L'infinito-Leopardi
ciao a tutti, volevo chiedervi alcune cose sull'infinito di Giacomo leopardi:
1-cosa rappresentano per Leopardi e quale funzione svolgono nella poesia questi elementi: il colle, la siepe, il vento, le piante
2-quali sono le assonanze e le consonanze presenti nel testo?
3-quali sono i polisindeti e che effetto espressivo hanno?
4-nell'ultimo verso ("e il naufragar m'è dolce in questo mare") sono presenti una metafora e un ossimoro, quali sono e che significato hanno?
5-nel testo quali sono le parole relative al campo del finito e quali al campo dell'infinito?
grazie in anticipo a chi mi aiuta
1-cosa rappresentano per Leopardi e quale funzione svolgono nella poesia questi elementi: il colle, la siepe, il vento, le piante
2-quali sono le assonanze e le consonanze presenti nel testo?
3-quali sono i polisindeti e che effetto espressivo hanno?
4-nell'ultimo verso ("e il naufragar m'è dolce in questo mare") sono presenti una metafora e un ossimoro, quali sono e che significato hanno?
5-nel testo quali sono le parole relative al campo del finito e quali al campo dell'infinito?
grazie in anticipo a chi mi aiuta
Risposte
Di nulla, è stato un piacere esserti stata d'aiuto.
Chiedi pure per qualsiasi cosa, il forum esiste per questo.
Buon proseguimento di giornata.
Laura!
Chiedi pure per qualsiasi cosa, il forum esiste per questo.
Buon proseguimento di giornata.
Laura!
grazie mille davvero! :)
Il polisindeto produce un effetto di rallentamento e dilatazione, a differenza dell'asindeto che, invece, rende il testo veloce e incalzante.
va bene, grazie mille! mi sei stata molto d'aiuto.
ma che effetto espressivo hanno i polisindeti?
ma che effetto espressivo hanno i polisindeti?
Per la quinta purtroppo non sono in grado di aiutarti ma ti aiuto con la terza.
3- Il polisindeto è una figura sintattica consistente nel collegare varie proposizioni di periodo o termini con numerose e ripetute congiunzioni.
Es. ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo.
fonte: http://www.itisfermidesio.it/serale/materiali_didattici/DOWNLOAD/Quarta/Italiano/infinito.%20Analisi%20del%20testo.ppt
ciao Laura!
3- Il polisindeto è una figura sintattica consistente nel collegare varie proposizioni di periodo o termini con numerose e ripetute congiunzioni.
Es. ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo.
fonte: http://www.itisfermidesio.it/serale/materiali_didattici/DOWNLOAD/Quarta/Italiano/infinito.%20Analisi%20del%20testo.ppt
ciao Laura!
grazie mille!
e la 5 com'è?
e la 5 com'è?
Allora provo ad aiutarti.
1- Per la prima domanda leggi qui e ti risulterà facile rispondere:
"Il Leopardi nella prima parte descrive un paesaggio familiare che illustra delle immagini a lui care come il colle che si erige solitario. La siepe è per lui un ostacolo alla vista materiale, ma un incentivo per attivare la sua immaginazione che si amplia verso sterminati spazi, sovrumani silenzi e profondissima quiete, che rappresentano un po’ le tre dimensioni, piano, altezza e profondità, di uno spazio infinito. Questa profondissima quiete però non è intesa come silenzio, ma come immobilità, la stessa immobilità che accompagnata al silenzio riesce a spaventare il cuore del poeta tanto è infinita la sua grandezza.
L’autore è riportato alla realtà dal rumore del vento che muove le fronde delle piante intorno a lui, questo rumore gli ricorda le voci dell’epoca presente in cui vive, mentre quell’infinito silenzio è il portavoce delle epoche passate."
E qui:
" La siepe rappresenta l’impedimento, la forza che pone dei limiti invalicabili alla conoscenza dell’uomo, ma è gradita perché gli desta per contrasto, l’immagine dell’infinito spaziale e temporale, gli permette di spaziare con la fantasia. Si costruisce col pensiero spazi interminabili, che si estendono al di là dalla siepe e li riempie di un silenzio infinitamente superiore ad ogni umano silenzio.
