Idee saggio breve tolleranza
ciao a tutti,dovrei svolgere domani un saggio breve sulla tolleranza(con pochi riferimenti).Di conseguenza ho pensato di realizzarlo basandomi su un piccolo confronto tra Illuminismo e Medioevo facendo riferimento maggiormente all'illuminismo.Di seguito mettero le idee che ho raccolto e vorrei sapere se sono sopratutte adatte al tema e se posso realizzare un saggio con tali punti.
INTRODUZIONE
-La tolleranza è stata da sempre ovunque un fenomeno messo in discussione e di dibattito.
-Lungo la storia questo atteggiamento ha frequentemente preso varie posizioni e si è manifestato in un enorme varietà di modi
-Di tolleranza vera e propria si può parlare soltanto a partire dalla Riforma protestante ma può essere presa in considerazione anche per esempio nel Medioevo e per comprendere ottimamente questo processo bisogna analizzare l'Illuminismo
CONTENUTO
-se durante il Medioevo,sopratutto, ma anche durante il periodo fino alla Riforma di Lutero parlare di tolleranza era relativamente facile in quanto l'autorità della Chiesa in TUTTI i campi era totale ed il metodo di ragionamento delle persone era svolto in base alla fede,nel periodo successivo alla Riforma e sopratutto nell'Illuminismo il discorso al riguardo diventa molto complicato
-l'Illuminismo è il miglior periodo storico per intendere il processo evolutivo specialmente della tolleranza
-in questo arco di tempo non si ragiona più con la fede ma con la ragione,quindi con la sperimentazione(cosa anticipata anche da Galileo tra l'altro);
-l'illuminismo contrariava tutte le dottrine proprie del Medioevo che erano basate su credenze false e sulle superstizioni;era giocoforza "tollerante" e aperto alle nuove idee(in quanto si ragionava da più punti di vista sopratutto),anche a quelle non riconosciute e quindi non ufficiali---visione laica della vita e dello Stato
-la religione cristiana ma anche molte altre religioni non venivano considerate come fonte di verità ma leggende o simboli
-i deisti erano quelli che avevano un "comune sentire religioso" che rende uguali tutti gli uomini,quindi essi promuovevano la tolleranza fra tutte le religioni.Essi credevano in un essere divino supremo,conoscibile attraverso la ragione che communicava a loro tale ottimismo nei confronti della religione
Non sono ben scritte in quanto al momento non è questa la mia preoccupazione :))
INTRODUZIONE
-La tolleranza è stata da sempre ovunque un fenomeno messo in discussione e di dibattito.
-Lungo la storia questo atteggiamento ha frequentemente preso varie posizioni e si è manifestato in un enorme varietà di modi
-Di tolleranza vera e propria si può parlare soltanto a partire dalla Riforma protestante ma può essere presa in considerazione anche per esempio nel Medioevo e per comprendere ottimamente questo processo bisogna analizzare l'Illuminismo
CONTENUTO
-se durante il Medioevo,sopratutto, ma anche durante il periodo fino alla Riforma di Lutero parlare di tolleranza era relativamente facile in quanto l'autorità della Chiesa in TUTTI i campi era totale ed il metodo di ragionamento delle persone era svolto in base alla fede,nel periodo successivo alla Riforma e sopratutto nell'Illuminismo il discorso al riguardo diventa molto complicato
-l'Illuminismo è il miglior periodo storico per intendere il processo evolutivo specialmente della tolleranza
-in questo arco di tempo non si ragiona più con la fede ma con la ragione,quindi con la sperimentazione(cosa anticipata anche da Galileo tra l'altro);
-l'illuminismo contrariava tutte le dottrine proprie del Medioevo che erano basate su credenze false e sulle superstizioni;era giocoforza "tollerante" e aperto alle nuove idee(in quanto si ragionava da più punti di vista sopratutto),anche a quelle non riconosciute e quindi non ufficiali---visione laica della vita e dello Stato
-la religione cristiana ma anche molte altre religioni non venivano considerate come fonte di verità ma leggende o simboli
-i deisti erano quelli che avevano un "comune sentire religioso" che rende uguali tutti gli uomini,quindi essi promuovevano la tolleranza fra tutte le religioni.Essi credevano in un essere divino supremo,conoscibile attraverso la ragione che communicava a loro tale ottimismo nei confronti della religione
Non sono ben scritte in quanto al momento non è questa la mia preoccupazione :))
Miglior risposta
Ciao,
mi sono permessa di apportare delle correzioni, inoltre le tue idee sono molto valide:
INTRODUZIONE:
-La tolleranza è da sempre stato un tema molto discusso nel mondo e oggetto di grandi dibattiti.
