Poesia quando chi sta in alto

fabro
spiegazione poesia quando chi sta in alto pleaseeeeeeeeeeeee
mi serve x il 27

Aggiunto 23 ore 45 minuti più tardi:

vi prego rixpondete

Risposte
Sara♥96
la poesia chiaramente vuole essere una critica al potere e al modo in cui comunica con le persone comuni, che potere non hanno , ma che come dice lo scrittore "la gente comune sa"; Essi sanno di non poter avere fiducia di chi "sta in alto" e di non credere a ciò che questi dicono, ma addirittura sanno che si avvererà il contrario, per questo se chi è in alto annuncerà la pace tutti di aspetteranno la "guerra" e il contrario per quando chi è in alto annuncerà la guerra..

Come è attuale questa poesia è inquietante,come se l’anima del poeta avesse colto nel suo presente l’orrore del nostro futuro.
l’orrore di oggi che dobbiamo spiegare ai nostri figli che la democrazia è esportabile,che ci sono missioni di pace che producono purtroppo eroi di guerra e orfani e vedove bianche.
dobbiamo credere che sia possibile una guerra preventiva,una guerra giusta.
dobbiamo sperare che qualcuno si accorga di quanto ci costa in risorse umane ed economiche questa guerra senza senso,perchè è facile cadere nella demagogia dicendo che si tolgono fondi alla scuola ,alla sanità,alla ricerca ma non alle missioni di pace.
sarò retorica,ma io non amo che il mio paese si vanti di portare aiuti militari al prezzo di vite umane,sarò retorica ma non mi piace che per una visita
sanitaria si aspettino tre mesi,nessuno dice che interi reparti di alcuni ospedali sono stati chiusi perchè costavano troppo,nessuno s’indigna perchè forse nemmeno fa notizia il fatto che in alcuni ospedali sono a rischio le unità di terapia intensiva coronaica perchè vogliono unire i vari reparti di terapia intensiva,sempre per risparmiare.
è più popolare dire che si toglie qualche tassa tipo l’ici ,non importa se poi i comuni per rientrare nella spesa prevista triplicano la tassa sui rifiuti,che sarebbe anche bella da pagare se però alla tassa corrispondesse un’effettiva pulizia delle strade e relativo smaltimento dei rifiuti.
ho l’impressione che sia una guerra continua…

Analisi

L'idea che ricorre spesso nella poesia e che torna di frequente in molti altri componimenti di Brecht è quella del contrasto tra le scelte dei potenti e la sofferenza di coloro che subiscono le loro decisioni. In questa poesia, forse in maniera meno evidente che in altre ma con toni molto forti e duri egualmente, "pace" e "guerra" sono situazione oggettivamente tra loro contrapposte, eppure essendo frutto delle scelte dei potenti sono "come vento e tempesta", sono entrambe viste come momenti di stravolgimento della quotidianità e di qualsiasi senso di umanità; a rendere bene l' idea di come anche la pace non sia una vera pace, una pace reale, è l'uso del possessivo "loro": Brecht dice infatti la "loro" pace e la "loro" guerra a voler intendere come entrambe siano volute da coloro che stanno in alto, l'una preludio dell'altra, l'una frutto dell'altra. La pace non è vista come momento di tranquillità, bensì come figlia della guerra; sembra così instaurarsi una catena: la pace che nasce dalla guerra e la guerra che segue la pace, senza la benché minima speranza di cambiamento. La speranza, elemento importante per coloro che vivono in tempo di guerra, infatti è solo essa, la speranza per un futuro diverso e migliore, che li può aiutare ad affrontare il presente e a tirare avanti; speranza che invece sembra mancare al poeta, Brecht conferma anche qui tutto il suo pessimismo e la sua sfiducia di fondo nell'umanità, ed infatti egli la nega anche negli ultimi versi: la guerra, la "loro" guerra, imposta e subita da tutti senza possibilità di scelta, uccide tutto, non solo il corpo ma anche l'anima, lo spirito, "ciò che alla loro pace è sopravvissuto".

Chi sta in alto dice: pace e guerra
sono di essenza diversa.
La loro pace e la loro guerra
son come vento e tempesta.
La guerra cresce dalla loro pace
come il figlio dalla madre.
Ha in faccia
i suoi lineamenti orridi.
Generale, il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido d'una tempesta e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un meccanico.
Generale, l'uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
può pensare.

