Salve ragazzi potreste rispondermi a queste domande del 1 canto dell’inferno della Divina Commedia. Grazie!!!? (74854)
Salve ragazzi potreste rispondermi gentilmente a queste domande riguardanti il 1 canto dell’inferno della divina commedia. Grazie mille io nn ci sono riuscito =( mi potete rispondere in modo completo gentilmente e chi sara molto bravo avrà tante stelle
1) Qual è il significato allegorico della selva oscura nella divina commedia ?
2) Tre sono le fiere che sbarrano a Dante il cammino: quali sono? Ognuna ha un valore allegorico-politico e uno simbolico-morale: Quale? E perche?
3)sai spiegare le ragioni per le quali Dante ha scelto come guida nell’oltretomba cristiano Virgilio, un poeta romano vissuto < al tempo degli dei falsi e bugiardi>?
4) Spiega la profezia del veltro. Ricorda che allegorie e simboli non sono fredde astrazioni, ma hanno in Dante un tono realistico che affascina e suscita interesse.
5) Nel 1 canto dell’inferno nel verso 55 “ E qual è quei che volentieri acquista, e giunge ‘l tempo che perdere lo face, che ‘n tutt’i suoi pensier piange e s’attrista” è presente una similitudine: quali sono i due termini di paragone che Dante mette a confronto?
6) Nel 1 canto dell’inferno nel verso 63 “ è presente la sinestesia : “ chi per lungo silenzio parea fioco” la sai spiegare?
7) Nel 1 canto dell’inferno nel verso 79-80 “Or sé tu quel Virgilio e quella fonte che spandi di parlar si largo fiume?” i due sostantivi “forte e “fiume” usati come metafore: spiega che cosa significano.
8) Osserva con attenzione i cambiamenti dei tempi verbali e spiega la differenza che c’è tra l’uso del tempo passato e quello del tempo presente. Questa domanda riguarda il 1 canto dell’Inferno della Divina Commedia.
9) Le allegorie dilatano il valore di una parola, dal particolare all’universo; prendiamo, per esempio, la lonza: in senso simbolico-morale indica il peccato di lussuria che ostacola a “Dante-uomo” la via verso la salvezza. Individua nel testo altri esempi di parole usate in senso simbolico morale. Si riferisce al 1 canto dell’Inferno della Divina Commedia
10) Sono passati sette secoli da quando Dante pronosticò la venuta del veltro a salvare dalla rovina una società che egli riteneva essere traviata e corrotta. Fai un confronto tra la società medievale e quella di oggi, sottolineando se la descrizione dantesca di un mondo turbato dalla violenza, l’ingiustizia e l’avidità di potere e denaro possa essere applicata al mondo di oggi.
1) Qual è il significato allegorico della selva oscura nella divina commedia ?
2) Tre sono le fiere che sbarrano a Dante il cammino: quali sono? Ognuna ha un valore allegorico-politico e uno simbolico-morale: Quale? E perche?
3)sai spiegare le ragioni per le quali Dante ha scelto come guida nell’oltretomba cristiano Virgilio, un poeta romano vissuto < al tempo degli dei falsi e bugiardi>?
4) Spiega la profezia del veltro. Ricorda che allegorie e simboli non sono fredde astrazioni, ma hanno in Dante un tono realistico che affascina e suscita interesse.
5) Nel 1 canto dell’inferno nel verso 55 “ E qual è quei che volentieri acquista, e giunge ‘l tempo che perdere lo face, che ‘n tutt’i suoi pensier piange e s’attrista” è presente una similitudine: quali sono i due termini di paragone che Dante mette a confronto?
6) Nel 1 canto dell’inferno nel verso 63 “ è presente la sinestesia : “ chi per lungo silenzio parea fioco” la sai spiegare?
7) Nel 1 canto dell’inferno nel verso 79-80 “Or sé tu quel Virgilio e quella fonte che spandi di parlar si largo fiume?” i due sostantivi “forte e “fiume” usati come metafore: spiega che cosa significano.
