Rolando suona l'olifante

soup
riassunto di Rolando suona l'olifante

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ale92t
I francesi di ritorno in patria superano il passo di Roncisvalle mentre i Saraceni si preparano a sorprendere la retroguardia con a capo Orlando. Insieme ai Saraceni ci sarà Gano, ovvero un parente di Orlando che vuole uccidere il cavaliere poiché gli avrebbe commesso un torto. Orlando combatte prima a cavallo con la lancia e poi a terra con la spada. Qui, resosi conto dell'attacco imminente, Oliviero consiglia all'amico di suonare l'olifante (il suo corno) il cui suono richiamerebbe l'attenzione del resto dell'esercito. Il prode paladino rifiuta e si dice spavaldamente sicuro della vittoria. Dopo un lungo combattimento la situazione si fa tragica per i cristiani e finalmente Orlando si decide a suonare l'Olifante. Il suono del corno risuona tre volte sulle rocce di Roncisvalle. Gano, animato dal risentimento per Rolando, tenta di dissuadere il re Carlo che tuttavia inverte subito la marcia dell'esercito.

Nel frattempo la retroguardia francese ridotta a soli tre uomini viene sopraffatta. Orlando colpito a morte tenta di spezzare la sua spada Durendala non riuscendoci ed estenuato si accascia sul terreno con le mani conserte al petto. Giunto Carlo, sbaraglia gli avversari i quali inseguiti si danno alla fuga e annegano nel fiume Ebro.

Marsilio, rifugiato presso l'emiro Baligante, si suiciderà in seguito alla sconfitta di quest'ultimo nello scontro decisivo contro il re Carlo. Saragozza è conquistata e i Mori convertiti. Il re torna ad Aquisgrana dove ha fretta di processare Gano per tradimento. Ricusati i giudici Gano si difende con l'appoggio dei suoi nobili parenti tra cui il potente Pinabel, che sfidato dallo scudiero Teodorico verrà ucciso insieme a tutti i suoi. Gano sarà squartato.

Orlando sentendo che la sua morte si avvicina, corre sotto ad un pino, porge la faccia a terra, ruota la testa e guarda verso la Spagna. Prima di morire però metterà la sua spada sotto di lui prendera con la sinistra l'olifante e in segno di riconoscenza e fede donerà il suo guanto a Dio. Poco dopo gli angeli discenderanno su di lui per portarlo nel regno dei cieli.

Carlo, ormai bicentenario, in seguito all'apparizione in sogno dell'Arcangelo Gabriele parte per dare aiuto al re Viviano in Infa dove hanno posto l'assedio i Saraceni. «Qui finisce la storia che Turoldo mette in poesia».

da: http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20101010111848AASprrA

:hi

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