Ragazzi aiuto cn Dante Alighieri
raga aiutatemi pleaseeee....Fra poco la professoressa ci dara il compito su:
-La vita di Dante
-La Vita Nova con Il Saluto di Beatrice(capitoli III e XI)
-Il Convivio
-Il Devulgar Eloquentio(o cm si scrive....XD)
questi sn gli argomenti qualcuno mi puo aiutare mi servirebbero i Riassunti
grazie 1000 in anticipo...vi prego e mlt importante
:hi
-La vita di Dante
-La Vita Nova con Il Saluto di Beatrice(capitoli III e XI)
-Il Convivio
-Il Devulgar Eloquentio(o cm si scrive....XD)
questi sn gli argomenti qualcuno mi puo aiutare mi servirebbero i Riassunti
grazie 1000 in anticipo...vi prego e mlt importante
:hi
Risposte
grazie 1000...:lol te lo faro sapere sicuramente:hi
La vita di Dante
Dante nasce a Firenze nel 1265 da una famiglia di piccola nobiltà,rimase presto orfano di madre.Nel 1283 inizia a comporre liriche che verranno poi incluse nella VITA NUOVA;nel 1290 muore Bice di Folco Portinari,la donna che verr celebrata come Beatrice nella Vita Nuova.Tra il 1292 e il 1294 compone la Vita Nuova;nel 1295 sposa Gemma Donati.Nello stesso anno gli ordinamenti di Giano della Bella,dove si vietava alle famiglie nobili di partecipare alla vita politica,subiscono delle modifiche e Dante si iscrive alla corporazione dei MEDICI e degli SPEZIALI.Nel 1296 e 1297 fa parte del Consiglio dei Cento e del Consiglio del Podestà.Nel 1300 viene eletto priore e con gli altri decide di esiliare i capi dei guelfi bianchi e neri per riportare la pace e si scontra con Bonifacio VIII.Nel 1302 viene condannato all'esilio e diventa esule.Durante il suo esilio viene ospitato dalle grandi famiglie,perlopiù ghibelline perchè anche se faceva parte dei guelfi era contro Bonifacio VIII,tipo nel Casentino,tra Arezzo e Siena,nella Lunigiana e a Verona presso gli Scaligeri,a cui poi dedicherà il paradiso.Dante scrive negli anni dell'esilio ed è influenzato in gran parte dalla politica a cui dedica i VI canti delle tre parti della Divina Commedia.Egli era monarchico.Nel 1302 si chiude il suo processo.Nel 1303 i guelfi bianchi fanno qualche tentativo di ritorno in patria;nella seconda metà dell'anno Dante si stacca dai compagni d'esilio e trova ospitalità a Verona presso Bartolomeo della Scala.Tra il 1304 e il 1306 lavora al CONVIVIO,al DE VULGARI ELOQUENTIA,all'INFERNO.Nel 1308 viene eletto imperatore Arrigo VII che aiuterà Dante nei suoi spostamenti.NelNel 1309 termina l’INFERNO.Nel 1311 esorta l’imperatore a marciare contro Firenze e compone MONARCHIA.Tra il 1312 e il 1313 porta a compimento il PURGATORIO.Nel 1314 esorta i cardinali italiani riuniti in conclave,dopo la morte di Clemente V,ad eleggere un pontefice che riporti a Roma la sede della cristianità.Nel 1315 viene offerta un’amnistia agli esiliati.Tra il 1319 e il 1320 è ospite a Ravenna di Guido Novello da Polenta e porta a compimento il PARADISO.Nell’estate del 1321 fa parte di un’ambasceria inviata da Guido Novello a Venezia,si ammala durante il viaggio e muore a Ravenna il 13-14 settembre.La sua tomba è custodita a Ravenna,invece a Firenza c’è il cenotafio,un monumento dove però non ci sono le ossa.L’esperienza dell’esilio allarga gli orizzonti politico-culturali di Dante ed è per lui una lacerazione affettiva e la consapevolezza dell’ingiustizia subita e della propria superiorità intellettuale e morale.
