La Madre - Giuseppe Ungaretti
Ciao a tutti, chi mi aiuta?
mi servirebbe la parafrasi di questa poesia entro Giovedì.
Help meeee, pleaseeee
mi servirebbe la parafrasi di questa poesia entro Giovedì.
Help meeee, pleaseeee
Risposte
grx francy per la tua parafrasi menomale che ci 6 tu =)
ecco la parafrasi:
E il cuore quando d’un ultimo battito
e quando il cuore, con il suo ultimo battito,
Avrà fatto cadere il muro d’ombra,
avrà fatto cadere “il muro d’ombra”,
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Per portarmi, Madre, Fino al Signore
Come una volta mi darai la mano.
come quando eri in vita mi riprenderai per mano
In ginocchio, decisa,
e sarai inginocchiata, decisa
Sarai una statua di fronte all’Eterno,
sarai come una Statua di fronte a Dio
Come già ti vedeva
come gia ti vedeva quando eri viva
Quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
alzerai le tue braccia tremanti per colpa dell'età anziana
Come quando spirasti
come quando moristi
Dicendo: Mio Dio, eccomi.
e dicesti: Eccomi Mio Dio
E solo quando m’avrà perdonato,
e solo quando Dio mi avrà perdonato
Ti verrà desiderio di guardarmi.
tu madre vorrai riguardarmi
Ricorderai d’avermi atteso tanto,
e ricorderai di avermi aspettato per tanto tempo
E avrai negli occhi un rapido sospiro
e i tuoi occhi saranno pervasi da un veloce respiro
E il cuore quando d’un ultimo battito
e quando il cuore, con il suo ultimo battito,
Avrà fatto cadere il muro d’ombra,
avrà fatto cadere “il muro d’ombra”,
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Per portarmi, Madre, Fino al Signore
Come una volta mi darai la mano.
come quando eri in vita mi riprenderai per mano
In ginocchio, decisa,
e sarai inginocchiata, decisa
Sarai una statua di fronte all’Eterno,
sarai come una Statua di fronte a Dio
Come già ti vedeva
come gia ti vedeva quando eri viva
Quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
alzerai le tue braccia tremanti per colpa dell'età anziana
Come quando spirasti
come quando moristi
Dicendo: Mio Dio, eccomi.
e dicesti: Eccomi Mio Dio
E solo quando m’avrà perdonato,
e solo quando Dio mi avrà perdonato
Ti verrà desiderio di guardarmi.
tu madre vorrai riguardarmi
Ricorderai d’avermi atteso tanto,
e ricorderai di avermi aspettato per tanto tempo
E avrai negli occhi un rapido sospiro
e i tuoi occhi saranno pervasi da un veloce respiro
E il cuore quando d’un ultimo battito
Avrà fatto cadere il muro d’ombra,
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua di fronte all’Eterno,
Come già ti vedeva
Quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
Come quando spirasti
Dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m’avrà perdonato,
Ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d’avermi atteso tanto,
E avrai negli occhi un rapido sospiro
E il cuore…d’ombra = e quando il cuore, con il suo ultimo battito, avrà fatto cadere “il muro d’ombra”, quel qualcosa che, impalpabile e labile come un’ombra, ci divide da Dio e dall’eternità.
Come una volta = quand’ero bambino.
Decisa = l’amore materno è sicuro di ottenere da Dio il perdono per il figlio.
Sarai una statua = resterai immobile, in ginocchio a pregare.
M’avrà perdonato: il soggetto è Dio.
Un rapido sospiro = un sospiro di sollievo, dopo tanta attesa.
Tema: La lirica, datata 1930, appartiene alla raccolta "Sentimento del tempo". Essa segna un ritorno del poeta alla tradizione, attraverso il recupero della versificazione tradizionale, di una sintassi più complessa e della punteggiatura.
Nel componimento il poeta affronta il tema della propria morte, esprimendo il desiderio che la propria madre, defunta, supplichi Dio per la salvezza del figlio. L’uso dell’indicativo nei versi di Ungaretti ci rende nota la certezza che l’autore ha della compassione della propria genitrice. Ella sarà incrollabile nella propria fede davanti al Signore, mentre implora il perdono per i peccati del figlio; alzerà tremante le vecchie braccia, ripetendo il gesto di abbandono alla volontà divina già compiuto in punto di morte. Nelle ultime due strofe (distici), il poeta descrive la riconciliazione della madre con il figlio, perdonato e quindi avente portato a termine il processo di catarsi dal peccato: solo a quel punto la madre lo accoglierà, felice di aver portato la propria creatura vicina alla gloria di Dio.
Forma metrica: Il componimento è composto di endecasillabi e settenari alternati liberamente (due quartine, una terzina e due distici)
Avrà fatto cadere il muro d’ombra,
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua di fronte all’Eterno,
Come già ti vedeva
Quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
Come quando spirasti
Dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m’avrà perdonato,
Ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d’avermi atteso tanto,
E avrai negli occhi un rapido sospiro
E il cuore…d’ombra = e quando il cuore, con il suo ultimo battito, avrà fatto cadere “il muro d’ombra”, quel qualcosa che, impalpabile e labile come un’ombra, ci divide da Dio e dall’eternità.
Come una volta = quand’ero bambino.
Decisa = l’amore materno è sicuro di ottenere da Dio il perdono per il figlio.
Sarai una statua = resterai immobile, in ginocchio a pregare.
M’avrà perdonato: il soggetto è Dio.
Un rapido sospiro = un sospiro di sollievo, dopo tanta attesa.
Tema: La lirica, datata 1930, appartiene alla raccolta "Sentimento del tempo". Essa segna un ritorno del poeta alla tradizione, attraverso il recupero della versificazione tradizionale, di una sintassi più complessa e della punteggiatura.
Nel componimento il poeta affronta il tema della propria morte, esprimendo il desiderio che la propria madre, defunta, supplichi Dio per la salvezza del figlio. L’uso dell’indicativo nei versi di Ungaretti ci rende nota la certezza che l’autore ha della compassione della propria genitrice. Ella sarà incrollabile nella propria fede davanti al Signore, mentre implora il perdono per i peccati del figlio; alzerà tremante le vecchie braccia, ripetendo il gesto di abbandono alla volontà divina già compiuto in punto di morte. Nelle ultime due strofe (distici), il poeta descrive la riconciliazione della madre con il figlio, perdonato e quindi avente portato a termine il processo di catarsi dal peccato: solo a quel punto la madre lo accoglierà, felice di aver portato la propria creatura vicina alla gloria di Dio.
Forma metrica: Il componimento è composto di endecasillabi e settenari alternati liberamente (due quartine, una terzina e due distici)