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Miglior risposta
Ti linko qualcosa che può aiutarti
http://liceotorelli.it/reserved/upload/area_lavoro/lancioni/ag.htm
https://www.skuola.net/temi-saggi-svolti/articolo-giornale/
ciao :hi
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Esempio 1:
Io sono rimasta colpita da alcuni commenti che ho letto su vari giornali e siti. In molti, riportando il parere dei lettori, hanno detto e scritto: "Finalmente hanno staccato le macchine che tenevano in vita Eluana". Oppure "Finalmente hanno staccato la spina" Ma a quali "macchine" si riferiscono? I medici e anche la suora stessa che ha assistito Eluana per 17 anni hanno dichiarato:
"Eluana non è mai stata attaccata a nessuna macchina/respiratore. Eluana ha sempre respirato da sola. Il cuore di Eluana batte da solo. I suoi polmoni funzionano da soli, così come tutti i suoi organi vitali. Solo l'alimentazione è assistita. Eluana apre e chiude gli occhi, ma non è mai stata dipendente da respiratori o similari.
Non c'erano macchinari intorno al letto di Eluana, non monitor, non grovigli di fili, né spettrali bip bip, freddi e disumani come echi di un altro mondo. Il suo letto aveva solo lenzuola candide e biancheria profumata: nulla più. E intorno al suo corpo si davano da fare a turno quattro fisioterapisti: non stava mai 'ferma', Eluana, grazie a loro, e così braccia e gambe erano tornite, non avvizzite e magre, il viso era paffuto, la pelle morbida come un velluto. Ogni giorno le suore la spalmavano di creme e pettinavano i suoi capelli ancora nerissimi... «Staccare la spina», si è detto, ma si faceva presto: non c’era niente che si potesse staccare, perché Eluana a niente era 'attaccata' se non, tenacemente, alla vita. Non le hanno nemmeno ferito la gola con la tracheotomia, perché respirava come tutti noi, autonomamente, non c’era traccia di cannule o tubi, niente che la potesse infettare con tremori di febbre... Era una disabile grave, ma non aveva malattie. Lo ha ammesso anche il neurologo Defanti, amico di suo padre - «è una donna molto sana». Troppo. Perché morisse non restava che negarle cibo e acqua, renderla 'terminale' per fame e per sete: un sistema infallibile".
Esempio 2:
Io ritengo che Eluana fosse viva, infatti è morta dopo 4 giorni di assenza di cibo e acqua. Dopo 4 giorni senza acqua forse morirei anche io. A mio parere in questo caso non si può parlare di accanimento terapeutico purché, come spesso detto, ad Eluana non veniva applicata nessuna terapia. Aveva solo il sondino per l'alimentazione.
Secondo me è grave che i mass-media usino con superficialità e in modo non veritiero termini come "accanimento terapeutico" o "staccare la spina".
L'alimentazione non rientra in nessuna terapia. Continuare a nutrire una persona non è "accanimento" , l'alimentazione rientra nei bisogni naturali dell'uomo nel senso che tutti abbiamo bisogno di cibo e acqua per vivere. Sarebbe "accanimento terapeutico" se con tanti macchinari e medicine si tiene in vita per forza qualcuno. Nutrire una persona non è accanimento terapeutico, Eluana non era “tenuta in vita” da strumenti esterni, Eluana viveva da sola senza nessun ausilio, era solo assistita nell'alimentazione.
L’alimentazione assistita tramite sondino non è “alimentazione artificiale”, si parla di “alimentazione artificiale”, quando una persona è nutrita tramite P.E.G. Mi fa soffrire pensare che alla fine Eluana sia morta per mancanza di cibo e di acqua,
anche dal punto di vista medico essere alimentati con un sondino non è sinonimo di "essere attaccati ad una macchina"
Secondo me, purtroppo, la stampa non ha dato corrette informazioni e poi la gente si crea opinioni sbagliate.
Mi sorgono vari interrogativi: nel codice del Diritto è ribadito più volte che la volontà deve essere espressa tramite atto scritto affinché tale manifestazione di volontà si possa ritenere valida. Anche per la vendita di un immobile, per delegare qualcuno ecc, tutto deve essere fatto tramite atto scritto, altrimenti non è valido. Quindi mi chiedo come mai sia stata data tanta importanza e validità al fatto che Eluana a 18 anni avrebbe detto che nel caso fosse successa una cosa così sarebbe voluta morire. Da quando il Diritto si basa sul "mi aveva detto" ?
