Parafrasi?
parafrasi iliade versi 100-165?
Risposte
quando volete l parafrasi mettete il testo...
ci sono tutti e due i libri...li metto tutti e due perchè non hai specificato se è il primo libro...
Dopo l'imposizione di Agamennone di cedergli la schiava Briseide, Achille, sdegnato
per un simile trattamento, abbandona la guerra e, recatosi sulla riva del mare, invoca
l'aiuto della madre, la ninfa marina Teti.
Trascorrono 12 giorni; Teti sale all'Olimpo e chiede e ottiene dal re dei Celesti che i
Troiani abbiano la meglio sugli Achei finché Achille non abbia avuto soddisfazione per
il torto subito e Agamennone si sia reso conto dell'errore commesso.
Il colloquio tra i due non sfugge a Era, moglie di Zeus, che, spinta dalla gelosia e dalla
curiosità, intavola una feroce discussione con il marito. La lite tra i due coniugi viene
sedata dall'intervento del loro figlio, Efesto, dio del fuoco e fabbro degli dei, che
riporta la serenità nel palazzo di Zeus. Poi tutti gli Olimpii siedono a banchetto.
Mentre gli uomini e gli dei sono immersi nel sonno, Zeus per tenere fede alla promessa
fatta a Teti, convoca il Sogno malefico e gli ordina di comparire ad Agamennone che
riposa nella sua tenda e di dirgli che ormai tutti gli dei sono sfavorevoli ai Troiani e
che è giunto il giorno della caduta di *****. Agamennone crede a queste parole
ingannevoli. Al sorgere dell'aurora convoca il consiglio dei capi, riferisce loro il sogno e
stabilisce lcome disporre le schere per quello che crede essere l'attacco decisivo alla
città.
Prima, però, decide di mettere alla prova l'esercito per saggiarne la volontà di
combattere. Convocata l'assemblea degli Achei, dà quindi il falso annuncio che intende
rinunciare alla conquista di ***** per ritornare i patria. Inaspettatamente guerrieri e
soldati, stanchi per le fatiche di una guerra che si trascina ormai da dieci anni, si
precipitano verso le navi. Solo Odisseo (Ulisse), spinto dalla dea Atena, interviene ad
arginare la fuga e riesce a ricondurre di nuovo gli Achei in assemblea. Qui dà prova
della sua autorevolezza e mette a tacere brutalmente il soldato Tersite che reclama il
ritorno in patria. . . .
2)Detto questo Calcante, si sedette; quindi fra loro si alzò il potente Agamennone, figlio di Atreo, infuriato; i precordi erano pieni d’ira, e gli occhi sembravano lampeggiare di fuoco; gridò, guardando male Calcante:
- Indovino del male, non dici mai buoni auguri per me, il cuore ti suggerisce sempre dei mali, non dici mai buona parola, non la porti mai a compimento! E adesso che sei fra i Greci profetizzi che per questo motivo Apollo dà loro delle disgrazie, perché io non ho voluto accettare il riscatto della giovane Criseide: desidero tanto averla in casa, la preferisco a Clitemnestra, anche se sposa legittima, perché non la supera in niente, non di corpo, non di aspetto, non di mente, non di opere.
Ma acconsento di renderla anche così, se è meglio; voglio un esercito sano, e che non soccomba. Però preparatemi subito un dono; in modo che non resti solo io privo di doni fra i Greci, non è equo.
Quindi guardate quale altro dono mi deve toccare.
Allora intervenne Achille, dal piede veloce:
-Gloriosissimo figlio di Atreo, avidissimo più di tutti, in che modo ti daranno un dono i magnanimi Greci? Da nessuna parte vediamo un ricco tesoro comune; quelli delle città bruciate sono stati divisi. I guerrieri non possono rimetterli in comune. Quindi, ora, dai al dio la giovane Criseide; poi noi ti daremo un compenso tre o quattro volte maggiore, se Zeus vorrà darci di abbattere ***** dalle mura fortificate.
Ma Agamennone rispose, ricambiandolo:
-Per quanto tu valga, Achille pari agli dei, non nascondere ciò che pensi veramente, perché non mi sfuggi né puoi persuadermi. Così pretendi – e intanto la tua parte ce l’hai – che me ne lasci privare in questo modo, facendomela rendere? Ma se i Greci dal grande animo mi daranno un dono, adattandolo al mio desiderio, che compensi la perdita, sta bene; se non sarà così, io verrò a prendere il tuo, o dono di Aiace, o quello di Odisseo.
Dopo l'imposizione di Agamennone di cedergli la schiava Briseide, Achille, sdegnato
per un simile trattamento, abbandona la guerra e, recatosi sulla riva del mare, invoca
l'aiuto della madre, la ninfa marina Teti.