-Nel corso della storia questo tema ha creato numerosi spunti e ha fatto si che molte persone abbiano assunto differenti posizioni.
-Di tolleranza vera e propria si può parlare soltanto a partire dalla Riforma protestante, ma può essere presa in considerazione anche per esempio nel Medioevo; è però con l'affermarsi dell'illuminismo che i suoi principi si sono esplicati maggiormente.
CONTENUTO:
Nel periodo compreso tra Medioevo e Riforma luterana parlare di tolleranza era relativamente facile in quanto l'autorità della Chiesa era totale in tutti i campi e perché il metodo di ragionamento delle persone era svolto in base alla fede; nel periodo successivo alla Riforma e, soprattutto con l'affermarsi dell'Illuminismo, il dibattito intorno al concetto di tolleranza divenne più complesso.
-l'Illuminismo era il miglior periodo storico per capire l'evoluzione del tema della tolleranza;
-In questo arco di tempo non si ragionava più in base ai principi della fede, ma con la ragione, quindi con la sperimentazione(cosa anticipata anche da Galileo Galilei tra l'altro);
-l'illuminismo, con le sue idee innovative, pose in discussione le varie teorie e dottrine medievali che erano basate su credenze false e sulle superstizioni; il movimento illuminista era aperto alle nuove idee(infatti si ragionava secondo più punti di vista),anche a quelle non riconosciute e quindi non ufficiali. Si posero inoltre le basi per una visione laica della vita e dello Stato;
-la religione cristiana, ma anche molte altre religioni non venivano considerate come fonte di verità, bensì come leggende o simboli;
-i deisti erano degli intellettuali dotati di un "comune sentire religioso" che rendeva uguali tutti gli uomini, per cui essi erano a favore della tolleranza nei confronti di tutte le religioni e credevano in un essere divino supremo, conoscibile attraverso la ragione. A loro avviso la ragione aveva quale elemento positivo quello di considerare in modo ottimistico la religione.
Spero vada bene,
Ciao e buona serata,
Giorgia :)
mi sono permessa di apportare delle correzioni, inoltre le tue idee sono molto valide:
INTRODUZIONE:
-La tolleranza è da sempre stato un tema molto discusso nel mondo e oggetto di grandi dibattiti.
-Nel corso della storia questo tema ha creato numerosi spunti e ha fatto si che molte persone abbiano assunto differenti posizioni.
-Di tolleranza vera e propria si può parlare soltanto a partire dalla Riforma protestante, ma può essere presa in considerazione anche per esempio nel Medioevo; è però con l'affermarsi dell'illuminismo che i suoi principi si sono esplicati maggiormente.
CONTENUTO:
Nel periodo compreso tra Medioevo e Riforma luterana parlare di tolleranza era relativamente facile in quanto l'autorità della Chiesa era totale in tutti i campi e perché il metodo di ragionamento delle persone era svolto in base alla fede; nel periodo successivo alla Riforma e, soprattutto con l'affermarsi dell'Illuminismo, il dibattito intorno al concetto di tolleranza divenne più complesso.
-l'Illuminismo era il miglior periodo storico per capire l'evoluzione del tema della tolleranza;
-In questo arco di tempo non si ragionava più in base ai principi della fede, ma con la ragione, quindi con la sperimentazione(cosa anticipata anche da Galileo Galilei tra l'altro);
-l'illuminismo, con le sue idee innovative, pose in discussione le varie teorie e dottrine medievali che erano basate su credenze false e sulle superstizioni; il movimento illuminista era aperto alle nuove idee(infatti si ragionava secondo più punti di vista),anche a quelle non riconosciute e quindi non ufficiali. Si posero inoltre le basi per una visione laica della vita e dello Stato;
-la religione cristiana, ma anche molte altre religioni non venivano considerate come fonte di verità, bensì come leggende o simboli;
-i deisti erano degli intellettuali dotati di un "comune sentire religioso" che rendeva uguali tutti gli uomini, per cui essi erano a favore della tolleranza nei confronti di tutte le religioni e credevano in un essere divino supremo, conoscibile attraverso la ragione. A loro avviso la ragione aveva quale elemento positivo quello di considerare in modo ottimistico la religione.
Spero vada bene,
Ciao e buona serata,
Giorgia :)
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