Romanticismo italiano

MargAnto
non riesco a trovare gli appunti sul romanticismo italiano helpppp

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ale92t
Il romanticismo si sviluppa in Italia intorno al XIX secolo:esso viene visto come reazione al razionalismo illuministico.
Protagonista è ora il popolo, principalmente la borghesia che inizia ad acquisire maggior peso economico e politico all'interno della società, diventando una classe di uomini istruiti particolarmente nel nord-italia. Si sviluppano le università come i politecnici, per cui si attribuisce alla cultura scientifica dignità pari a quella letteraria.
Crescendo il grado di alfabetizzazione, aumenta anche il numero di lettori: la scrittura inizierà ad acquistare maggiore indipendenza, con la scomparsa della subordinazione del letterato dalle corti. Si sviluppa frattanto il diritto d'autore, giacchè l'opera diverrà piena proprietà dello scrittore.
I primi giornali periodici(anche se si parla per lo più di istruzione e informazione elitaria) sono di carattere prevalentemente filogovernativo.
Il romanticismo si sviluppa inizialmente in Germania con Schlegel , autore del saggio "sulla poesia ingenua e sperimentale" ,in cui tratta dei due tipi di poesia, la prima antica classica, l'altra sentimentale, tipica dei romantici.
La polemica classica-romantica viene portata in Italia nel 1816 quando sulla "Biblioteca Italiana" compare in saggio "sulla maniera e l'utilità delle traduzioni" di Madame De Stael:"biblioteca Italiana" era un giornale di Milano al quale collaborarono Vincenzo Monti e Pietro Giordani, ricordato per le sue polemiche nei confronti della poesia dialettale. Esso è un giornale vicino al governo austriaco.
La polemica classico- romantica verteva principalmente su 3 argomenti:
la mitologia;
la letteratura straniera;
concetto di popolo/rapporto con la natura che "comunica" con l'uomo attraverso simboli di ardua lettura;
rispetto delle regole drammaturgiche.
Importante è, in questo periodo, la diffusione de "Il Conciliatore", periodico la cui pubblicazione era prevista due volte settimanali, foglio azzurro diviso in 4 parti dalle trattazioni più varie: il realizzatore fu Pietro Borsieri, che passò qualche anno in carcere per le sue nette posizioni oppositorie nei confronti degli austriaci.
Per quanto riguarda le principali figure, che funsero da mediatori tra cultura italiana ed europea, possiamo citare Giuseppe Vecchi e Ludovico di Breme.
I personaggi più autorevoli in Italia sono Silvio Bellico e in particolare Giovanni Berchet , con la "lettera semiseria di Grisostomo al suo figliuolo" attraverso cui si ci sofferma principalmente sui principi costitutivi del romanticismo:la poesia romantica ha come destinazione un pubblico definito , e per questo Berchet attua una distinzione tra parigini e ottentotti: gli uni troppo altezzosi, gli altri incapaci di cogliere il significato delle opere romantiche. Per questo motivo l'unica destinazione possibile è la borghesia.
Per quanto concerne Silvio Bellico , da sottolineare il libro "Le mie Prigioni", il più letto in Europa.Importante è fare un accenno a tre tipologie di romanzi sviluppatisi nel corso del romanticismo: il romanzo d'appendice ,storico( che per essere tale richiede l'ambientazione in un preciso periodo storico, con personaggi reali dove lo scrittore si avvale di manoscritti ritrovati) e di formazione( nel quale si segue la crescita del protagonista , da bambino ad adulto): troviamo a questo proposito in Italia "Le confessioni di un ottoagenario",un ottantenne che ripercorre la sua vita.
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coltina
da: http://balbruno.altervista.org/index-36.html
Il romanticismo italiano