Trascorrono 12 giorni; Teti sale all'Olimpo e chiede e ottiene dal re dei Celesti che i
Troiani abbiano la meglio sugli Achei finché Achille non abbia avuto soddisfazione per
il torto subito e Agamennone si sia reso conto dell'errore commesso.
Il colloquio tra i due non sfugge a Era, moglie di Zeus, che, spinta dalla gelosia e dalla
curiosità, intavola una feroce discussione con il marito. La lite tra i due coniugi viene
sedata dall'intervento del loro figlio, Efesto, dio del fuoco e fabbro degli dei, che
riporta la serenità nel palazzo di Zeus. Poi tutti gli Olimpii siedono a banchetto.
Mentre gli uomini e gli dei sono immersi nel sonno, Zeus per tenere fede alla promessa
fatta a Teti, convoca il Sogno malefico e gli ordina di comparire ad Agamennone che
riposa nella sua tenda e di dirgli che ormai tutti gli dei sono sfavorevoli ai Troiani e
che è giunto il giorno della caduta di *****. Agamennone crede a queste parole
ingannevoli. Al sorgere dell'aurora convoca il consiglio dei capi, riferisce loro il sogno e
stabilisce lcome disporre le schere per quello che crede essere l'attacco decisivo alla
città.
Prima, però, decide di mettere alla prova l'esercito per saggiarne la volontà di
combattere. Convocata l'assemblea degli Achei, dà quindi il falso annuncio che intende
rinunciare alla conquista di ***** per ritornare i patria. Inaspettatamente guerrieri e
soldati, stanchi per le fatiche di una guerra che si trascina ormai da dieci anni, si
precipitano verso le navi. Solo Odisseo (Ulisse), spinto dalla dea Atena, interviene ad
arginare la fuga e riesce a ricondurre di nuovo gli Achei in assemblea. Qui dà prova
della sua autorevolezza e mette a tacere brutalmente il soldato Tersite che reclama il
ritorno in patria. . . .
2)Detto questo Calcante, si sedette; quindi fra loro si alzò il potente Agamennone, figlio di Atreo, infuriato; i precordi erano pieni d’ira, e gli occhi sembravano lampeggiare di fuoco; gridò, guardando male Calcante:
- Indovino del male, non dici mai buoni auguri per me, il cuore ti suggerisce sempre dei mali, non dici mai buona parola, non la porti mai a compimento! E adesso che sei fra i Greci profetizzi che per questo motivo Apollo dà loro delle disgrazie, perché io non ho voluto accettare il riscatto della giovane Criseide: desidero tanto averla in casa, la preferisco a Clitemnestra, anche se sposa legittima, perché non la supera in niente, non di corpo, non di aspetto, non di mente, non di opere.
Ma acconsento di renderla anche così, se è meglio; voglio un esercito sano, e che non soccomba. Però preparatemi subito un dono; in modo che non resti solo io privo di doni fra i Greci, non è equo.
Quindi guardate quale altro dono mi deve toccare.
Allora intervenne Achille, dal piede veloce:
-Gloriosissimo figlio di Atreo, avidissimo più di tutti, in che modo ti daranno un dono i magnanimi Greci? Da nessuna parte vediamo un ricco tesoro comune; quelli delle città bruciate sono stati divisi. I guerrieri non possono rimetterli in comune. Quindi, ora, dai al dio la giovane Criseide; poi noi ti daremo un compenso tre o quattro volte maggiore, se Zeus vorrà darci di abbattere ***** dalle mura fortificate.
Ma Agamennone rispose, ricambiandolo:
-Per quanto tu valga, Achille pari agli dei, non nascondere ciò che pensi veramente, perché non mi sfuggi né puoi persuadermi. Così pretendi – e intanto la tua parte ce l’hai – che me ne lasci privare in questo modo, facendomela rendere? Ma se i Greci dal grande animo mi daranno un dono, adattandolo al mio desiderio, che compensi la perdita, sta bene; se non sarà così, io verrò a prendere il tuo, o dono di Aiace, o quello di Odisseo.
Guarda qui https://www.skuola.net/mitologia-epica/iliade-omero/contesa-agamennone-achille-iliade.html magari è proprio quello che stai cercando.
ciao ciao :hi :hi
ciao ciao :hi :hi
libro primo???
Aggiunto 22 ore 16 minuti più tardi:
ma veramente veronica di libri ce n'è 24...:)
Aggiunto 22 ore 16 minuti più tardi:
ma veramente veronica di libri ce n'è 24...:)
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