Parafrasi Il più bello dei mari più commento
il più bello dei mari parafrasi e commento
Risposte
Ricordate le fonti: http://estevediary.blogspot.com/2006/08/il-pi-bello-dei-mari.html
Prova anche qui: http://villorba.myblog.it/archive/2008/09/28/il-piu-bello-dei-mari-nazim-hikmet1.html
Secondo me questa poesia esprime l'insaziabilità dell'uomo, che non si accontenta mai di ciò che ha ed è sempre alla ricerca del "più bello". Desideriamo sempre dell'altro, per questo il mare più bello non lo abbiamo ancora navigato o forse non ce ne siamo accorti! Questo può essere interpretato positivamente o negativamente, da una parte il non aver trovato ancora il nostro mare ci permette di continuare a cercarlo e quindi di vivere, in quanto sapere di averlo già navigato ci metterebbe malinconia e tristezza nei nostri cuori. Dall'altra parte però evidenzia l'egoismo dell'uomo perchè ciò che ha non gli basta mai. A me piace pensare che Nazim Hickmet ci invita a vivere, a sognare ancora e questo ci dà speranza.
Parafrasi:
Il mare più bello
è quello che non abbiamo navigato
Il nostro figlio più bello
non è ancora cresciuto.
I giorni più belli
non li abbiamo ancora vissuti.
E la cosa più bella
che vorrei dirti
non te l'ho ancora detta.
Prova anche qui: http://villorba.myblog.it/archive/2008/09/28/il-piu-bello-dei-mari-nazim-hikmet1.html
Secondo me questa poesia esprime l'insaziabilità dell'uomo, che non si accontenta mai di ciò che ha ed è sempre alla ricerca del "più bello". Desideriamo sempre dell'altro, per questo il mare più bello non lo abbiamo ancora navigato o forse non ce ne siamo accorti! Questo può essere interpretato positivamente o negativamente, da una parte il non aver trovato ancora il nostro mare ci permette di continuare a cercarlo e quindi di vivere, in quanto sapere di averlo già navigato ci metterebbe malinconia e tristezza nei nostri cuori. Dall'altra parte però evidenzia l'egoismo dell'uomo perchè ciò che ha non gli basta mai. A me piace pensare che Nazim Hickmet ci invita a vivere, a sognare ancora e questo ci dà speranza.
Parafrasi:
Il mare più bello
è quello che non abbiamo navigato
Il nostro figlio più bello
non è ancora cresciuto.
I giorni più belli
non li abbiamo ancora vissuti.
E la cosa più bella
che vorrei dirti
non te l'ho ancora detta.
La disarmante semplicità e la raffinatezza di questi versi tocca il mio spirito più di tante articolate elucubrazioni, che spesso non hanno nient’altro da offrire che una insistente quanto inutile affettazione.
Ancora una volta una riflessione poetica si intreccia con il tempo; quello passato, fattosi memoria, quello da vivere, immerso in un lontano indefinito, e quello presente, tempo vivo dell'esistenza più reale, il tempo della coscienza e della realtà contingente, ma anche momento della scrittura o della lettura di una poesia.
Sono stati solcati dei mari, sono stati concepiti dei figli, molti giorni sono stati vissuti. E non importa quanto questi attimi e questi paesaggi siano reali o piuttosto metaforici: la vita non sembra essere stata priva di emozioni. Eppure, un’indagine lucida e serena può illuminare alcune fessure, dei vuoti che attendono un “altro” futuro per essere colmati. Altri mari, altri figli, nuovi giorni. I più belli. Quelli che il destinatario sta forse aspettando avidamente, quelli che l'io poetico profetizza e inizia a rivelare nell'atto stesso della scrittura. Sono queste le più belle parole che egli può dire, e le sta dicendo. Il futuro diventa presente, il passato non fa più paura, la bellezza della vita non è più un emozione impalpabile e senza tempo.
Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.
(spero di esserti stato d'aiuto..ciao xD)
Ancora una volta una riflessione poetica si intreccia con il tempo; quello passato, fattosi memoria, quello da vivere, immerso in un lontano indefinito, e quello presente, tempo vivo dell'esistenza più reale, il tempo della coscienza e della realtà contingente, ma anche momento della scrittura o della lettura di una poesia.
Sono stati solcati dei mari, sono stati concepiti dei figli, molti giorni sono stati vissuti. E non importa quanto questi attimi e questi paesaggi siano reali o piuttosto metaforici: la vita non sembra essere stata priva di emozioni. Eppure, un’indagine lucida e serena può illuminare alcune fessure, dei vuoti che attendono un “altro” futuro per essere colmati. Altri mari, altri figli, nuovi giorni. I più belli. Quelli che il destinatario sta forse aspettando avidamente, quelli che l'io poetico profetizza e inizia a rivelare nell'atto stesso della scrittura. Sono queste le più belle parole che egli può dire, e le sta dicendo. Il futuro diventa presente, il passato non fa più paura, la bellezza della vita non è più un emozione impalpabile e senza tempo.
Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.
(spero di esserti stato d'aiuto..ciao xD)