Imperialismo tesina
imperialismo tesina
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Il termine "Imperialismo" fu coniato in Francia nel primo Ottocento per definire il regime instaurato da Napoleone I. In seguito fu usato in Inghilterra, associato all'idea di dispotismo, per indicare il regime di Napoleone III. Infine il termine Imperialismo assunse il suo significato più noto: la tendenza di una nazione ad imporre il suo dominio economico e ad influenzare la politica interna di altri paesi con l'obiettivo di avviare la costruzione di imponenti imperi economici. Per i paesi dominanti uno degli obiettivi principali di questo sistema era quello di ricavare dai paesi occupati una grande quantità di materie prime a costi bassi. Il termine è usato talvolta per descrivere la politica di uno stato tesa al mantenimento di colonie e domini in terre lontane, anche se lo stato stesso non si considera un impero.
In senso lato il termine imperialismo può indicare una posizione intellettuale, che implicherebbe la convinzione che la conquista e il mantenimento degli imperi abbiano una valenza positiva; tale punto di vista è spesso unito al presupposto di una superiorità culturale o di altro tipo intrinseca al potere imperiale.
Una definizione scientifica del termine imperialismo, l'unica di fatto, può ricercarsi nelle trattazioni dedicate da Lenin all'argomento, prima tra tutte la seguente: l'imperialismo è la fase suprema del capitalismo avanzato, entrato cioè nella sua fase matura.
L' imperialismo invece nasce tra il 1871 e il 1914, e consiste nell'azione dei governi tesa a imporre la propria egemonia su altri paesi per sfruttarli dal punto di vista economico assumendone il pieno controllo monopolistico delle fonti energetiche ed esportazione soprattutto di capitali.
Il fenomeno dell'imperialismo è scaturito in primo luogo da cause di tipo politico e di tipo ideologico, incanalate, articolate, ampliate ed inserite in un più generale disegno economico. Tale desiderio di espansione è dovuto ai cambiamenti della situazione economica e non solo. È anche legato a motivazioni politiche e persino ideologiche,che variavano a seconda della situazione del paese colonizzatore e dei paesi da colonizzare. Sul piano ideo-politico l'imperialismo è dovuto all'affermarsi di atteggiamenti nazionalistici tesi ad esaltare i caratteri ritenuti originali della propria nazione che non si configurano come il nazionalismo degli inizi 1800, e cioè caratterizzato dalle tensioni indipendentistiche, ma è ormai ornato (e quindi svilito) da quel sentimento di "prestigio" tanto agognato dalle precellenti nazioni europee. A tutto ciò era congiunta una radicata convinzione di una presunta superiorità biologica della propria razza rispetto alle popolazioni di quei paesi che non riuscivano a dare lo slancio alle loro economie, e in particolare ci riferiamo ai popoli africani. A tale proposito riportiamo un pezzo di quanto detto in un corso di geografia universale del 1850: "È sentenza quasi UNIVERSALE dei fisiologi che gli uomini di razza nera hanno, per natura, breve l'intelletto! Ora, pur senza negare che anche i Negri possono incivilirsi, è comunque certo che quella civiltà sarà sempre inferiore alla nostra, perché inferiore è realmente la forza della mente di quelle genti [...] Dobbiamo aiutare, istruire, assistere i Negri; siamo in dovere di farlo perché sono nostri fratelli." Paesi che recentemente avevano conseguito un solido sviluppo economico, al quale si era aggiunto anche l'elemento di un capitalismo che non era più "industriale" ma "finanziario" (cioè sorretto da prestiti da parte di istituti di credito), ritenevano l'espansione verso territori d'oltremare una buona causa per: a)impossessarsi dei beni a basso costo; b)opportunità di investimento dei capitali in territori nei quali era possibile avviare attività ad alto profitto. Tirando le somme, facile è comprendere quale sarà l'atteggiamento assunto da Germania, Inghilterra e Francia in questo trentennio di storia di esasperato imperialismo, un atteggiamento di fanatico "eurocentrismo".
In senso lato il termine imperialismo può indicare una posizione intellettuale, che implicherebbe la convinzione che la conquista e il mantenimento degli imperi abbiano una valenza positiva; tale punto di vista è spesso unito al presupposto di una superiorità culturale o di altro tipo intrinseca al potere imperiale.
Una definizione scientifica del termine imperialismo, l'unica di fatto, può ricercarsi nelle trattazioni dedicate da Lenin all'argomento, prima tra tutte la seguente: l'imperialismo è la fase suprema del capitalismo avanzato, entrato cioè nella sua fase matura.
L' imperialismo invece nasce tra il 1871 e il 1914, e consiste nell'azione dei governi tesa a imporre la propria egemonia su altri paesi per sfruttarli dal punto di vista economico assumendone il pieno controllo monopolistico delle fonti energetiche ed esportazione soprattutto di capitali.
Il fenomeno dell'imperialismo è scaturito in primo luogo da cause di tipo politico e di tipo ideologico, incanalate, articolate, ampliate ed inserite in un più generale disegno economico. Tale desiderio di espansione è dovuto ai cambiamenti della situazione economica e non solo. È anche legato a motivazioni politiche e persino ideologiche,che variavano a seconda della situazione del paese colonizzatore e dei paesi da colonizzare. Sul piano ideo-politico l'imperialismo è dovuto all'affermarsi di atteggiamenti nazionalistici tesi ad esaltare i caratteri ritenuti originali della propria nazione che non si configurano come il nazionalismo degli inizi 1800, e cioè caratterizzato dalle tensioni indipendentistiche, ma è ormai ornato (e quindi svilito) da quel sentimento di "prestigio" tanto agognato dalle precellenti nazioni europee. A tutto ciò era congiunta una radicata convinzione di una presunta superiorità biologica della propria razza rispetto alle popolazioni di quei paesi che non riuscivano a dare lo slancio alle loro economie, e in particolare ci riferiamo ai popoli africani. A tale proposito riportiamo un pezzo di quanto detto in un corso di geografia universale del 1850: "È sentenza quasi UNIVERSALE dei fisiologi che gli uomini di razza nera hanno, per natura, breve l'intelletto! Ora, pur senza negare che anche i Negri possono incivilirsi, è comunque certo che quella civiltà sarà sempre inferiore alla nostra, perché inferiore è realmente la forza della mente di quelle genti [...] Dobbiamo aiutare, istruire, assistere i Negri; siamo in dovere di farlo perché sono nostri fratelli." Paesi che recentemente avevano conseguito un solido sviluppo economico, al quale si era aggiunto anche l'elemento di un capitalismo che non era più "industriale" ma "finanziario" (cioè sorretto da prestiti da parte di istituti di credito), ritenevano l'espansione verso territori d'oltremare una buona causa per: a)impossessarsi dei beni a basso costo; b)opportunità di investimento dei capitali in territori nei quali era possibile avviare attività ad alto profitto. Tirando le somme, facile è comprendere quale sarà l'atteggiamento assunto da Germania, Inghilterra e Francia in questo trentennio di storia di esasperato imperialismo, un atteggiamento di fanatico "eurocentrismo".
http://www.atuttascuola.it/tesine/2002/imperialismo.htm
http://www.pubblicascuola.it/imperialismo.pdf
http://doc****/tesina/storia/8/imperialismo.html
se poi ci dici che scuola frequenti e che materie porti approfondiamo
http://www.pubblicascuola.it/imperialismo.pdf
http://doc****/tesina/storia/8/imperialismo.html
se poi ci dici che scuola frequenti e che materie porti approfondiamo