Parafrasi delle liriche 6,10,11,20,21,34,49 di Petrarca
Qualcuno di voi ha le parafrasi di queste liriche?
-6
-10
-11
-20
-21
-34
-49
-6
-10
-11
-20
-21
-34
-49
Risposte
prego ester alla prossima!!!
grazie millissime! domani mattina le controllerò e ti saprò dire! grazie ancora! ^^
i ho fatto quasi tutto, ma controlla sempre con le tue note per completare la parafrasi (le parti coi puntini completale tu):
Sí travïato è 'l folle mi' desio
è così traviato il mio folle desiderio
a seguitar costei che 'n fuga è volta,
di seguire colei che sta fuggendo
et de' lacci d'Amor leggiera et sciolta
e che è sciolta da ogni vincolo d'amore
vola dinanzi al lento correr mio,
lei vola davanti al mio correre lento
che quanto richiamando piú l'envio 5
che quando cerco di inviarlo (l'amore)
per la secura strada, men m'ascolta:
per la strada più sicura, non mi ascolta:
né mi vale spronarlo, o dargli volta,
a niente serve farlgi forza o dagli volta
ch'Amor per sua natura il fa restio.
perchè l'amore per sua natura si fa restio
Et poi che 'l fren per forza a sé raccoglie,
e poi si ferma
i' mi rimango in signoria di lui, 10
e io rimango al suo cospetto
che mal mio grado a morte mi trasporta:
che mi porta quasi alla morte
sol per venir al lauro onde si coglie
solo per arrivare al lauro dove si raccoglie
acerbo frutto, che le piaghe altrui
acerbo il frutto che le ferite degli altri
gustando afflige piú che non conforta.
affligge....
Glorïosa columna in cui s'appoggia
colonna gloriosa a cu isi appoggia
nostra speranza e 'l gran nome latino,
la nostra speranza e il grande nome latino
ch'ancor non torse del vero camino
che ancora non fu fuoriviato dal vero cammino
l'ira di Giove per ventosa pioggia,
neanche dall'ira di Giove e dalla pioggia ventosa
qui non palazzi, non theatro o loggia, 5
qui non ci furono palazzii, teatri o loggie
ma 'n lor vece un abete, un faggio, un pino
ma un abete, un faggio e un pino
tra l'erba verde e 'l bel monte vicino, o
tra la verde erba e il bel monte vicino
nde si scende poetando et poggia,
da cui si scende recitando le poesia
levan di terra al ciel nostr'intellecto;
e elevando al cielo il nostro sapere
e 'l rosigniuol che dolcemente all'ombra 10
e l'usignolo che dolcemenre all'ombra
tutte le notti si lamenta et piagne,
tutte le notti piance e si lamenta
d'amorosi penseri il cor ne 'ngombra:
e riempie il cuor di pensieri di amore
ma tanto bel sol tronchi, et fai imperfecto,
....
tu che da noi, signor mio, ti scompagne.
....
Lassare il velo o per sole o per ombra,
lasciare il vero o per il sole o per l'ombra
donna, non vi vid'io
donna io non ti vidi
poi che in me conosceste il gran desio
poiché conoscete il mio grande desiderio
ch'ogni altra voglia d'entr'al cor mi sgombra.
che ogni altra voglia non ha posto nel mio cuore
Mentr'io portava i be' pensier' celati, 5
mmentre io rivelavo i mei pensieri nascosti
ch'ànno la mente desïando morta,
....
vidivi di pietate ornare il volto;
vidi il vostro volto pieno di pietà
ma poi ch'Amor di me vi fece accorta
ma poi l'amore vi fece accorgere di me
fuor i biondi capelli allor velati,
fuoiri i biondi capelli protetti dal velo
et l'amoroso sguardo in sé raccolto. 10
e lo sguardo pieno di amore
Quel ch'i' piú desïava in voi m'è tolto:
quello che più desideravo di voi mi è tolto
sí mi governa il velo
si mi domina il velo
che per mia morte, et al caldo et al gielo,
che per la mia morte, e al caldo e al freddo
de' be' vostr'occhi il dolce lume adombra.
adombra il dolce lume dei vostri occhi
Vergognando talor ch'ancor si taccia,
quando si tace di vergogna
donna, per me vostra bellezza in rima,
donna io canto la vostra bellezza in rima
ricorro al tempo ch'i' vi vidi prima,
dal tempo in cui vi vidi la prima volta
tal che null'altra fia mai che mi piaccia.
in modo tale che nessun altra potrà mai picermi
Ma trovo peso non da le mie braccia, 5
ma mi affatico non per le mie braccia
né ovra da polir colla mia lima:
ne avrò da pulire con la mia lima:
però l'ingegno che sua forza extima
però l'ingegno che stima la sua forza
ne l'operatïon tutto s'agghiaccia.
....
Piú volte già per dir le labbra apersi,
più volte ho aperto le labbra per parlare
poi rimase la voce in mezzo 'l pecto:
ma poi si strozzo lavoce nel petto
ma qual sòn poria mai salir tant'alto?
ma quale suono avrebbe potuto volare tanto in alto?
Piú volte incominciai di scriver versi:
più volte ho iniziato a scrivere dei versi
ma la penna et la mano et l'intellecto
ma la penna la mano e la mente
rimaser vinti nel primier assalto.
sono stati vinti al primo assalto
Mille fïate, o dolce mia guerrera,
mille fiati o dolce mia guerriera
per aver co' begli occhi vostri pace
i vostri occhi mi hanno dato pace
v'aggio proferto il cor; mâ voi non piace
ma a voi non piace guardare così basso
mirar sí basso colla mente altera.
conla mente altera
Et se di lui fors'altra donna spera,
e si un'altra donna sperasse in lui
vive in speranza debile et fallace:
vive in una speranza debole e fallace:
mio, perché sdegno ciò ch'a voi dispiace,
.....
esser non può già mai cosí com'era.