La VITA NUOVA
Verso il 1294 Dante compone l’antologia personale della VITA NUOVA,in cui reinterpreta in chiave esemplare la propria esperienza umana e poetica.Egli usa in termine “nuova” perché è rinnovata dall’amore per Beatrice.Quest’opera è un PROSIMETRO (prosa + poesia) ed è anche un consuntivo dell’esperienza stilnovistica,infatti la maggior parte delle rime che ne costituiscono il cuore sono stilnovistiche e sono databili 1283-1293 mentre la prosa è composta in una fase successiva,forse attorno al 1294.Nella VITA NUOVA sono presenti:visione della donna terrena,rime dello sviamento,rime del dolore in vita,rime della lode,rime del dolore in morte,rime dell’oblio,visione della donna celeste.Nella VITA NUOVA Dante narra il primo fatale incontro con Beatrice,avvenuto quando egli aveva solo nove anni,ed il successivo che si colloca nove anni dopo.Egli soffre molto per amore di Beatrice.Un giorno in chiesa,mentre Dante osserva rapito Beatrice,qualcuno scambia un’altra donna per il vero oggetto dei suoi sguardi:egli pensa di approfittare dell’equivoco per creare uno “schermo” al suo amore.Dante coltiva a lungo questa falsa opinione nella gente componendo rime in onore della donna-schermo.Amore,a causa della lontananza di quella donna da Firenze,induce Dante e trovarsi una seconda donna-schermo.Beatrice,venutolo a sapere,decide di togliergli il saluto.Dante si ritira nella sua casa dove,in sogno,gli appare Amore che lo invita a smettere la finzione delle donne-schermo.Dante ad un convito nuziale rivede Beatrice e ricade in uno stato di angoscia.Egli si interroga sul motivo che lo spinge a rivedere Beatrice;incontra poi delle donne con cui discute del suo comportamento contraddittorio.Le donne gli spiegano che lui nei suoi componimenti non lodava Beatrice ma compiangeva sé stesso.Decide così di non rivolgersi più nelle rime direttamente a Beatrice.In occasione della morte del padre di Beatrice,Dante compone due sonetti per esprimere la pietà che il dolore di lei gli causa.Durante una malattia gli si prefigura in sogno la morte di Beatrice.Dante riferisce in prosa e in rima gli effetti che lei produce in lui.Beatrice muore e Dante afferma di non volerne più parlare direttamente.Egli si innamora di un’altra donna,ma una visione di Beatrice lo fa vergognare della momentanea dimenticanza di lei e della passione per la donna gentile.Su richiesta di alcune donne scrive il sonetto “Oltre la spera”,nel quale idealmente sale in cielo a contemplare Beatrice.Infine egli si propone di non scrivere più di Beatrice finchè non potrà di nuovo “trattare di lei”.
IL CONVIVIO
Il CONVIVIO è un prosimetro (prosa + poesia) ed è scritto in volgare per permettere ai non specialisti di poter fruire della sapienza.In esso Dante affronta questioni dottrinali.Dei quindici trattati progettati Dante ne compose solo quattro:uno di introduzione e tre come commento alle canzoni “Voi che’ntendendo il terzo ciel movete”,”Amor che ne la mente mi ragiona,”le dolci rime d’amor ch’io solia”.Nel trattato introduttivo Dante spiega le motivazioni personali che lo spingono a comporre l’opera e le finalità che intende raggiungere.L’opera sarà quindi un banchetto,un convivio di sapienza:vivande ne saranno le canzoni,pane il commento.La lingua sarà il volgare perché,a differenza del latino,può raggiungere un più vasto pubblico e perché ad esso Dante è legato da amore e consuetudine.Nel secondo trattato il commento alla canzone “voi che’ntendendo il terzo ciel movete” affronta il problema dei vari sensi delle scritture.Nel terzo trattato,che commenta “Amor che ne la mente mi ragiona”,viene approfondita la lode della donna gentile.Nel quarto trattato,il commento alla canzone “Le dolci rime d’amor ch’io solia” si risolve in una analisi dei concetti di nobiltà e di giustizia.La nobiltà consiste nella conquista di virtù e di perfezione.La giustizia è una caratteristica essenziale dell’impero che da Dio è stato voluto per assicurare funzionalità e pace alla vita associata.Secondo Dante il compito dell’intellettuale è quello di indurre a scienza e virtù.Egli individua il suo pubblico nelle persone nobili d’animo.Con la scelta del volgare intende mostrare che questa lingua è adatta a trasmettere “altissimi e novissimi concetti”.
IL DE VULGARI ELOQUENTIA
Il DE VULGARI ELOQUENTIA è un trattato di linguistica e di retorica in cui Dante spiega e giustifica la dignità del volgare.Questo trattato fu scritto intorno al 1305.Doveva essere costituito da quattro libri,ma rimase incompiuto al capitolo XIV del secondo;è scritto in latino perché è un trattato teorico che si rivolge ad un pubblico di letterati.Nel primo libro si distingue tra una lingua naturale,appresa dall’ambiente in cui si vive,e una lingua artificiale,che si apprende con lo studio e che Dante identifica con il latino.Egli passa poi ad una rassegna analitica dei vari dialetti della penisola italica.Nessuno tra questi ha le prerogative necessarie per diventare lingua della lirica d’arte.La lingua ideale di Dante dev’essere ILLUSTRE perché si metta in luce nelle sue proprie capacità espressive;CARDINALE perché fa da cardine attorno al quale ruotano gli altri volgari;AULICA perché adatta alla reggia;CURIALE perché dotata di curialità,qualità che consiste nell’equilibrata norma dell’agire e che si trova nelle curie più eccelse.
