Libro "la pelle di zigrino" di Honorè de Balzac

saratest
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Saratest

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Aleksej
Pubblicato nel 1831 all'interno dei Contes philosophiques (Racconti filosofici) con I proscritti e Il capolavoro sconosciuto, riceve riconoscimenti da spettatori attenti e sofisticati, che consacrano Balzac scrittore di successo. Il racconto viene suddiviso in tre parti distinte, entrambe individuate da un titolo specifico: Il talismano, La donna senza cuore, L'agonia. Ogni ripartizione, identifica frammenti di quotidianità dei personaggi principali, in relazione all'irrequieta frenesia e dissolutezza del protagonista, Raphaël de Valentin, che lega i suoi sogni a una pelle di zigrino magica. Tale pelle accompagnerà parallelamente, per tutto il racconto, la vita del protagonista, il quale, ossessionato dalla sempre maggiore riduzione dell'oggetto magico ad ogni suo desiderio, si identifica metaforicamente con esso, trasformandosi in un parassita in attesa della propria morte. Sarà l'amore per Pauline, sua innamorata, a porre fine all'angosciosa e ormai misera vita di Raphaël che, nonostante le cure prestate dai medici, la ricchezza materiale e le attenzioni delle persone care, non riesce a liberarsi dalla sua ossessione per la pelle di zigrino, al punto da imporsi il non desiderio. Imposizione labile nel momento in cui viene a contatto con la dolce Pauline, testimone della sua fine. Racconto amaro che lo scrittore Balzac imposta con il distacco di un analista, ponendosi osservatore esterno dei fatti del mondo e costruendo le caratteristiche fisionomie dei personaggi, i quali, rappresentano il fondamento per le vicende crude ma intense della successiva Comédie humaine.

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