scale, “i mattoni sono mezzo rotti, le pareti sporche e macchiate d’umidità, i soffitti scrostati”. Altra casa descritta è quella elegante e ben arredata della famiglia di Poggibonsi dove Mara va a servizio. Per il resto Cassola descrive con ricchezza il paesaggio e lo identifica con ciò che in esso avviene: una natura rigogliosa e ricca di sole fa da sfondo allo sbocciare dell’amore dei due protagonisti, mentre un paesaggio notturno, nebbioso, illuminato solo dalle luci di una fabbrica, è lo scenario dove Mara trova un’alternativa alla sua storia con Bube.
TEMPO – CRONOLOGIA
La storia narrata da Cassola si svolge in un preciso periodo storico, tra il 1944 e il 1948, ossia negli anni della Resistenza contro l’occupazione delle truppe tedesche in Italia e in quelli del primo dopoguerra. Questo si desume dagli avvenimenti politici narrati, perché lo scrittore non menziona date, ed anche per le importanti votazioni per la scelta tra Repubblica e Monarchia accenna solo al giorno: “ 2 giugno”.
NARRATORE
Fin dalle prime pagine il narratore esterno mette a fuoco la narrazione degli avvenimenti dal punto di vista di Mara, la protagonista, quindi assume la posizione di narratore implicito. Questo viene fuori dal cambiamento di Mara, verso la sua completa maturazione, causato dalle vicende che la ragazza attraversa.
Ciò è la dimostrazione che il romanzo non è solamente sentimentale e povero di contenuto. Il narratore implicito si manifesta anche attraverso i dialoghi dei personaggi sulle storture della Resistenza degenerata in atti di violenza.
STILE
Cassola usa un linguaggio semplice, asciutto, misurato e nello stesso tempo elegante. Nelle descrizioni, spesso molto curate, di eventi, azioni, paesaggi e personaggi predomina il senso visivo. Il romanzo è ricco di dialoghi lunghi e serrati e i protagonisti usano un linguaggio consono al loro stato sociale, trattandosi di una storia raccolta attorno a umili protagonisti. Nello stendere l’ultima parte del romanzo, quella inerente agli esiti del processo a Bube, lo scrittore tiene in sospeso il lettore con la tecnica dello “stacco temporale” , usando brevi narrazioni che evidenziano Mara nella sua orgogliosa solitudine
SPERO DI ESSERTI STATA UTILE!!!
MAGA
La ragazza di Bube
di Carlo Cassola
RIASSUNTO DELL’OPERA
Mara, è una sedicenne che vive a Monteguidi, nella Val d’Elsa, col padre, la madre e un fratellino. Ha un fratellastro di nome Sante che fa il partigiano. Questi viene ucciso in uno scontro e, per annunciare la sua morte, arriva a casa di Mara un compagno di lotta, Bube che vuole parlare con il padre di Sante, un fervente militante comunista. L’uomo non c’è e l’incontro casuale tra Mara e Bube dà inizio alla loro storia d’amore. Da principio per Mara è un “gioco”, si vanta dell’incontro e della stoffa di un paracadute che lui le ha regalato, per Bube è il bisogno di un rapporto umano diverso da quelli avuti fino ad ora. I due ragazzi si incontrano di nuovo, si scrivono, perché lui vive a Volterra, ma quando deve trasferirsi a San Donato va a parlare con il padre di Mara e la ragazza si ritrova fidanzata con lui quasi senza accorgersene.
Nel frattempo accade un fatto grave: un prete non vuole far entrare in chiesa Bube e i suoi amici partigiani. Ne nasce una discussione e arriva un maresciallo fascista che inizia a sparare all’impazzata uccidendo uno di loro. I ragazzi per vendetta lo ammazzano e Bube, detto nel gergo partigiano “Il Vendicatore”, rincorre il figlio del maresciallo e lo uccide.