Ecco tutto,spero di poterti essere d'aiuto.Fammi sapere come va il compito.:hi
Dante nasce a Firenze nel 1265 da una famiglia di piccola nobiltà,rimase presto orfano di madre.Nel 1283 inizia a comporre liriche che verranno poi incluse nella VITA NUOVA;nel 1290 muore Bice di Folco Portinari,la donna che verr celebrata come Beatrice nella Vita Nuova.Tra il 1292 e il 1294 compone la Vita Nuova;nel 1295 sposa Gemma Donati.Nello stesso anno gli ordinamenti di Giano della Bella,dove si vietava alle famiglie nobili di partecipare alla vita politica,subiscono delle modifiche e Dante si iscrive alla corporazione dei MEDICI e degli SPEZIALI.Nel 1296 e 1297 fa parte del Consiglio dei Cento e del Consiglio del Podestà.Nel 1300 viene eletto priore e con gli altri decide di esiliare i capi dei guelfi bianchi e neri per riportare la pace e si scontra con Bonifacio VIII.Nel 1302 viene condannato all'esilio e diventa esule.Durante il suo esilio viene ospitato dalle grandi famiglie,perlopiù ghibelline perchè anche se faceva parte dei guelfi era contro Bonifacio VIII,tipo nel Casentino,tra Arezzo e Siena,nella Lunigiana e a Verona presso gli Scaligeri,a cui poi dedicherà il paradiso.Dante scrive negli anni dell'esilio ed è influenzato in gran parte dalla politica a cui dedica i VI canti delle tre parti della Divina Commedia.Egli era monarchico.Nel 1302 si chiude il suo processo.Nel 1303 i guelfi bianchi fanno qualche tentativo di ritorno in patria;nella seconda metà dell'anno Dante si stacca dai compagni d'esilio e trova ospitalità a Verona presso Bartolomeo della Scala.Tra il 1304 e il 1306 lavora al CONVIVIO,al DE VULGARI ELOQUENTIA,all'INFERNO.Nel 1308 viene eletto imperatore Arrigo VII che aiuterà Dante nei suoi spostamenti.NelNel 1309 termina l’INFERNO.Nel 1311 esorta l’imperatore a marciare contro Firenze e compone MONARCHIA.Tra il 1312 e il 1313 porta a compimento il PURGATORIO.Nel 1314 esorta i cardinali italiani riuniti in conclave,dopo la morte di Clemente V,ad eleggere un pontefice che riporti a Roma la sede della cristianità.Nel 1315 viene offerta un’amnistia agli esiliati.Tra il 1319 e il 1320 è ospite a Ravenna di Guido Novello da Polenta e porta a compimento il PARADISO.Nell’estate del 1321 fa parte di un’ambasceria inviata da Guido Novello a Venezia,si ammala durante il viaggio e muore a Ravenna il 13-14 settembre.La sua tomba è custodita a Ravenna,invece a Firenza c’è il cenotafio,un monumento dove però non ci sono le ossa.L’esperienza dell’esilio allarga gli orizzonti politico-culturali di Dante ed è per lui una lacerazione affettiva e la consapevolezza dell’ingiustizia subita e della propria superiorità intellettuale e morale.