....
Sí travïato è 'l folle mi' desio
è così traviato il mio folle desiderio
a seguitar costei che 'n fuga è volta,
di seguire colei che sta fuggendo
et de' lacci d'Amor leggiera et sciolta
e che è sciolta da ogni vincolo d'amore
vola dinanzi al lento correr mio,
lei vola davanti al mio correre lento
che quanto richiamando piú l'envio 5
che quando cerco di inviarlo (l'amore)
per la secura strada, men m'ascolta:
per la strada più sicura, non mi ascolta:
né mi vale spronarlo, o dargli volta,
a niente serve farlgi forza o dagli volta
ch'Amor per sua natura il fa restio.
perchè l'amore per sua natura si fa restio
Et poi che 'l fren per forza a sé raccoglie,
e poi si ferma
i' mi rimango in signoria di lui, 10
e io rimango al suo cospetto
che mal mio grado a morte mi trasporta:
che mi porta quasi alla morte
sol per venir al lauro onde si coglie
solo per arrivare al lauro dove si raccoglie
acerbo frutto, che le piaghe altrui
acerbo il frutto che le ferite degli altri
gustando afflige piú che non conforta.
affligge....
Glorïosa columna in cui s'appoggia
colonna gloriosa a cu isi appoggia
nostra speranza e 'l gran nome latino,
la nostra speranza e il grande nome latino
ch'ancor non torse del vero camino
che ancora non fu fuoriviato dal vero cammino
l'ira di Giove per ventosa pioggia,
neanche dall'ira di Giove e dalla pioggia ventosa
qui non palazzi, non theatro o loggia, 5
qui non ci furono palazzii, teatri o loggie
ma 'n lor vece un abete, un faggio, un pino
ma un abete, un faggio e un pino
tra l'erba verde e 'l bel monte vicino, o
tra la verde erba e il bel monte vicino
nde si scende poetando et poggia,
da cui si scende recitando le poesia
levan di terra al ciel nostr'intellecto;
e elevando al cielo il nostro sapere
e 'l rosigniuol che dolcemente all'ombra 10
e l'usignolo che dolcemenre all'ombra
tutte le notti si lamenta et piagne,
tutte le notti piance e si lamenta
d'amorosi penseri il cor ne 'ngombra:
e riempie il cuor di pensieri di amore
ma tanto bel sol tronchi, et fai imperfecto,
....
tu che da noi, signor mio, ti scompagne.
....
Lassare il velo o per sole o per ombra,
lasciare il vero o per il sole o per l'ombra
donna, non vi vid'io
donna io non ti vidi
poi che in me conosceste il gran desio
poiché conoscete il mio grande desiderio
ch'ogni altra voglia d'entr'al cor mi sgombra.
che ogni altra voglia non ha posto nel mio cuore
Mentr'io portava i be' pensier' celati, 5
mmentre io rivelavo i mei pensieri nascosti
ch'ànno la mente desïando morta,
....
vidivi di pietate ornare il volto;
vidi il vostro volto pieno di pietà
ma poi ch'Amor di me vi fece accorta
ma poi l'amore vi fece accorgere di me
fuor i biondi capelli allor velati,
fuoiri i biondi capelli protetti dal velo
et l'amoroso sguardo in sé raccolto. 10
e lo sguardo pieno di amore
Quel ch'i' piú desïava in voi m'è tolto:
quello che più desideravo di voi mi è tolto
sí mi governa il velo
si mi domina il velo
che per mia morte, et al caldo et al gielo,
che per la mia morte, e al caldo e al freddo
de' be' vostr'occhi il dolce lume adombra.
adombra il dolce lume dei vostri occhi
Vergognando talor ch'ancor si taccia,
quando si tace di vergogna
donna, per me vostra bellezza in rima,
donna io canto la vostra bellezza in rima
ricorro al tempo ch'i' vi vidi prima,
dal tempo in cui vi vidi la prima volta
tal che null'altra fia mai che mi piaccia.
in modo tale che nessun altra potrà mai picermi
Ma trovo peso non da le mie braccia, 5
ma mi affatico non per le mie braccia
né ovra da polir colla mia lima:
ne avrò da pulire con la mia lima:
però l'ingegno che sua forza extima
però l'ingegno che stima la sua forza
ne l'operatïon tutto s'agghiaccia.
....
Piú volte già per dir le labbra apersi,
più volte ho aperto le labbra per parlare
poi rimase la voce in mezzo 'l pecto:
ma poi si strozzo lavoce nel petto
ma qual sòn poria mai salir tant'alto?
ma quale suono avrebbe potuto volare tanto in alto?
Piú volte incominciai di scriver versi:
più volte ho iniziato a scrivere dei versi
ma la penna et la mano et l'intellecto
ma la penna la mano e la mente
rimaser vinti nel primier assalto.
sono stati vinti al primo assalto
Mille fïate, o dolce mia guerrera,
mille fiati o dolce mia guerriera
per aver co' begli occhi vostri pace
i vostri occhi mi hanno dato pace
v'aggio proferto il cor; mâ voi non piace
ma a voi non piace guardare così basso
mirar sí basso colla mente altera.
conla mente altera
Et se di lui fors'altra donna spera,
e si un'altra donna sperasse in lui
vive in speranza debile et fallace:
vive in una speranza debole e fallace:
mio, perché sdegno ciò ch'a voi dispiace,
.....
esser non può già mai cosí com'era.
....
non c'è niente :(
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