Parafrasi (47129)

anima gemella
parafrasi odissea: ulisse e calipso dal verso 171 al 224?? xfavore!!

Risposte
lino17
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20100331055737AAqUEqw guarda qui

Saruz93
ODISSEA
LA NINFA CALIPSO
La ninfa Calipso si innamorò di Odisseo e voleva tenerlo per sempre nella sua isola cioè l'isola di Ogigia, ma Odisseo non voleva e quindi Calipso lo fece prigioniero per circa otto anni. Finalmente dopo otto anni gli Dei mandarono Argheifonte (epiteto di Ermes) a liberare Odisseo, Calipso anche se amava Odisseo si sottomise a Zeus e aiutò Odisseo a partire dandogli abiti e vivande, ma quando Odisseo si avvicinò all'isola dei Feaci Poseidone che odiava Odisseo perchè quest'ultimo aveva accecato l'occhio a suo figlio Polifemo, si accorse della partenza di Odisseo e lo rigetta tra le onda ma si salvò grazie all'intervento della Dea bianca Ino, la quale consegnò a Odisseo un velo da tenere sotto al petto come galleggiante, in questo modo Odisseo arrivò a nuoto nell'isola dei Feaci dopo due giorni e due notti.


L'INCONTRO CON NAUSICAA
Giunto sull'isola dei Feaci, Odisseo stanchissimo si addormentò sulla riva. in quel luogo stava giocando Nausicaa (figlia di Alcinoo re dei Feaci) con le sue amiche a palla, per volontà di Atena la palla andò a finire nell'acqua, il rumore fece svegliare Odisseo, il quale sbucò tutto nudo da un cespuglio, le fanciulle spaventate scapparono, tranne Nausicaa che ancora una volta per volontà di Atena non si spaventò, Odisseo le chiese su quale terra era finito, dove era la città e se poteva dargli dei vestiti, Nausicaa rispose che da lei poteva avere tutto perchè era figlia del re dei Feaci e anche perchè Odisseo non le sembrava malvagio. Infatti Odisseo venne accolto benevolmente da Alcinoo il quale gli promise una nuova nave per tornare ad Itaca.

OPPURE:

Ulisse (o Odisseo, dal greco Ὀδυσσεύς, Odysseus) è un personaggio letterario. Originario di Itaca, è uno degli eroi achei descritti e narrati da Omero nell'Iliade e nell'Odissea, celeberrima opera letteraria, quest'ultima, che dal suo protagonista prende il nome.

Al contrario di Achille, personaggio principale dell'Iliade, che agisce dominato dagli istinti primordiali (l'Ira in particolare), Ulisse invece (uomo dal multiforme ingegno) ricorre sovente a stratagemmi e ai suoi molteplici talenti (per esempio è in grado di costruirsi una barca sull'isola di Calipso)


Nella mitologia greca Calipso è una ninfa, il cui nome potrebbe derivare dal verbo greco kalyptein («Colei che nasconde»); sulla sua geneaologia alcuni la considerano figlia di Atlante e di Pleione, secondo gli altri di Elio (il Sole) e di Perse, quindi sorella di Eete e di Circe. Secondo Esiodo, era una delle Oceanine, figlie del titano Oceano e della titanide Teti. Infine appare anche nell'elenco delle Nereidi, le figlie di Nereo e di Doride.

Secondo il racconto dell'Odissea di Omero era invece figlia di Atlante e viveva sull'isola di Ogigia, che gli autori pongono nell'Occidente mediterraneo e che è senza dubbio identica alla penisola di Ceuta, di fronte a Gibilterra. Un giorno Ulisse, scampato al vortice di Cariddi, approdò sull'isola e Calipso se ne innamorò. L'Odissea racconta come ella lo amò e lo tenne con sé per dieci anni (si dice anche sette, o anche un anno) offrendogli invano l'immortalità, che l'eroe insistentemente rifiutava. Ulisse conservava in fondo al cuore il desiderio di tornare ad Itaca, e non si lasciò sedurre.

Calipso abitava in una grotta profonda, con molte sale, che si apriva su giardini naturali, un bosco sacro con grandi alberi e sorgenti che scorrevano attraverso l'erba. Ella passava il tempo a filare, tessere, con le schiave, anch'esse ninfe, che cantavano mentre lavoravano.

Le lacrime di Ulisse vennero accolte da Atena, la quale, dispiaciuta per il suo protetto, chiese a Zeus di intervenire. Il dio allora mandò Ermes per convincere Calipso a lasciarlo partire e lei a malincuore acconsentì. Gli diede legname per costruirsi una zattera, e provviste per il viaggio. Gli indicò anche su quali astri regolare la navigazione.

Le leggende posteriori all'Odissea attribuiscono a Ulisse e Calipso un figlio, chiamato Latino, più spesso considerato come figlio di Circe; talvolta, si racconta ch'essi avessero avuto due figli, Nausitoo e Nausinoo, i cui nomi ricordano la nave. Infine si attribuisce loro come figlio anche Ausone, l'eponimo dell'Ausonia.

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