Il giovane non può più stare a San Donato e deve tornare a Volterra: questa volta Mara va con lui per conoscere la sua famiglia. Un altro incidente accade nell’autobus su cui viaggiano: tra i passeggeri c’è padre Cioffi, un prete fascista e Bube, incitato da molte donne, per non perdere il suo soprannome di “Vendicatore”, lo picchia. Arrivata a casa del ragazzo, Mara resta sconcertata dall’aspetto trascurato della madre e della sorella, e dalla miseria in cui vivono. Qui giunge un certo Lidori che dice a Bube di nascondersi per ordine del partito dato che è ricercato per il fattaccio di San Donato. I due giovani vanno a vivere in un capanno dove Mara diventa donna, ma la loro intimità finisce presto perché Bube deve fuggire all’estero. La ragazza torna a
Monteguidi, poi si reca a Poggibonsi dove va a servizio di una famiglia. Durante un’uscita domenicale conosce Stefano, i due si innamorano, ma lei non si lascia andare a questo sentimento perché ha promesso di rimanere fedele a Bube e di aspettare il suo ritorno. Questi, espulso dalla Francia, viene arrestato alla frontiera, allora Mara dà l’addio a Stefano, torna a Monteguidi e segue tutte le fasi del processo a Bube che viene condannato a quattordici anni di reclusione. Mara è rassegnata e cambiata e nell’ultimo episodio la ritroviamo ottimista: sette anni sono passati, ne mancano altri sette, può cominciare a far progetti per quando il suo Bube uscirà di prigione.
TEMI FONDAMENTALI
Uno dei temi fondamentali del racconto è la fedeltà, in ogni significato della parola. Mara è fedele alla parola data a Bube fino alla rinuncia di un altro amore, suo padre ha una cieca fiducia nel partito comunista e rimane sempre fedele ai suoi ideali, così come Bube è fedele al suo ruolo di partigiano. La storia ha anche come tema le storture della Resistenza quando degenerò in atti di violenza e sopraffazione e l’atteggiamento incerto del partito di sinistra quando non difende Bube e lo abbandona al suo destino.
ANALISI DEL TITOLO
Il titolo del romanzo si riferisce alla protagonista. Mara, fedele alla promessa fatta al suo ragazzo, assume un ruolo definitivo per la sua esistenza e quella preposizione “di” ha il valore di “appartenenza”: ella sceglie di appartenere a lui, quindi è “la ragazza di Bube”.
PERSONAGGI PRINCIPALI
MARA
E’ la protagonista del romanzo. All’inizio della storia ha sedici anni e vive in un piccolo paese di campagna della Toscana. E’ una giovinetta piuttosto superficiale, ha un rapporto assillante con lo specchio per “spiare ansiosa” lo sviluppo del suo corpo. Si ritiene “carina”, nonostante abbia “i capelli ritti sulla testa a mazzetti”. Quando conosce Bube inizia per lei un cambiamento e, durante le vicende della vita che inizia ad affrontare, avviene la sua maturazione. Mara dimostra di aver raggiunto la sua maturità quando compie la scelta della sua vita: rinuncia all’amore di Stefano che le assicura un futuro senza problemi e ritorna da Bube, fedele alla promessa fattagli e perdonandogli gli errori commessi. Ora è diventata una donna capace di abbandonare il mondo dei sogni e di affrontare coraggiosamente la vita.
BUBE ( Arturo Cappellini)
E’ un ragazzo di diciannove anni, dal fisico “magrolino, bruno, con i capelli lisci ed i baffetti”. In presenza di Mara è impacciato sia nel gestire che nel parlare, ma è istintivo e ardito quando si tratta di far la lotta contro i fascisti. Cresciuto in un’ umile famiglia, orfano di padre, si lascia conquistare dall’ideologia che combatte il fascismo e diventa partigiano. Nella lotta è battagliero e risoluto e questo gli vale la qualifica di “Vendicatore”. La fedeltà a tali ideali lo porta ad essere aggressivo anche a guerra finita e due gravi episodi lo coinvolgono. Bube viene abbandonato al suo destino e si sente tradito dal suo partito che non lo difende. Nella “sconfitta” è confortato dall’amore fedele di Mara.