8) Osserva con attenzione i cambiamenti dei tempi verbali e spiega la differenza che c’è tra l’uso del tempo passato e quello del tempo presente. Questa domanda riguarda il 1 canto dell’Inferno della Divina Commedia.
9) Le allegorie dilatano il valore di una parola, dal particolare all’universo; prendiamo, per esempio, la lonza: in senso simbolico-morale indica il peccato di lussuria che ostacola a “Dante-uomo” la via verso la salvezza. Individua nel testo altri esempi di parole usate in senso simbolico morale. Si riferisce al 1 canto dell’Inferno della Divina Commedia
10) Sono passati sette secoli da quando Dante pronosticò la venuta del veltro a salvare dalla rovina una società che egli riteneva essere traviata e corrotta. Fai un confronto tra la società medievale e quella di oggi, sottolineando se la descrizione dantesca di un mondo turbato dalla violenza, l’ingiustizia e l’avidità di potere e denaro possa essere applicata al mondo di oggi.
Miglior risposta
1-la selva oscura sta ad indicare il peccato umano, attraverso il viaggio nell'aldilà ci si può purificare
2-Allora le tre fiere di dante sono
-la lupa
-il leone
- la lince
la lupa rappresenta l'avarizia,il leone la violenza e la lonza (lince) la lussuria. la lupa è la più temibile perchè secondo Dante è il peccato più pericoloso infatti,l'avidità di guadagno porta l'uomo alla competizione e al conflitto sociale
3-dante sceglie virgilio perchè durante il suo processo formativo è stato il suo maestro....
infatti dante sicuramente conosce il 6 libro dell'eneide perche nei primi 5 canti dell'inferno vi sono chiarissimi riferimenti.
allegoricamente virgilio è la ragione....
il lume che riuscirà a far superare gli ostacoli al poeta fiorentino.
virgilio infatti è collocato nel limbo;
non un luogo dove risiedono i peccatori più infimi...
solo quelli che anche se hanno condotto una vita esemplare non hanno avuto fede in dio (semplicemente quelli che non sono stati battezzati).
infatti virgilio accompagnerà dante solo in due tappe...
l'inferno e il purgatorio...lui non può andare in paradiso perche non è un'anima pia...
li beatrice, il simbolo dello stilnovismo, accompagnerà dante.
4-Dante dice che arriverà qualcuno a fare giustizia nel mondo, il veltro, qualcuno che porrà fine alla corruzione e alla decadenza morale che dilagava, soprattutto in firenze (vedi canto XVI paradiso ad es, oppure il sesto dell'inferno in cui "superbia invidia e avarizia sono le tre faville che hanno i cuori (dei fiorentini) accesi"). Infatti il veltro è il cane che caccia i lupi... la lupa "che di tutte le brame era carca" (se non sbaglio, purtroppo non ricordo bene i versi a memoria) perché "s'ammoglia" agli altri animali viziosi, era simbolo di cupidigia, il peggiore dei sette vizi capitali secondo Dante. Questo veltro è una figura che non è riconducibile a nessuna autorità né imperiale né papale (ecco spiegato il verso "non ciberà né terra né peltro" o quel che è), non è da ricondurre a nessun personaggio esistente dunque, anche se per giustificare quel "sua nazion sarà tra feltro e feltro" (o quel che è, chiedo ancoea scusa x le pessime citazioni, son passati quattro anni) le teorie e le congetture sono fioccate. La più probabile è che si tratti di una persona umile e semplice (in linea con il fatto che non è un imperatore né un papa) perché il feltro è un materiale umilissimo. Inoltre questo veltro è non solo umile ma anche molto colto e saggio, infatti non sarà "cibato" da terre e materiali preziosi ma da "sapienza amore e virtute". Questa profezia viene ripresa nel XVII del Paradiso quando Cacciaguida profetizza a Dante tutte le sue future vicissitudini da quando viene cacciato da Firenze... infatti lui verrà accolto da Cangrande della Scala, signore di Verona, una personalità che Dante ammirò moltissimo, e al quale dedicò il paradiso se non erro. Proprio per questo, esplicato nei versi nei quali si riferisce a lui ("parran faville de la sua virtute in non curar d'argento nè d'affanni"), si è pensato che lui potesse essere il veltro ma non è probabile, proprio perché il veltro non può essere un nobile.