La VITA NUOVA
Verso il 1294 Dante compone l’antologia personale della VITA NUOVA,in cui reinterpreta in chiave esemplare la propria esperienza umana e poetica.Egli usa in termine “nuova” perché è rinnovata dall’amore per Beatrice.Quest’opera è un PROSIMETRO (prosa + poesia) ed è anche un consuntivo dell’esperienza stilnovistica,infatti la maggior parte delle rime che ne costituiscono il cuore sono stilnovistiche e sono databili 1283-1293 mentre la prosa è composta in una fase successiva,forse attorno al 1294.Nella VITA NUOVA sono presenti:visione della donna terrena,rime dello sviamento,rime del dolore in vita,rime della lode,rime del dolore in morte,rime dell’oblio,visione della donna celeste.Nella VITA NUOVA Dante narra il primo fatale incontro con Beatrice,avvenuto quando egli aveva solo nove anni,ed il successivo che si colloca nove anni dopo.Egli soffre molto per amore di Beatrice.Un giorno in chiesa,mentre Dante osserva rapito Beatrice,qualcuno scambia un’altra donna per il vero oggetto dei suoi sguardi:egli pensa di approfittare dell’equivoco per creare uno “schermo” al suo amore.Dante coltiva a lungo questa falsa opinione nella gente componendo rime in onore della donna-schermo.Amore,a causa della lontananza di quella donna da Firenze,induce Dante e trovarsi una seconda donna-schermo.Beatrice,venutolo a sapere,decide di togliergli il saluto.Dante si ritira nella sua casa dove,in sogno,gli appare Amore che lo invita a smettere la finzione delle donne-schermo.Dante ad un convito nuziale rivede Beatrice e ricade in uno stato di angoscia.Egli si interroga sul motivo che lo spinge a rivedere Beatrice;incontra poi delle donne con cui discute del suo comportamento contraddittorio.Le donne gli spiegano che lui nei suoi componimenti non lodava Beatrice ma compiangeva sé stesso.Decide così di non rivolgersi più nelle rime direttamente a Beatrice.In occasione della morte del padre di Beatrice,Dante compone due sonetti per esprimere la pietà che il dolore di lei gli causa.Durante una malattia gli si prefigura in sogno la morte di Beatrice.Dante riferisce in prosa e in rima gli effetti che lei produce in lui.Beatrice muore e Dante afferma di non volerne più parlare direttamente.Egli si innamora di un’altra donna,ma una visione di Beatrice lo fa vergognare della momentanea dimenticanza di lei e della passione per la donna gentile.Su richiesta di alcune donne scrive il sonetto “Oltre la spera”,nel quale idealmente sale in cielo a contemplare Beatrice.Infine egli si propone di non scrivere più di Beatrice finchè non potrà di nuovo “trattare di lei”.
IL CONVIVIO
Il CONVIVIO è un prosimetro (prosa + poesia) ed è scritto in volgare per permettere ai non specialisti di poter fruire della sapienza.In esso Dante affronta questioni dottrinali.Dei quindici trattati progettati Dante ne compose solo quattro:uno di introduzione e tre come commento alle canzoni “Voi che’ntendendo il terzo ciel movete”,”Amor che ne la mente mi ragiona,”le dolci rime d’amor ch’io solia”.Nel trattato introduttivo Dante spiega le motivazioni personali che lo spingono a comporre l’opera e le finalità che intende raggiungere.L’opera sarà quindi un banchetto,un convivio di sapienza:vivande ne saranno le canzoni,pane il commento.La lingua sarà il volgare perché,a differenza del latino,può raggiungere un più vasto pubblico e perché ad esso Dante è legato da amore e consuetudine.Nel secondo trattato il commento alla canzone “voi che’ntendendo il terzo ciel movete” affronta il problema dei vari sensi delle scritture.Nel terzo trattato,che commenta “Amor che ne la mente mi ragiona”,viene approfondita la lode della donna gentile.Nel quarto trattato,il commento alla canzone “Le dolci rime d’amor ch’io solia” si risolve in una analisi dei concetti di nobiltà e di giustizia.La nobiltà consiste nella conquista di virtù e di perfezione.La giustizia è una caratteristica essenziale dell’impero che da Dio è stato voluto per assicurare funzionalità e pace alla vita associata.Secondo Dante il compito dell’intellettuale è quello di indurre a scienza e virtù.Egli individua il suo pubblico nelle persone nobili d’animo.Con la scelta del volgare intende mostrare che questa lingua è adatta a trasmettere “altissimi e novissimi concetti”.
IL DE VULGARI ELOQUENTIA
Il DE VULGARI ELOQUENTIA è un trattato di linguistica e di retorica in cui Dante spiega e giustifica la dignità del volgare.Questo trattato fu scritto intorno al 1305.Doveva essere costituito da quattro libri,ma rimase incompiuto al capitolo XIV del secondo;è scritto in latino perché è un trattato teorico che si rivolge ad un pubblico di letterati.Nel primo libro si distingue tra una lingua naturale,appresa dall’ambiente in cui si vive,e una lingua artificiale,che si apprende con lo studio e che Dante identifica con il latino.Egli passa poi ad una rassegna analitica dei vari dialetti della penisola italica.Nessuno tra questi ha le prerogative necessarie per diventare lingua della lirica d’arte.La lingua ideale di Dante dev’essere ILLUSTRE perché si metta in luce nelle sue proprie capacità espressive;CARDINALE perché fa da cardine attorno al quale ruotano gli altri volgari;AULICA perché adatta alla reggia;CURIALE perché dotata di curialità,qualità che consiste nell’equilibrata norma dell’agire e che si trova nelle curie più eccelse.
Ecco tutto,spero di poterti essere d'aiuto.Fammi sapere come va il compito.:hi
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