ORA
la guerra che verrà PARAFRASI..
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L'intera storia dell'umanità è dominata dalle guerre, dalla lotta dell' uomo contro altri uomini. Combattere non solo per imporre il proprio potere sugli altri, ma per affermare l'idea stessa di grandezza, di forza, di potenza, di dominio e tutto questo però privandosi del dominio della ragione. La vittoria, infatti, finisce con l'essere solo un fatto nominale: vincitori e vinti sono entrambi stremati, entrambi sottomessi dall'urgenza della fame, costretti a vivere nel disagio, nella povertà. Allora la vittoria non appartiene al popolo, perché per il popolo non c'è né ci potrebbe mai essere vittoria nella morte, nella fame, nella distruzione di ogni vivere tranquillo; il concetto, infatti, che ricorre in tutta la poesia è che da sempre a voler la guerra sono i potenti, a farla invece è la povera gente, ovunque, in qualsiasi schieramento, e come i potenti alla fine della guerra rimarranno potenti, così pure la povera gente rimarrà tale e se a far la fame, prima, erano i poveri, alla fine della guerra saranno sempre i poveri a fare la fame, da ambo le parti. In ultima analisi, l'etichetta "vincitori" e "vinti" sarà priva di significato, magra consolazione per coloro che "hanno vinto" e un'altra beffa per i "perdenti".
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Aggiunto 1 minuto più tardi:
spero ke ti vada bene
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