Per quanto riguarda la volontà di Eluana non c'è nessun atto scritto. A 18 anni nel pieno della vita, senza magari pensarci o rifletterci veramente, Eluana potrebbe aver anche detto una cosa del genere. Bisogna tener conto dell'età e del contesto in cui tali affermazioni siano state fatte. Io non credo che a 18 anni Eluana abbia preso una tale decisione motivandola e parlandone a lungo, riflettendoci bene. Poi c'è tutta la questione se sia veramente vero che Eluana abbia espresso veramente tale volontà. Penso che tutti avrete letto nei giorni scorsi la lettera di Crisafulli in cui smentisce tale cosa.
Esempio 3:
Ho letto quanto scritto dal professor Alessandro Bassi Luciani e riporto qui di seguito le parti che mi hanno colpita: "Eluana non è sottoposta ad alcun accanimento, il quale, per essere tale, necessiterebbe di terapie mediche che, invece, non vengono eseguite semplicemente perché non ne ha bisogno (non va dimenticato che quando, pochi mesi fa, ebbe una grave emorragia che la portò, questa sì, vicina alla morte, a causa della ripresa del ciclo ovario - segno di inizio di regolarizzazione della sue funzioni fisiologiche? - non fu attuata nessuna terapia, né medica, né farmacologica, né trasfusionale (e da quella emergenza si riprese spontaneamente con una incredibile rapidità). È invece vero che non vi è niente di terapeutico, poiché non sono "terapeutiche" le pratiche igieniche che le vengono praticate, né lo sono le passeggiate, in carrozzina, che le fanno fare le persone che la accudiscono. L'alimentazione che viene somministrata ad Eluana non è né artificiale - poiché viene nutrita per bocca, con cibi fluidi e calibrati, tramite un sondino naso-gastrico che viene frequentemente rimosso (credo dopo ogni pasto) e non tramite stomia addomino-gastrica "PEG" - né forzata: se vogliamo dare il giusto significato alle parole, per evitare la babele di cui sopra, l'alimentazione è semplicemente "assistita".
Negli ultimi tempi è stato sempre più adottato il termine di stato vegetativo permanente, devo ricordare che questa definizione è errata, poiché, in medicina, è permanente ciò di cui si sa non possa più guarire (ovvero irreversibile), mentre la condizione delle persone come Eluana è stato vegetativo persistente: non è una differenza da poco, se si riflette bene. "
Non dimentichiamo il caso di Terry Wallis che dopo 19 anni di stato vegetativo si è risvegliato.
Leggi qui:
Articoli di opinione
Spero di esserti stata d'aiuto :)
Ciao,
Rita.
Io sono rimasta colpita da alcuni commenti che ho letto su vari giornali e siti. In molti, riportando il parere dei lettori, hanno detto e scritto: "Finalmente hanno staccato le macchine che tenevano in vita Eluana". Oppure "Finalmente hanno staccato la spina" Ma a quali "macchine" si riferiscono? I medici e anche la suora stessa che ha assistito Eluana per 17 anni hanno dichiarato:
"Eluana non è mai stata attaccata a nessuna macchina/respiratore. Eluana ha sempre respirato da sola. Il cuore di Eluana batte da solo. I suoi polmoni funzionano da soli, così come tutti i suoi organi vitali. Solo l'alimentazione è assistita. Eluana apre e chiude gli occhi, ma non è mai stata dipendente da respiratori o similari.
Non c'erano macchinari intorno al letto di Eluana, non monitor, non grovigli di fili, né spettrali bip bip, freddi e disumani come echi di un altro mondo. Il suo letto aveva solo lenzuola candide e biancheria profumata: nulla più. E intorno al suo corpo si davano da fare a turno quattro fisioterapisti: non stava mai 'ferma', Eluana, grazie a loro, e così braccia e gambe erano tornite, non avvizzite e magre, il viso era paffuto, la pelle morbida come un velluto. Ogni giorno le suore la spalmavano di creme e pettinavano i suoi capelli ancora nerissimi... «Staccare la spina», si è detto, ma si faceva presto: non c’era niente che si potesse staccare, perché Eluana a niente era 'attaccata' se non, tenacemente, alla vita. Non le hanno nemmeno ferito la gola con la tracheotomia, perché respirava come tutti noi, autonomamente, non c’era traccia di cannule o tubi, niente che la potesse infettare con tremori di febbre... Era una disabile grave, ma non aveva malattie. Lo ha ammesso anche il neurologo Defanti, amico di suo padre - «è una donna molto sana». Troppo. Perché morisse non restava che negarle cibo e acqua, renderla 'terminale' per fame e per sete: un sistema infallibile".
