Manzoni (47445)
manzoni e la religiosità
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Il tema della provvidenza è largamente presente in quasi tutte le opere del Manzoni.
Nella "Pentecoste",l'ideologia religiosa del Manzoni mostra due aspetti fondamentali:
-quello sulla provvidenza della chiesa militante,che obbedisce a Dio,non solo come "brezza dolce e consolatrice",ma anche come bufera,capace di incutere terrore e sgomento.Questo primo aspetto unisce all'immagine tradizionale del cattolicesimo,del Dio mite e pacificatore, quella tragica propria del gianseismo,del Dio giustiziere e del mondo drammaticamente scisso tra il bene e il male.
-il secondo aspetto invece ricollega il cristianesimo alla cultura illuministica e ai suoi ideali di eguaglianza,sottolineando però il lato spirituale e morale del rinnovamento e della liberazione prodotti dalla discesa dello Spirito Santo.
A due riprese "i miseri e i poveri" vengono esaltati come prediletti figli di Dio.E anche se non si esce dai limiti di un pauperismo avangelico e di una liberazione intesa come fenomeno eminentementeinteriore e religioso,il messaggio di fratellanza e di solidarietà tende a investire anche la dimensione politica e sociale.
Il tema della provvidenza è largamente presente in quasi tutte le opere del Manzoni.
Il termine provvidenza è stato ripreso dalla chiesa,è il simbolo della parola di Dio,simbolo della sua esistenza,della sua presenza nel mondo.
Con estrema lucidità Manzoni sostiene che la chiesa non ha origini umane,ma divine,nasce per questo dallo Spirito Santo disceso sugli apostoli e dunque la morale cristiana va misurata sul terreno assoluto della perfezione e della verità.
Tutte le sue opere sono permeate da una profonda religiosità.
Fu la fede nella Provvidenza e in una vita futura,di cui questa è solo preparazione,che permise a Manzoni di superare la concezione pessimistica della vita e del mondo che egli acquisì,non diversa da quella di Foscolo e Leopardi.
Nella "Pentecoste",l'ideologia religiosa del Manzoni mostra due aspetti fondamentali:
-quello sulla provvidenza della chiesa militante,che obbedisce a Dio,non solo come "brezza dolce e consolatrice",ma anche come bufera,capace di incutere terrore e sgomento.Questo primo aspetto unisce all'immagine tradizionale del cattolicesimo,del Dio mite e pacificatore, quella tragica propria del gianseismo,del Dio giustiziere e del mondo drammaticamente scisso tra il bene e il male.
-il secondo aspetto invece ricollega il cristianesimo alla cultura illuministica e ai suoi ideali di eguaglianza,sottolineando però il lato spirituale e morale del rinnovamento e della liberazione prodotti dalla discesa dello Spirito Santo.
A due riprese "i miseri e i poveri" vengono esaltati come prediletti figli di Dio.E anche se non si esce dai limiti di un pauperismo avangelico e di una liberazione intesa come fenomeno eminentementeinteriore e religioso,il messaggio di fratellanza e di solidarietà tende a investire anche la dimensione politica e sociale.
Il tema della provvidenza è largamente presente in quasi tutte le opere del Manzoni.
Il termine provvidenza è stato ripreso dalla chiesa,è il simbolo della parola di Dio,simbolo della sua esistenza,della sua presenza nel mondo.
Con estrema lucidità Manzoni sostiene che la chiesa non ha origini umane,ma divine,nasce per questo dallo Spirito Santo disceso sugli apostoli e dunque la morale cristiana va misurata sul terreno assoluto della perfezione e della verità.
Tutte le sue opere sono permeate da una profonda religiosità.
Fu la fede nella Provvidenza e in una vita futura,di cui questa è solo preparazione,che permise a Manzoni di superare la concezione pessimistica della vita e del mondo che egli acquisì,non diversa da quella di Foscolo e Leopardi.