Parafrasi
iliade , mi serv
QUEST
Tutta così qual fiamma arde la pugna.
Veloce messaggier correa frattanto
Antíloco ad Achille. Anzi all’eccelse
Sue navi il trova, che nel cor già volge
L’accaduto disastro, e nel segreto5
Della grand’alma sospirando, dice:
Perchè di nuovo, ohimè! verso le navi
Fuggon gli Achivi con tumulto, e vanno
Spaventati pel campo? Ah! non mi cómpia
L’ira de’ numi la crudel sventura10
Che un d&igrav
Morì
QUEST
Tutta così qual fiamma arde la pugna.
Veloce messaggier correa frattanto
Antíloco ad Achille. Anzi all’eccelse
Sue navi il trova, che nel cor già volge
L’accaduto disastro, e nel segreto5
Della grand’alma sospirando, dice:
Perchè di nuovo, ohimè! verso le navi
Fuggon gli Achivi con tumulto, e vanno
Spaventati pel campo? Ah! non mi cómpia
L’ira de’ numi la crudel sventura10
Che un d&igrav
Morì
Miglior risposta
Cosi' combattevano: era come divampasse un incendio.
Intanto Antiloco, veloce messaggero, giunse da Achille;
Lo trovo' davanti alle navi che hanno la poppa e la prua alta:
gia' presagiva nel suo cuore quanto era successo;
disse allora turbato al suo stesso cuore magnanimo:
“Ahime', perché di nuovo gli Achei con rumore
sono respinti verso le navi e fuggono spaventati nella pianura?
Temo proprio che gli Dei portino pene e lutti,
come prevedeva mia madre: infatti, essa diceva
che prima della mia morte il più coraggioso dei Mirmidoni
avrebbe lasciato la luce del sole per mano dei Troiani.
Non ho dubbi: e' morto il forte figlio di Menezio.
Infelice! Eppure, gli avevo ordinato di tornare alle navi
dopo avere respinto il fuoco nemico; non di osare battersi con Ettore!”.
Mentre era preso da pensieri così tristi,
gli venne vicino il figlio di Nestore,
in lacrime, e riferirgli il messaggio doloroso:
“Ahime', gli disse, o magnanimo figlio di Peleo, ti porto
una ben triste notizia. Magari gli Dei volessero che non fosse vera!
Patroclo e' caduto, stanno combattendo sul suo cadavere ormai nudo.
e Ettore gli ha strappato le armi”.
Intanto Antiloco, veloce messaggero, giunse da Achille;
Lo trovo' davanti alle navi che hanno la poppa e la prua alta:
gia' presagiva nel suo cuore quanto era successo;
disse allora turbato al suo stesso cuore magnanimo:
“Ahime', perché di nuovo gli Achei con rumore
sono respinti verso le navi e fuggono spaventati nella pianura?
Temo proprio che gli Dei portino pene e lutti,
come prevedeva mia madre: infatti, essa diceva
che prima della mia morte il più coraggioso dei Mirmidoni
avrebbe lasciato la luce del sole per mano dei Troiani.
Non ho dubbi: e' morto il forte figlio di Menezio.
Infelice! Eppure, gli avevo ordinato di tornare alle navi
dopo avere respinto il fuoco nemico; non di osare battersi con Ettore!”.
Mentre era preso da pensieri così tristi,
gli venne vicino il figlio di Nestore,
in lacrime, e riferirgli il messaggio doloroso:
“Ahime', gli disse, o magnanimo figlio di Peleo, ti porto
una ben triste notizia. Magari gli Dei volessero che non fosse vera!
Patroclo e' caduto, stanno combattendo sul suo cadavere ormai nudo.
e Ettore gli ha strappato le armi”.
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Grazie infinite