5-E qual è quei
6-uno che sembrava affievolito a causa di un lungo silenzio
alle altre non so rispondere
2-Allora le tre fiere di dante sono
-la lupa
-il leone
- la lince
la lupa rappresenta l'avarizia,il leone la violenza e la lonza (lince) la lussuria. la lupa è la più temibile perchè secondo Dante è il peccato più pericoloso infatti,l'avidità di guadagno porta l'uomo alla competizione e al conflitto sociale
3-dante sceglie virgilio perchè durante il suo processo formativo è stato il suo maestro....
infatti dante sicuramente conosce il 6 libro dell'eneide perche nei primi 5 canti dell'inferno vi sono chiarissimi riferimenti.
allegoricamente virgilio è la ragione....
il lume che riuscirà a far superare gli ostacoli al poeta fiorentino.
virgilio infatti è collocato nel limbo;
non un luogo dove risiedono i peccatori più infimi...
solo quelli che anche se hanno condotto una vita esemplare non hanno avuto fede in dio (semplicemente quelli che non sono stati battezzati).
infatti virgilio accompagnerà dante solo in due tappe...
l'inferno e il purgatorio...lui non può andare in paradiso perche non è un'anima pia...
li beatrice, il simbolo dello stilnovismo, accompagnerà dante.
4-Dante dice che arriverà qualcuno a fare giustizia nel mondo, il veltro, qualcuno che porrà fine alla corruzione e alla decadenza morale che dilagava, soprattutto in firenze (vedi canto XVI paradiso ad es, oppure il sesto dell'inferno in cui "superbia invidia e avarizia sono le tre faville che hanno i cuori (dei fiorentini) accesi"). Infatti il veltro è il cane che caccia i lupi... la lupa "che di tutte le brame era carca" (se non sbaglio, purtroppo non ricordo bene i versi a memoria) perché "s'ammoglia" agli altri animali viziosi, era simbolo di cupidigia, il peggiore dei sette vizi capitali secondo Dante. Questo veltro è una figura che non è riconducibile a nessuna autorità né imperiale né papale (ecco spiegato il verso "non ciberà né terra né peltro" o quel che è), non è da ricondurre a nessun personaggio esistente dunque, anche se per giustificare quel "sua nazion sarà tra feltro e feltro" (o quel che è, chiedo ancoea scusa x le pessime citazioni, son passati quattro anni) le teorie e le congetture sono fioccate. La più probabile è che si tratti di una persona umile e semplice (in linea con il fatto che non è un imperatore né un papa) perché il feltro è un materiale umilissimo. Inoltre questo veltro è non solo umile ma anche molto colto e saggio, infatti non sarà "cibato" da terre e materiali preziosi ma da "sapienza amore e virtute". Questa profezia viene ripresa nel XVII del Paradiso quando Cacciaguida profetizza a Dante tutte le sue future vicissitudini da quando viene cacciato da Firenze... infatti lui verrà accolto da Cangrande della Scala, signore di Verona, una personalità che Dante ammirò moltissimo, e al quale dedicò il paradiso se non erro. Proprio per questo, esplicato nei versi nei quali si riferisce a lui ("parran faville de la sua virtute in non curar d'argento nè d'affanni"), si è pensato che lui potesse essere il veltro ma non è probabile, proprio perché il veltro non può essere un nobile.
5-E qual è quei
6-uno che sembrava affievolito a causa di un lungo silenzio
alle altre non so rispondere
Miglior risposta