La mia sera di pascoli (45443)
tipo di rima adottata nel componimento
Risposte
La mia sera
Microanalisi. La conclusione di una giornata atmosfericamente agitata si stempera in una serata tranquilla, diventando così l’espressione autobiografica del sentire del poeta. Il suo spirito travagliato si placa nella serenità della sera che diventa la "mia" sera.
La simbologia è quella ricorrente del nido, dell’infanzia, della madre.
La prima parte (vv.1-20) è rivolta alla rappresentazione della natura rasserenata e coglie gli aspetti più nascosti e minuti della realtà naturale per farne materia poetica.
La seconda parte rende più saldo ed evidente la simmetria tra vicenda biografica e vicenda atmosferica: dalla tempesta alla → quiete.
≠ Leopardi: ne La quiete dopo la tempesta prevale la gioia e lo stupore verso la natura che sopravvive alla "crisi" del temporale e la vita che si rigenera. Qui, invece, domina la tensione verso la sera, il riposo, la morte, in una dimensione più crepuscolare dell’esistenza.
Metrica. Strofe di 7 novenari e un senario a rima alternata. Sono presenti rime interne, echi e rimandi (soprattutto nel senario finale, che gioca sempre con la parola sera), il ricorso a terminazioni sdrucciole (restano, sussurrano) che tendono a dilatare il ritmo del novenario. (tratto da qui)
Microanalisi. La conclusione di una giornata atmosfericamente agitata si stempera in una serata tranquilla, diventando così l’espressione autobiografica del sentire del poeta. Il suo spirito travagliato si placa nella serenità della sera che diventa la "mia" sera.
La simbologia è quella ricorrente del nido, dell’infanzia, della madre.
La prima parte (vv.1-20) è rivolta alla rappresentazione della natura rasserenata e coglie gli aspetti più nascosti e minuti della realtà naturale per farne materia poetica.
La seconda parte rende più saldo ed evidente la simmetria tra vicenda biografica e vicenda atmosferica: dalla tempesta alla → quiete.
≠ Leopardi: ne La quiete dopo la tempesta prevale la gioia e lo stupore verso la natura che sopravvive alla "crisi" del temporale e la vita che si rigenera. Qui, invece, domina la tensione verso la sera, il riposo, la morte, in una dimensione più crepuscolare dell’esistenza.
Metrica. Strofe di 7 novenari e un senario a rima alternata. Sono presenti rime interne, echi e rimandi (soprattutto nel senario finale, che gioca sempre con la parola sera), il ricorso a terminazioni sdrucciole (restano, sussurrano) che tendono a dilatare il ritmo del novenario. (tratto da qui)