La fantasia ha dato libero spazio al sentimento ha potuto creare una pace ed una immobilità divine, approdo sognato e distacco dall’agitato ed irrequieto mondo umano. L’animo del Leopardi dell’essere finito, supera i limiti sella sua individualità e si sperde, smarrito, in quell’infinita vertiginosa vastità, che cancella ogni traccia della propria piccolezza. Il vento che passa fra le foglie e le fa stormire rappresenta un lieve sussurro se paragonato all’immaginato sovrumano silenzio.
Rappresenta la storia degli uomini sullo sfondo del tempo infinito. Le età ormai scomparse (le morte stagioni) sono state un momentaneo bisbigliare di foglie mosse dal vento e di loro non è rimasta alcuna traccia"
Fonte: http://archive.forumcommunity.net/m/?t=42779855
2- Assonanze ( campagna- calar- ornava- sana- danzar- aria- parca...;siede- parole- recente- sette- speme, incontro- giorno- riposo- scherzoso ), consonanze (face- seco- reca, affretta- tutta- tetti- frotta- tutto- sette, fanciullo- bella- garzoncello, azzurro- precorre, onde- quando)
4-Negli ultimi versi, Così/tra questa immensità s’annega il pensier mio:/e’l naufragar m’è dolce in questo mare, sono presenti una metafora e un ossimoro: al poeta piace perdersi nei suoi pensieri e nei suoi silenzi, il che equivale per lui a naufragare nel mare dell’immaginazione; di conseguenza il naufragio, di solito associato ad un evento negativo, per lui è dolce.
1- Per la prima domanda leggi qui e ti risulterà facile rispondere:
"Il Leopardi nella prima parte descrive un paesaggio familiare che illustra delle immagini a lui care come il colle che si erige solitario. La siepe è per lui un ostacolo alla vista materiale, ma un incentivo per attivare la sua immaginazione che si amplia verso sterminati spazi, sovrumani silenzi e profondissima quiete, che rappresentano un po’ le tre dimensioni, piano, altezza e profondità, di uno spazio infinito. Questa profondissima quiete però non è intesa come silenzio, ma come immobilità, la stessa immobilità che accompagnata al silenzio riesce a spaventare il cuore del poeta tanto è infinita la sua grandezza.
L’autore è riportato alla realtà dal rumore del vento che muove le fronde delle piante intorno a lui, questo rumore gli ricorda le voci dell’epoca presente in cui vive, mentre quell’infinito silenzio è il portavoce delle epoche passate."
E qui:
" La siepe rappresenta l’impedimento, la forza che pone dei limiti invalicabili alla conoscenza dell’uomo, ma è gradita perché gli desta per contrasto, l’immagine dell’infinito spaziale e temporale, gli permette di spaziare con la fantasia. Si costruisce col pensiero spazi interminabili, che si estendono al di là dalla siepe e li riempie di un silenzio infinitamente superiore ad ogni umano silenzio.
La fantasia ha dato libero spazio al sentimento ha potuto creare una pace ed una immobilità divine, approdo sognato e distacco dall’agitato ed irrequieto mondo umano. L’animo del Leopardi dell’essere finito, supera i limiti sella sua individualità e si sperde, smarrito, in quell’infinita vertiginosa vastità, che cancella ogni traccia della propria piccolezza. Il vento che passa fra le foglie e le fa stormire rappresenta un lieve sussurro se paragonato all’immaginato sovrumano silenzio.
Rappresenta la storia degli uomini sullo sfondo del tempo infinito. Le età ormai scomparse (le morte stagioni) sono state un momentaneo bisbigliare di foglie mosse dal vento e di loro non è rimasta alcuna traccia"
Fonte: http://archive.forumcommunity.net/m/?t=42779855
2- Assonanze ( campagna- calar- ornava- sana- danzar- aria- parca...;siede- parole- recente- sette- speme, incontro- giorno- riposo- scherzoso ), consonanze (face- seco- reca, affretta- tutta- tetti- frotta- tutto- sette, fanciullo- bella- garzoncello, azzurro- precorre, onde- quando)
4-Negli ultimi versi, Così/tra questa immensità s’annega il pensier mio:/e’l naufragar m’è dolce in questo mare, sono presenti una metafora e un ossimoro: al poeta piace perdersi nei suoi pensieri e nei suoi silenzi, il che equivale per lui a naufragare nel mare dell’immaginazione; di conseguenza il naufragio, di solito associato ad un evento negativo, per lui è dolce.
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