STEFANO
E’ l’antagonista del romanzo. E’ un giovane che vive a Poggibonsi dove lavora come operaio in una vetreria. La sua sensibilità, il suo spirito poetico conquistano Mara che si innamora di lui e con lui si fidanza, colmando così un breve periodo di solitudine. Stefano va al concreto e parla di matrimonio e di figli e sbaglia perché questo argomento fa comprendere a Mara che il suo destino è con Bube. Lo “spirito borghese” di lui emerge quando Mara, dopo pochi mesi che lo ha lasciato e dopo giuramenti di eterno amore, lo ritrova sposato con un’altra.
LUOGHI
La storia si svolge nel cuore della Toscana, nella stupenda campagna della Val d’Elsa, in piccoli centri come Monteguidi e Colle e in alcuni più grandi come Volterra e Poggibonsi. Il primo luogo chiuso che Cassola presenta è la casa di Mara, non descritta con particolarità, ma si riesce a capire che si tratta di un’abitazione contadina, povera, ma dignitosa, con una grande cucina dotata di un camino e di una finestra priva di imposte, da questo locale si accede a due camere da letto pulite e ordinate. La casa di Bube viene invece descritta con particolarità: è formata da solo due stanze, cucina e camera, mentre il gabinetto si trova per le scale, “i mattoni sono mezzo rotti, le pareti sporche e macchiate d’umidità, i soffitti scrostati”. Altra casa descritta è quella elegante e ben arredata della famiglia di Poggibonsi dove Mara va a servizio. Per il resto Cassola descrive con ricchezza il paesaggio e lo identifica con ciò che in esso avviene: una natura rigogliosa e ricca di sole fa da sfondo allo sbocciare dell’amore dei due protagonisti, mentre un paesaggio notturno, nebbioso, illuminato solo dalle luci di una fabbrica, è lo scenario dove Mara trova un’alternativa alla sua storia con Bube.
TEMPO – CRONOLOGIA
La storia narrata da Cassola si svolge in un preciso periodo storico, tra il 1944 e il 1948, ossia negli anni della Resistenza contro l’occupazione delle truppe tedesche in Italia e in quelli del primo dopoguerra. Questo si desume dagli avvenimenti politici narrati, perché lo scrittore non menziona date, ed anche per le importanti votazioni per la scelta tra Repubblica e Monarchia accenna solo al giorno: “ 2 giugno”.
NARRATORE
Fin dalle prime pagine il narratore esterno mette a fuoco la narrazione degli avvenimenti dal punto di vista di Mara, la protagonista, quindi assume la posizione di narratore implicito. Questo viene fuori dal cambiamento di Mara, verso la sua completa maturazione, causato dalle vicende che la ragazza attraversa.
Ciò è la dimostrazione che il romanzo non è solamente sentimentale e povero di contenuto. Il narratore implicito si manifesta anche attraverso i dialoghi dei personaggi sulle storture della Resistenza degenerata in atti di violenza.
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Cassola usa un linguaggio semplice, asciutto, misurato e nello stesso tempo elegante. Nelle descrizioni, spesso molto curate, di eventi, azioni, paesaggi e personaggi predomina il senso visivo. Il romanzo è ricco di dialoghi lunghi e serrati e i protagonisti usano un linguaggio consono al loro stato sociale, trattandosi di una storia raccolta attorno a umili protagonisti. Nello stendere l’ultima parte del romanzo, quella inerente agli esiti del processo a Bube, lo scrittore tiene in sospeso il lettore con la tecnica dello “stacco temporale” , usando brevi narrazioni che evidenziano Mara nella sua orgogliosa solitudine
SPERO DI ESSERTI STATA UTILE!!!
MAGA