LASCIAR VORRIA LO MONDO E SERVIR DIO
ciao!!
LASCIAR VORRIA LO MONDO E SERVIR DIO
Lasciar voria lo mondo e Deo servire
e dipartirmi d'ogne vanitate,
però che vegio crescere e salire
matezza e villania e falsitate, 5
ed ancor senno e cortesia morire
e lo fin pregio e tutta la bontate:
ond'io marito non voria né sire,
né stare al mondo, per mia volontate.
Membrandomi c'ogn'om di mal s'adorna, 10
di cischedun son forte disdegnosa,
e verso Dio la mia persona torna.
Lo padre mio mi fa stare pensosa,
ca di servire a Cristo mi distorna:
non saccio a cui mi vol dar per isposa.PER FAVORE MI POTRESTE FARE L'ANLISI DETTAGLIATA DI QST POE... IO NN SO FARLO....
AIUTOOOO
PER FAVORE
URGENTISSIMO!!!
LASCIAR VORRIA LO MONDO E SERVIR DIO
Lasciar voria lo mondo e Deo servire
e dipartirmi d'ogne vanitate,
però che vegio crescere e salire
matezza e villania e falsitate, 5
ed ancor senno e cortesia morire
e lo fin pregio e tutta la bontate:
ond'io marito non voria né sire,
né stare al mondo, per mia volontate.
Membrandomi c'ogn'om di mal s'adorna, 10
di cischedun son forte disdegnosa,
e verso Dio la mia persona torna.
Lo padre mio mi fa stare pensosa,
ca di servire a Cristo mi distorna:
non saccio a cui mi vol dar per isposa.PER FAVORE MI POTRESTE FARE L'ANLISI DETTAGLIATA DI QST POE... IO NN SO FARLO....
AIUTOOOO
PER FAVORE
URGENTISSIMO!!!
Risposte
il sonetto contiene un'amara considerazione sulla corruzzione morale dei tempi, dominati da mattezza(follia) villania e falsitate, in cui è sparita la cortesia e ogni uomo si comporta malamente.
Inizia con l'affermazione ben precisa di un desiderio, quella di lasciare il modno e servire Dio, ma questa scleta non pare, dai versi che seguono, motivata da un'effettiva vocazione o da una preferenza per le cose spirituali, invece è una scelta necessaria, una fuga dal mondo a causa dei caattivi costumi imperanti. Quindi l'autrice sottolinea la sua decisione di non voler nè marito nè sire nè stare al mondo,perchè l'unica via pèossibile di rifiuto del mondo ( cioè il matrimonio) rimane il chiostro. Il sonetto ha una carica eversiva, una volontà di denuncia e di ribellione, anche se subito spenta nel finale.
Inizia con l'affermazione ben precisa di un desiderio, quella di lasciare il modno e servire Dio, ma questa scleta non pare, dai versi che seguono, motivata da un'effettiva vocazione o da una preferenza per le cose spirituali, invece è una scelta necessaria, una fuga dal mondo a causa dei caattivi costumi imperanti. Quindi l'autrice sottolinea la sua decisione di non voler nè marito nè sire nè stare al mondo,perchè l'unica via pèossibile di rifiuto del mondo ( cioè il matrimonio) rimane il chiostro. Il sonetto ha una carica eversiva, una volontà di denuncia e di ribellione, anche se subito spenta nel finale.
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