Esempio 2:
Io ritengo che Eluana fosse viva, infatti è morta dopo 4 giorni di assenza di cibo e acqua. Dopo 4 giorni senza acqua forse morirei anche io. A mio parere in questo caso non si può parlare di accanimento terapeutico purché, come spesso detto, ad Eluana non veniva applicata nessuna terapia. Aveva solo il sondino per l'alimentazione.
Secondo me è grave che i mass-media usino con superficialità e in modo non veritiero termini come "accanimento terapeutico" o "staccare la spina".
L'alimentazione non rientra in nessuna terapia. Continuare a nutrire una persona non è "accanimento" , l'alimentazione rientra nei bisogni naturali dell'uomo nel senso che tutti abbiamo bisogno di cibo e acqua per vivere. Sarebbe "accanimento terapeutico" se con tanti macchinari e medicine si tiene in vita per forza qualcuno. Nutrire una persona non è accanimento terapeutico, Eluana non era “tenuta in vita” da strumenti esterni, Eluana viveva da sola senza nessun ausilio, era solo assistita nell'alimentazione.
L’alimentazione assistita tramite sondino non è “alimentazione artificiale”, si parla di “alimentazione artificiale”, quando una persona è nutrita tramite P.E.G. Mi fa soffrire pensare che alla fine Eluana sia morta per mancanza di cibo e di acqua,
anche dal punto di vista medico essere alimentati con un sondino non è sinonimo di "essere attaccati ad una macchina"
Secondo me, purtroppo, la stampa non ha dato corrette informazioni e poi la gente si crea opinioni sbagliate.
Mi sorgono vari interrogativi: nel codice del Diritto è ribadito più volte che la volontà deve essere espressa tramite atto scritto affinché tale manifestazione di volontà si possa ritenere valida. Anche per la vendita di un immobile, per delegare qualcuno ecc, tutto deve essere fatto tramite atto scritto, altrimenti non è valido. Quindi mi chiedo come mai sia stata data tanta importanza e validità al fatto che Eluana a 18 anni avrebbe detto che nel caso fosse successa una cosa così sarebbe voluta morire. Da quando il Diritto si basa sul "mi aveva detto" ?
Per quanto riguarda la volontà di Eluana non c'è nessun atto scritto. A 18 anni nel pieno della vita, senza magari pensarci o rifletterci veramente, Eluana potrebbe aver anche detto una cosa del genere. Bisogna tener conto dell'età e del contesto in cui tali affermazioni siano state fatte. Io non credo che a 18 anni Eluana abbia preso una tale decisione motivandola e parlandone a lungo, riflettendoci bene. Poi c'è tutta la questione se sia veramente vero che Eluana abbia espresso veramente tale volontà. Penso che tutti avrete letto nei giorni scorsi la lettera di Crisafulli in cui smentisce tale cosa.
Esempio 3:
Ho letto quanto scritto dal professor Alessandro Bassi Luciani e riporto qui di seguito le parti che mi hanno colpita: "Eluana non è sottoposta ad alcun accanimento, il quale, per essere tale, necessiterebbe di terapie mediche che, invece, non vengono eseguite semplicemente perché non ne ha bisogno (non va dimenticato che quando, pochi mesi fa, ebbe una grave emorragia che la portò, questa sì, vicina alla morte, a causa della ripresa del ciclo ovario - segno di inizio di regolarizzazione della sue funzioni fisiologiche? - non fu attuata nessuna terapia, né medica, né farmacologica, né trasfusionale (e da quella emergenza si riprese spontaneamente con una incredibile rapidità). È invece vero che non vi è niente di terapeutico, poiché non sono "terapeutiche" le pratiche igieniche che le vengono praticate, né lo sono le passeggiate, in carrozzina, che le fanno fare le persone che la accudiscono. L'alimentazione che viene somministrata ad Eluana non è né artificiale - poiché viene nutrita per bocca, con cibi fluidi e calibrati, tramite un sondino naso-gastrico che viene frequentemente rimosso (credo dopo ogni pasto) e non tramite stomia addomino-gastrica "PEG" - né forzata: se vogliamo dare il giusto significato alle parole, per evitare la babele di cui sopra, l'alimentazione è semplicemente "assistita".
Negli ultimi tempi è stato sempre più adottato il termine di stato vegetativo permanente, devo ricordare che questa definizione è errata, poiché, in medicina, è permanente ciò di cui si sa non possa più guarire (ovvero irreversibile), mentre la condizione delle persone come Eluana è stato vegetativo persistente: non è una differenza da poco, se si riflette bene. "
Non dimentichiamo il caso di Terry Wallis che dopo 19 anni di stato vegetativo si è risvegliato.
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Spero di esserti stata d'aiuto :)
Ciao,
Rita.