Lettera di italiano
Lettera al prof di italiano raccontandogli le difficoltà avute nella sua materia
Miglior risposta
Imposta una tua bozza e solamente dopo possiamo provare a rivederla insieme.
Intanto ti fornisco una mia piccola bozza:
Egregio professore,
Le scrivo questa lettera innanzitutto per ringraziarla, in prima persona, del lavoro da lei svolto con me e la mia classe; in poco tempo è riuscito a farci amare la letteratura italiana e a insegnarci moltissime cose. Non nego però che in questo percorso mi son ritrovato a sbattere il muso con diverse difficoltà che, con molta fatica e tanto impegno da parte sua e mia, son riuscito ad abbattere. Un grande blocco l'ho avuto con "I Promessi Sposi", libro che non mi piaceva molto leggere e che non riuscivo a comprendere, essendo scritto in un linguaggio assai complicato e ben lontano a quello dei nostri giorni. Per non parlare della grammatica; quella si che era qualcosa di veramente complicato. Ho odiato dal profondo del mio cuore l'analisi del periodo e i mille modi verbali che dovevo sapere a memoria, anche perchè la memoria non è proprio il mio forte. Però nonostante il percorso tortuoso sono riuscito ad arrivare alla fine von un bagaglio che prima non avevo e che ora invece ho immagazzinato. La ringrazio vivamente per tutto e mi auguro di poter dire in un futuro "se sono quello che sono oggi è merito anche del mio professore di italiano".
Cordiali saluti.
Ecco,inventa un po' tu qualcosa non è difficile.
Ciao Laura!
Intanto ti fornisco una mia piccola bozza:
Egregio professore,
Le scrivo questa lettera innanzitutto per ringraziarla, in prima persona, del lavoro da lei svolto con me e la mia classe; in poco tempo è riuscito a farci amare la letteratura italiana e a insegnarci moltissime cose. Non nego però che in questo percorso mi son ritrovato a sbattere il muso con diverse difficoltà che, con molta fatica e tanto impegno da parte sua e mia, son riuscito ad abbattere. Un grande blocco l'ho avuto con "I Promessi Sposi", libro che non mi piaceva molto leggere e che non riuscivo a comprendere, essendo scritto in un linguaggio assai complicato e ben lontano a quello dei nostri giorni. Per non parlare della grammatica; quella si che era qualcosa di veramente complicato. Ho odiato dal profondo del mio cuore l'analisi del periodo e i mille modi verbali che dovevo sapere a memoria, anche perchè la memoria non è proprio il mio forte. Però nonostante il percorso tortuoso sono riuscito ad arrivare alla fine von un bagaglio che prima non avevo e che ora invece ho immagazzinato. La ringrazio vivamente per tutto e mi auguro di poter dire in un futuro "se sono quello che sono oggi è merito anche del mio professore di italiano".
Cordiali saluti.
Ecco,inventa un po' tu qualcosa non è difficile.
Ciao Laura!
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