Il romanticismo italiano è un fenomeno che ha tratti caratteristici diversi dal romanticismo europeo. Le tensioni mistiche sono del tutto assenti, così come è assente quel gusto per il tenebroso e l'orrido che caratterizza molto romanticismo nordico. Queste diversità hanno fatto ritenere che l'Italia non abbia avuto una vera e propria arte romantica ma solo una imitazione del vero romanticismo nordico. Se la questione appare oggi superata, ciò che interessa è capire in che cosa si può individuare un'esperienza romantica nell'arte italiana dell'Ottocento. È da premettere che, in Italia, il romanticismo coincide cronologicamente con quella fase storica che definiamo Risorgimento. Ossia il periodo, compreso tra il 1820 e il 1860, in cui si realizzò l'unità d'Italia. Questo processo di unificazione fu accompagnato da molti fermenti che coinvolsero non solo la sfera politica e diplomatica ma anche la cultura del periodo. I contenuti culturali furono indirizzati al risveglio della identità nazionale e alla presa di coscienza dell'importanza della unificazione. Secondo le coordinate del romanticismo, che in tutta Europa rivalutava le radici delle identità nazionale, il riferimento storico divenne il medioevo. E così anche l'Italia, che pure aveva vissuto periodi storici più intensi e pregnanti proprio in età classica con l'impero romano, si rivolse al medioevo per ritrovarvi quegli episodi che ne indicassero l'orgoglio nazionale. Questo impegno civile e politico unifica tutte le arti del romanticismo italiano, dalla letteratura alla pittura, dalla musica al melodramma, eccetera. Ma l'arte che più di ogni altra si affermò nel romanticismo italiano fu soprattutto la letteratura, grazie ad Alessandro Manzoni e al suo romanzo I promessi sposi. Questo predominio della letteratura sulle arti visive è stata una costante di tutta la successiva cultura italiana dell'Ottocento, determinando non poco il ritardo culturale che l'Italia accumulò nel campo delle arti visive rispetto alle altre nazioni europee, e alla Francia in particolare. I due principali temi in cui si esprime la pittura romantica italiana è la pittura di storia e la pittura di paesaggio. Nel primo tema abbiamo il maggior contributo pittorico all'idea risorgimentale dell'unità nazionale. E la pittura di storia, coerentemente a quanto detto prima, rappresenta sempre episodi tratti dalla storia del medioevo quali la Disfida di Barletta, i Vespri siciliani, eccetera. Ma lo fa con spirito che denota la succube dipendenza dalla letteratura, tanto che questi quadri hanno un carattere puramente illustrativo e didascalico. Protagonisti di questa pittura di storia sono stati il milanese Francesco Hayez, il fiorentino Giuseppe Bezzuoli, il piemontese Massimo D'Azeglio. Nel genere del paesaggio il romanticismo italiano trovò invece una sua maggiore autonomia ed ispirazione che la posero al livello delle coeve esperienze pittoriche che si stavano svolgendo in Europa. Anche per la diversità geografica tra l'Italia e l'Europa del nord i paesaggi italiani non sono mai caratterizzati da quella atmosfera a volte tenebrosa e a volte inospitale del paesaggio nordico. Ma il paesaggio italiano si presenta più luminoso, più gradevole, più caratterizzato da un pittoresco accogliente e piacevole. La pittura di paesaggio italiana ha soprattutto due grandi protagonisti: Giacinto Gigante a Napoli, esponente principale della locale Scuola di Posillipo, e Antonio Fontanesi a Torino. La vicenda del romanticismo italiano tende a prolungarsi fin quasi alla fine del secolo collegandosi, in alcuni casi, direttamente con la pittura divisionista. Nell'ambito del romanticismo italiano, un posto a sé lo occupa un altro movimento, detto "Scapigliatura", sviluppatosi a Milano nell'immediato periodo dopo l'unità d'Italia. La Scapigliatura si sviluppa sulle suggestioni di un altro originale pittore romantico, la cui attività si è svolta a Milano: Giovanni Carnovali, detto il Piccio.
poi: http://www.atuttascuola.it/siti/elenuccia/romanticismo.htm
http://www.repubblicaletteraria.it/Romanticismo_italiano.htm
http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/letteratura-italiana/lottocento_/a3_il_romanticismo/Il-romanticismo-italiano.html

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