Questa poesia di Brecht insieme a tante altre forma una specie di breviario tedesco di aperta denuncia al nazismo; in alcune di queste poesie l'autore rivolge la propria critica in maniera diretta al capo di quella Germania, colui che avrebbe voluto conquistare il mondo e sottomettere tutti alla superiorità e alla perfezione della razza ariana, ovvero Adolf Hitler, apostrofandolo ora come "generale", ora come "l'imbianchino" o più velatamente come "colui che sta in alto". In questa poesia in particolar modo egli intende sottolineare che per quanto l'uomo possa progettare macchine sempre più potenti, con una sempre più grande capacità di uccidere, l'uomo avrà sempre e comunque la capacità di scegliere, se agire o meno, mentre la macchina non sarà mai capace di pensare autonomamente e necessiterà sempre di qualcuno che la azioni. Così anche l'uomo non sarà mai una macchina pronto ad ubbidire a qualsiasi comando, perché purtroppo per chi comanda e per fortuna di chi sta in basso l'uomo ha una propria sensibilità, una propria coscienza che mai e poi mai potrà perire o essere annientata da nessun regime, per quanto "perfetto e superiore". Attraverso le parole Brecht dimostra tutto il suo pessimismo e la sua sfiducia nei confronti di tutti quegli uomini che credono nella guerra, che cadono ancora nell'errore della guerra e non hanno ancora capito che in qualsiasi guerra non ci sono vincitori né vinti ma solo distruzione, fame, morte, dolore e sofferenza.
La loro guerra uccide
quel che alla loro pace
è sopravvissuto.

peduz91
in sostanza Brecht era contro il regime nazista...il fratello morì durante la guerra...con il "quando a chi sta in alto" si riferisce ai vertici nazisti...Brecht fu costretto a fuggire dalla Germania...e la sua poesia e le sue opere teatrali condannarono sempre il regime...poi immagina perdere un fratello!!!...


Fonti:
yahoo answer



Il contenuto delle opere di Bercht è perciò spesso una denuncia ,una protesta: contro il nazismo, contro la guerra, contro lo sfruttamento degli uomini, lui è dalla parte della povera gente, di chi va a morire nelle guerre, e dalla parte di chi sta in basso.

Tuttavia Brecht sa che le trasformazioni radicali non sempre sono possibili, quindi molte volte dobbiamo adattare il nostro comportamento alle circostanze, ciò che conta e non perdere di vista la meta, il mondo nuovo che dobbiamo costruire per noi, ma soprattutto per coloro che verranno. Brecht vuole che il lettore o lo spettatore siano continuamente indotti a riflettere sulla realtà, a esaminarla criticamente. La sua poesia tende a interpretare la realtà partendo da un contenuto concreto (esperienze personali o fatti di cronaca)per ricavarne significati generali sulla condizione dell’uomo e della società.

SUL MURO C'ERA SCRITTO

Brecht con questa poesia vuol significare che chi desidera la guerra è come se già fosse morto: la guerra è la negazione della propria umanità, è l'autodistruzione dell'uomo. Chiunque sia così stupido da voler fare la guerra, è tanto stupido da non volere altro che la propria morte.

Bertolt Brecht, fermo oppositore del potere esercitato attraverso la forza, condanna per questo motivo non solo la guerra di Hitler (compone le sue poesie nel periodo nazista), ma anche l’idea stessa della guerra, della violenza e del desiderio di sopruso sugli altri. Egli, rivolgendosi soprattutto alle classi sociali più povere, cerca di convincere la gente a non appoggiare la guerra, a non fidarsi, perché non sono i potenti a morire, ma le prime vittime del massacro sarebbero proprio i più deboli. Due poesie contengono questi pensieri del poeta: “Sul muro c’era scritto” e “Chi sta in alto dice”; la prima è una condanna contro la gente che appoggia la guerra, la seconda è un inno diffidatorio: non farsi convincere dalle belle parole dei potenti, perché saranno solo loro a trarre profitto da un conflitto e non il soldato che, se non muore, viene dimenticato e lasciato a se stesso, senza nessun riconoscimento.

LA GUERRà CHE VERRA'
Siamo di fronte ad una delle poesie senz'altro più famose di Bertolt Brecht, musicata poi da Paul Dessau. Sin dall'inizio della guerra civile spagnola, la Germania nazista aiuta il putsch militare di Franco, al pari dell'Italia di Mussolini; particolarmente massiccio fu il contributo dell'aviazione nazista e fascista. Hitler invia in Spagna la tristemente famosa Legione Condor, squadriglia aerea che mette a punto la tecnica di attacco del bombardamento a tappeto. Sono le prove generali della II guerra mondiale; ne fa le spese per prima la città basca di Guernica, il 27 aprile 1937, che viene rasa al suolo. Oltre 2000 vittime. Da Guernica nasce il dipinto di Pablo Picasso. E nasce anche questa poesia di Brecht, che denuncia l'opera di morte della Germania hitleriana.

CHI STA IN ALTO DICE:
Nei versi di questa poesia capiamo che la guerra è un male che si ripercuote dall'inizio dei tempi.Inoltre le popolazioni ne sono sempre rimaste vittima.Si possono anche individuare delle figure retoriche come un chiasma, una diafora ed una catafora

Ciao



Fonti:
yahoo answer



Spero di esserti stato d'aiuto

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