Il mito di Aretusa
Mi sapete dire cos'è L'occhio della Zillica??
Non riesco a capirlo.. di cosa si tratta?? cos'è?
grazie mille in anticipo =)
Non riesco a capirlo.. di cosa si tratta?? cos'è?
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E' la fonte in cui Alfeo si trasformò per stare vicino ad Aretusa. Si chiama occhio perchè è circolare, come una pupilla.
La Fonte Aretusa, questa sorgente di acqua dolce che sgorga da una grotta a pochi metri dal mare, fu sempre cara ai Siracusani e fu soprattutto il simbolo della città sin dai tempi antichi. Essa non era altro che uno dei tantissimi sfoghi che la falda freatica iblea possiede nel siracusano, la stessa falda che alimenta il fiume Ciane sul lato opposto del porto grande.
da: http://www.ibmsnet.it/siracusa/aretusa.html
La leggenda narra che Alfeo, dio fluviale, si innamorò di Aretusa, ninfa di Artemide, ed in ogni modo tentò di sedurla. Aretusa invocò l’intervento della dea che la tramutò in fonte. Inabissatasi sotto lo Ionio, Aretusa venne a sfociare in Ortigia. Alfeo, non disposto a rassegnarsi affidò alle onde il suo sogno d’amore: percorse il sottosuolo per riemergere accanto all’amata, nel porto grande. E’ il cosiddetto occhio della Zillica: polluzione che ancora si vede nel porto nei pressi della Fonte. Il mito, che celebra un amore, ha affascinato poeti, scrittori, musicisti ed artisti di ogni tempo......Nei secoli la Fonte ha subito delle trasformazioni; ad essa, rimasta fuori dalla cinta di fortificazioni, si accedeva dal piano della città al livello del mare attraverso una ripida scala. Lì sorgeva una porta, detta “Saccaria” dalla quale pare che siano penetrati i Romani nella conquista della città. La fonte, giunta con quell’aspetto fino al Cinquecento, nel 1540 fu inglobata nelle fortificazioni, quando Carlo V potenziò le strutture militari di Ortigia. Liberato nel 1847 l’invaso assunse la forma attuale. Il belvedere posto accanto alla Fonte è ciò che rimane dell’antico bastione, demolito nella seconda metà del XIX secolo.
Da: http://www.comune.siracusa.it/Politiche_Culturali/Turismo/Itinerari_Ortigia/Fonte_Aretusa.htm
La Fonte Aretusa, questa sorgente di acqua dolce che sgorga da una grotta a pochi metri dal mare, fu sempre cara ai Siracusani e fu soprattutto il simbolo della città sin dai tempi antichi. Essa non era altro che uno dei tantissimi sfoghi che la falda freatica iblea possiede nel siracusano, la stessa falda che alimenta il fiume Ciane sul lato opposto del porto grande.
da: http://www.ibmsnet.it/siracusa/aretusa.html
La leggenda narra che Alfeo, dio fluviale, si innamorò di Aretusa, ninfa di Artemide, ed in ogni modo tentò di sedurla. Aretusa invocò l’intervento della dea che la tramutò in fonte. Inabissatasi sotto lo Ionio, Aretusa venne a sfociare in Ortigia. Alfeo, non disposto a rassegnarsi affidò alle onde il suo sogno d’amore: percorse il sottosuolo per riemergere accanto all’amata, nel porto grande. E’ il cosiddetto occhio della Zillica: polluzione che ancora si vede nel porto nei pressi della Fonte. Il mito, che celebra un amore, ha affascinato poeti, scrittori, musicisti ed artisti di ogni tempo......Nei secoli la Fonte ha subito delle trasformazioni; ad essa, rimasta fuori dalla cinta di fortificazioni, si accedeva dal piano della città al livello del mare attraverso una ripida scala. Lì sorgeva una porta, detta “Saccaria” dalla quale pare che siano penetrati i Romani nella conquista della città. La fonte, giunta con quell’aspetto fino al Cinquecento, nel 1540 fu inglobata nelle fortificazioni, quando Carlo V potenziò le strutture militari di Ortigia. Liberato nel 1847 l’invaso assunse la forma attuale. Il belvedere posto accanto alla Fonte è ciò che rimane dell’antico bastione, demolito nella seconda metà del XIX secolo.
Da: http://www.comune.siracusa.it/Politiche_Culturali/Turismo/Itinerari_Ortigia/Fonte_Aretusa.htm
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Una piccola sorgente! Leggi questo:
http://www.arkeomania.com/alfeoearetusa.html
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