Saggio breve scolastico
Nel saggio breve scolastico devo parlare sempre in terza persona o nella conclusione posso usare la prima? Nei paragrafi devo esprimere anche le mie idee sulle fonti usando la terza persona o solo esaminarle?
Miglior risposta
Allora essendo comunque un saggio breve bisogna presentare il problema che ci si prepara a discutere, affermare la propria tesi con argomenti favorevoli a sostegno di essa, confutare gli argomenti e le tesi contrarie e concludere facendo il bilancio consuntivo di quanto si è detto a dimostrazione della ragionevolezza e della validità della tesi stessa.
Nel saggio breve il candidato dovrà dimostrare di sapersi muovere con destrezza dentro l’ambito prescelto, ma è totalmente libero di ritagliarsi un suo spazio personale e di scegliere, all’interno dell’argomento dato, una strada tutta sua per affrontarlo. La tesi può essere esposta in terza persona, in modo impersonale o in prima persona (le prime due forme sono più oggettive e quella impersonale suona come universale; la prima persona indica maggiore convinzione circa quanto si dice e maggiore responsabilità). Il linguaggio della saggistica, comunque, è sempre formale, preciso e specifico.
La brevità e la sinteticità sono doti supreme per la stesura di un buon elaborato. La stesura dovrà essere prevalentemente di tipo argomentativo: si tratterà cioè di descrivere, indicare, esporre e spiegare le ragioni degli altri confrontandole con le proprie. A differenza di un tema, il saggio breve non richiede una introduzione. Si potrà entrare subito in medias res, perché si dà per scontato che il lettore medio, cui s’indirizza il nostro testo, conosca l’argomento.
Fonte: http://m.tecnicadellascuola.it/item/1019632-nel-saggio-breve-e-obbligatorio-l-uso-della-terza-persona-ad-libitum.html?t=storico
Per qualsiasi cosa non chiara, o ulteriori dubbi, chiedi pure :)
Ciao Laura!
Nel saggio breve il candidato dovrà dimostrare di sapersi muovere con destrezza dentro l’ambito prescelto, ma è totalmente libero di ritagliarsi un suo spazio personale e di scegliere, all’interno dell’argomento dato, una strada tutta sua per affrontarlo. La tesi può essere esposta in terza persona, in modo impersonale o in prima persona (le prime due forme sono più oggettive e quella impersonale suona come universale; la prima persona indica maggiore convinzione circa quanto si dice e maggiore responsabilità). Il linguaggio della saggistica, comunque, è sempre formale, preciso e specifico.
La brevità e la sinteticità sono doti supreme per la stesura di un buon elaborato. La stesura dovrà essere prevalentemente di tipo argomentativo: si tratterà cioè di descrivere, indicare, esporre e spiegare le ragioni degli altri confrontandole con le proprie. A differenza di un tema, il saggio breve non richiede una introduzione. Si potrà entrare subito in medias res, perché si dà per scontato che il lettore medio, cui s’indirizza il nostro testo, conosca l’argomento.
Fonte: http://m.tecnicadellascuola.it/item/1019632-nel-saggio-breve-e-obbligatorio-l-uso-della-terza-persona-ad-libitum.html?t=storico
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Ciao Laura!
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